(LU-Seravezza) GALLERIA DEL VESTITO– PASSO DI SELLA (1500m)–MONTE FIOCCA (1715m)-ARNI (916m)-RIFUGIO PULITI (1013m)–LE GOBBIE (1037m)–GALLERIA DEL VESTITO. (ANELLO)    
Loc. di partenza: GALLERIA DEL VESTITO (1045m)
Loc. di arrivo: GALLERIA DEL VESTITO (1045m)
Dislivello mt.: 800
Tempo totale: 08.55'
Difficoltà: EE
Punti d'appoggio: Albergo Ristorante Le Gobbie – Arni – Rifugio Puliti
Rifornimento acqua: Albergo Ristorante Le Gobbie – Arni – Rifugio Puliti
Tratti di ferrata: No(brevi tratti assicurati)
Sequenza sentieri: 150 – 144 – 33
DATA ESCURSIONE: 27/06/2010 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1992970220724168/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

(È necessario leggere attentamente le note a questa escursione. La cresta del Vestito è di difficoltà EE+ presentando un paio di passaggi di 1° grado e con un po’ di esposizione).

[ILK]MonteFiocca.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento sul Monte Fiocca.

Usciti dalla galleria del Passo del Vestito, che da Massa porta in provincia di Lucca, parcheggiamo subito in uno spiazzo della marmifera che si trova a sinistra.
La zona è chiamata Passo del Vestito, ma questo in realtà si trova più in alto, dove arriva il sentiero 162 da Renara.
Seguiamo la marmifera avendo a sinistra il monte Pelato e a destra le pendici del Macina, tra cui si intravede anche la cava Ronchieri addossata al monte Sella.
Dopo 5’ la via di cava svolta a sinistra ed è chiusa da una sbarra: essa è diretta alle cave del Pelato e poi a quelle del monte Altissimo.
Pochi metri avanti c’è il bivio tra il 162 ed il 150, noi prendiamo quest’ultimo sentiero, sulla destra, che inizia a salire tra rocce, arbusti e qualche raro albero e salendo il panorama si apre sul monte Pelato e sull’Altissimo a sinistra mentre sulla destra in basso scorre il Canale Buro.
A 15’ il sentiero passa per sfasciumi e la visuale si apre sul Macina e sul Sella, a 23’ siamo in un punto panoramico stupendo con una visuale che dal mare passa per il Sagro, il Grondilice, il Contrario, il Cavallo ed il Sella e in basso abbiamo l’orrida valle di Renara.
Questa visuale ci accompagna per un po’ mantenendosi il sentiero in cresta tra pinnacoli rocciosi.
A 36’ arriviamo a una selletta panoramica tra l’altro sulle cave Ronchieri e proseguiamo a destra su roccette agevoli.
A 45’ entriamo in una bella faggetta in cui il sentiero sale piuttosto ripidamente a tornanti fino ad arrivare alla Cresta del Vestito a 01h 05’ che seguiamo verso sinistra.
La zona è molto panoramica sul Macina che abbiamo di fronte mentre sulla destra abbiamo la valle di Arni dominata dal monte Fiocca e solcata da una ampia via di cava.
La cresta è la parte dell’itinerario più impegnativa: aggiriamo pinnacoli e torrioni calcarei con un po’ di esposizione aiutandoci, a volte, con le mani, abbiamo a sinistra la valle di Renara e a destra quella di Arni.
A 01h 35’ finisce la parte impegnativa ed in 10’ siamo alle pendici del Monte Macina, presso una sella a 1377 metri: la visuale è stupenda ed il monte appare come una imponente piramide che ci sovrasta. Proseguiamo scendendo leggermente verso destra per una zona di lastroni di roccia e a 1h 55’ il sentiero inizia a salire aggirando la cresta est del monte.
Segue un breve tratto di salita più lieve cui seguono ancora un paio di minuti di salita ripida.
A 02h 05’ iniziamo a vedere il monte Sella, saliamo ancora 5’ e arriviamo al punto più alto, adesso iniziamo a scendere lievemente mantenendoci a mezza costa rispetto al Macina.
Il primo tratto è nel paleo poi il fondo è roccioso o a sfasciumi.
Nel tratto finale il sentiero torna a salire e a 02h 47’ siamo sulla strada marmifera dove termina il sentiero 150.
A sinistra la via di cava continua per la panoramica cava Ronchieri mentre a destra, dopo pochi metri, saliamo al Passo di Sella dove arriviamo a 02h 56’.
Dal passo, erboso e appenninico nell’aspetto, partono alcuni sentieri: il 31 che da una parte va ad Arnetola mentre in direzione opposta va ad Arni, coincidendo con la marmifera, poi la via attrezzata Vecchiacchi per la Focetta dell’Acqua Fredda che però non è percorribile e il 144 per Arni passando dal Passo Fiocca che faremo.
Il passo è sovrastato dalle pendici del monte Sella e ci sono i resti di una maestà, alcune lapidi ed un crocifisso ligneo.
Dopo una sosta di circa 15’ partiamo seguendo il sentiero 144 fino ad una piccola foce (03h 21’), qua scendiamo, abbastanza ripidamente, a sinistra, per poi seguire il versante settentrionale del monte Fiocca. La zona è decisamente appenninica e poco apuana, perdiamo inizialmente quota e il sentiero percorre un lungo tratto erboso e poi riprende a salire.
