(LU-Vagli Sotto) VAGLI SOPRA-CAMPOCATINO-EREMO DI SAN VIVIANO (o SAN VIANO) (§)
Loc. di partenza: VAGLI SOPRA (mt.720)
Loc. di arrivo: EREMO DI SAN VIVIANO (mt. 1081)
Dislivello mt.: 430
Tempo totale: 3h
Difficoltà: E
Punti d'appoggio: Bar Ristorante "Il Rifugio (ex La Buca dei Gracchi)" a Campocatino
Rifornimento acqua: Bar Ristorante "Il Rifugio (ex La Buca dei Gracchi)" a Campocatino
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 177-147-NN
DATA ESCURSIONE: 8/05/2011 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993032497384607/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

[IWLK]http://www.escursioniapuane.com/Fotoalbum/Slideshow/CampcatinoSV2.mp4[FWLK][TWLK]


[ILK]SanViviano.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento su San Viviano.

Volendo dare un’occhiata al paese, lasciamo la macchina nel primo parcheggio che troviamo entrando in Vagli di Sopra, in Piazza degli Alpini, di fronte alle scuole elementari. In realtà ci sono varie possibilità di parcheggiare anche più in alto, in prossimità della chiesa di San Lorenzo o addirittura nei pressi dell’inizio del sentiero.
Risaliamo la strada fin quando essa si biforca (cartelli indicatori) dirigendosi a destra a Campocatino e a Gorfigliano e a sinistra alle cave di marmo, direzione, quest’ultima, che noi seguiamo. Risaliamo il paese per un paio di centinaia di metri, seguendo la via principale, fin quando non troviamo, sulla destra, un vicolo chiamato “Via Campocatino”, che è poi l’inizio del nostro sentiero 177.
Passiamo inizialmente tra alcune case per poi entrare nel bosco di castagni, proseguendo in salita costante, per incontrare una prima marginetta a quota 850 mt., quindi una seconda a quota 925 mt., superata la quale il bosco si dirada lasciando intravedere un bel panorama su ambedue i Vagli e sul lago: siamo ormai arrivati ai primi “caselli” di Campocatino (mt.1010), ed è passata poco meno di un’ora dalla partenza, anche se abbiamo perso diverso tempo a fotografare orchidee ed altri fiori incontrati lungo il percorso.
Giunti sul bel ciottolato dove sono presenti dei cartelli indicatori, andiamo a destra fino al Bar Ristorante "Il Rifugio (ex La Buca dei Gracchi)" dove chiediamo le chiavi dell’Eremo di San Viviano, quindi ritorniamo sui nostri passi e, tenendoci a sinistra, imbocchiamo il largo stradello (sentiero 147) che punta una costa boscosa dove sono presenti dei ripetitori.
Il posto è veramente molto bello, panoramico sulla valle dell’Edron ed il suo lago e sovrastato dal versante orientale della Roccandagia, che qui ha il suo culmine visibile nella Penna di Campocatino.
Seguiamo lo stradello sterrato fino a trovare una sbarra che impedisce il transito ad eventuali autoveicoli, e lì tagliamo a sinistra abbandonando momentaneamente lo stradello per seguire una bella traccia panoramica che si snoda tra altrettanto bei cespuglioni di rosa canina.
Questa traccia non è altro che una breve scorciatoia che ci riporta in breve tempo, e poco più in alto, sul solito stradello, che seguiamo salendo circa fino a quota 1150 mt., dove esso termina biforcandosi in due sentieri (presenti cartelli di segnalazione): quello di destra prosegue ancora con la numerazione CAI 147, fino ad innestarsi alla Via Vandelli (sentiero CAI 35) all’altezza della Cava Formignàcola (presente tratto attrezzato), mentre l'altra traccia non numerata, più evidente e che noi seguiamo, scende dritta, dapprima offrendo bei punti panoramici sulla valle di Arnetola, poi incanalandosi, con una serie di ripide voltoline fino ad arrivare appena sotto all’Eremo, al quale si accede con un’ulteriore breve salita ed una scalinata.
Da quando siamo partiti da Campocatino sono trascorsi circa 40 minuti.
Il luogo ha veramente un fascino mistico ed invita senza dubbio alla meditazione.
Il ritorno naturalmente lo faremo percorrendo all’inverso lo stesso tragitto, anche perché è necessario riportare le chiavi dell’Eremo al Bar Ristorante "Il Rifugio (ex La Buca dei Gracchi)"
Per l'intero tragitto andata/ritorno occorrono circa 3 ore a cui va aggiunta, naturalmente, la sosta all'eremo.
Dal casello autostradale di Aulla si segue la statale 63 per il Cerreto in direzione Fivizzano fino a raggiungere Pallerone, Rometta e quindi Soliera, oltrepassata la quale, la si abbandona per imboccare, a destra, la regionale 445, che si seguirà fino a Casola in Lunigiana. Raggiunta Casola si lascia la SR445 deviando a destra per Minucciano, quindi per Gramolazzo e Gorfigliano raggiungendo infine la deviazione per Campocatino e scendere a Vagli Sopra.
Da Lucca si arriva a Vagli di Sopra, dalla SR445 della Garfagnana superando Castelnuovo Garfagnana e quindi svoltando a sinistra, in località Poggio, seguendo la strada che costeggia il fiume Edron.
Dalla Versilia attraverso Seravezza e la Via d’Arni (Galleria del Cipollaio) fino a Castelnuovo Garfagnana, da dove ci si immette nella SR445 e si seguendo poi le istruzioni precedenti.
Da Massa, attraverso San Carlo, Pariana ed Antona fino al Pian della Fioba e quindi, attraverso la galleria del Vestito fino ad Arni, superata la quale ci si immette sulla Via d’Arni successiva alla Galleria del Cipollaio, seguendo le istruzioni precedenti.
Una passeggiata accessibile a tutti che consente di visitare la costruzione “d’abri”, antica oratorio eretto in memoria del Patrono delle Alpi Apuane e la conca prativa di Campocatino, un tempo sito pastorale ed esempio di valle glaciale delle nostre montagne. Per i più pigri, Campocatino è raggiungibile anche in auto tramite la strada sterrata che evita il paese di Vagli di Sopra, o passando attraverso di esso, superando una strettoia fra le case dove transita a malapena una macchina, oppure provenendo direttamente da Gorfigliano. Per parcheggiare a Campocatino è necessario pagare 2 euro prima di arrivarvi (munirsi preventivamente di spiccioli).
Nel paese di Vagli di Sopra, sicuramente da vedere è la Chiesa di San Lorenzo, risalente al XIII secolo, mentre, sulla via del ritorno è consigliatissima una visita anche alla chiesa di Sant’Agostino (XI secolo), nei pressi della deviazione per Vagli di Sotto, a questo stesso paese ed alla sua bella chiesa di San Regolo (XIII secolo).

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