Poi entriamo in un bosco dove la salita diventa più ripida e, all’inizio, c’è un breve tratto di corda metallica che aiuta in una breve discesa su roccia.
A 03h 50’ finisce il bosco e continuiamo a salire godendo di bei panorami sul Sella, Tambura e Roccandagia e a 04h 10’ un tratto un po’ più ripido ci porta, in circa 15’, a un bivio alla base del monte Fiocca: a destra salgono tracce di sentiero molto facili per la vetta, noi sostiamo 5’ e poi saliamo avendo dietro la mole del monte Sumbra e a sinistra il bosco del Fatonero.
A 04h 45’ siamo in vetta da cui il panorama è stupendo sul gruppo del Monte Altissimo, sul Corchia e sulle Panie, sul Macina, Sella e Tambura e sul Sumbra. Sostiamo solo 5’ per scendere e tornare al bivio iniziale a 05h 02’.
Continuiamo verso il Passo Fiocca dove arriviamo in 10’.
Il passo è molto panoramico sul monte Fiocca ed il Sumbra, sulle Panie e sul gruppo Sella, Tambura, Pisanino, in basso vediamo la Valle dell’Edron ed il lago di Vagli.
Proseguiamo verso destra su un lastrone di marmo in lieve discesa e poi per un tratto erboso che ci porta a 05h 27’ ad una selletta (Passo del Contapecore) molto panoramica sul Sumbra e sul Fatonero da cui il sentiero devia decisamente a destra nel paleo a mezza costa e a 05h 35’ entra nel bosco molto fitto e attraversato da rivoli di acqua.
In 20’ siamo a una radura a lamponi e a 06h siamo fuori dal bosco.
Saliamo per rocce scistose che vanno affrontate con un minimo di attenzione e dopo 10’ siamo al Malpasso (06h 10’).
Il sentiero segue la conformazione del monte, a 06h 20’ arriviamo a un ometto e il sentiero gira decisamente verso destra, segue un tratto su roccette, paleo e terra e poi un tratto su marmo, a tratti scalinato, che termina a 06h 38’.
Il sentiero continua più ameno fino alla cresta molto panoramica e semplice che percorriamo in discesa fino ad arrivare a 07h 08’ all’inizio della discesa verso il paese di Arni.
Il sentiero è abbastanza ripido tra folta vegetazione e arriva sulla strada asfaltata, in località Case Oriali, a 07h 38’.
Seguiamo la strada fino al parcheggio di Arni con la sua bella fonte dove arriviamo a 07h 44’.
Sostiamo una decina di minuti e poi riprendiamo il cammino: di fronte al parcheggio ci sono le indicazioni per il sentiero 33 che seguiamo.
La salita è ripida, inizialmente nel paese, dopo la Casa del Nonno di Massa il sentiero esce dal borgo e a 08h 10’ siamo presso il Rifugio Puliti.
Saliamo ancora e a 08h 19’ siamo al bivio tra il sentiero 31 e il 33. Lungo il 31, sulla nostra sinistra, ci sono tre croci metalliche e la statua della Madonna del Cavatore.
Noi seguiamo il 33 che segue a mezza costa le ultime pendici del Macina prima tra paleo poi su rocce e a 08h 28’ entriamo in un boschetto di faggi con qualche radura che percorriamo in discesa fino all’Albergo Ristorante le Gobbie dove arriviamo a 08h 48’, da qua seguiamo la strada a destra e in pochi minuti siamo all’auto (08h 55’) chiudendo l’anello.
Da Massa, passando per Altagnana ed Antona si supera la galleria del Vestito che porta in provincia di Lucca e si posteggia subito dopo l’uscita della stessa.
Questo itinerario è lungo, faticoso e impegnativo.
È molto panoramico sulle Apuane nel loro complesso e sulla valle di Renara.
In particolare sul Sumbra, sulle Panie e sul Sella, Tambura e Roccandagia.
Splendide le fioriture in tutta la buona stagione che comprendono diversi endemismi tra i più caratteristici e una incredibile esplosione di colori e odori.
La Cresta del Vestito, molto suggestiva, presenta però un paio di passaggi di primo grado in cui è necessario aiutarsi con le mani ed avere esperienza della roccia apuana, che richiede sempre molto rispetto.
Inoltre in alcuni tratti c’è un po’ di esposizione.
Quindi il percorso è adatto solo ad esperti ed è da effettuarsi esclusivamente in condizioni di bel tempo e nella bella stagione evitando nella maniera più assoluta di percorrerlo con il ghiaccio.

Recenti notizie di cronaca sconsigliano di parcheggiare l’auto nella zona delle Gobbie e del Passo del Vestito ormai infestato dai ladri per cui potremmo iniziare l’escursione dal parcheggio di Arni e da qua raggiungere il passo del Vestito con il sentiero 33 come descritto nell’itinerario.
Naturalmente è grande l’amarezza nello scrivere queste ultime considerazioni: nemmeno sulle montagne è possibile essere sicuri e sappiamo bene che noi frequentatori delle Apuane non abbiamo tesori con noi e nelle nostre auto che spesso sono vecchie e malandate.

ATTENZIONE!!!

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