(MS-Fivizzano) VINCA (750 m)-FOCE DEI LIZZARI (1265 m)
Loc. di partenza: Vinca (750m)
Loc. di arrivo: FOCE DEI LIZZARI (1265m)
Dislivello mt.: 515m
Tempo totale: 3h 40'
Difficoltà: EE
Punti d'appoggio: Vinca
Rifornimento acqua: Vinca
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 190
DATA ESCURSIONE:13/04/2009 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993032664051257/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

[ILK]Vinca.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento su Vinca.

Partenza dalla piazzetta con il negozio di alimentari a fianco del quale ci sono le indicazioni dei sentieri 38, 175, 190.
I segni bianco rossi sono indicati bene per il borgo insieme ad altri verde-giallo.
Li seguiamo e quindi facciamo un bel giro per la parte alta di Vinca.
Dopo 7’ troviamo un bivio: a destra continua il 38-175, noi prendiamo a sinistra, in salita, per la Foce dei Lizzari.
Ci sono anche dei segni giallo-verdi che indicano un percorso a tratti leggermente diverso che possiamo seguire fino ad un bivio più in alto.
Dopo pochissimo sulla destra si stacca il sentiero che lascia la strada asfaltata per salire tra i castagni.
Il primo tratto è scalinato poi a 12’ cominciamo a vedere bene di fronte la cresta Nattapiana alla base della quale siamo diretti ed il sentiero diventa piacevolmente erboso per balze fiorite con qualche segno lasciato dai cinghiali.
A 19’ siamo in un bel punto panoramico sul Sagro e la zona del Balzone.
A 23’ un cartello dice Piazza del Castagno ad indicare uno slargo presso un bel castagno (presumo sia legato ai segni giallo verdi con luna e stella della Lunigiana).
Pochi metri prima alcuni segni giallo-verdi portano a destra, noi li trascuriamo, al ritorno poi scenderemo da questo tratto di sentiero.
La zona è amena ed aperta: sono antichi terrazzamenti chiamati localmente Casali, stanno per sbocciare gli asfodeli ci sono molti noccioli e qualche muro a secco di contenimento insieme a qualche rovo.
A 28’ un altro cartello didattico questa volta è riferito a Piazza del Nocciolo.
A 33’ inizia una bella pineta formata da alberi maestosi che seguiremo a lungo ed il sentiero si sposta verso destra.
A 40’ siamo ad un primo bivio a circa 850 metri: a destra proseguono sia i segni giallo-verdi che quelli bianco rossi (che poi scopriremo essere anch’essi relativi ad una variante del sentiero 190), noi prendiamo a sinistra in salita seguendo i soli segni bianco-rossi.
La salita è amena ed agevole.
A 52’ un secondo bivio: a sinistra si stacca una deviazione per la Sella di Altana (cioè il Colle di Nattapiana), noi continuiamo il sentiero in salita.
In alto la salita si fa più dura e a 01h 06’ il panorama si apre presso una scarica di massi: qua si vedono molto bene Vinca , il Sagro ed il Balzone.
A 01h 17’ lasciamo il bosco per cominciare a salire per un tratto roccioso da cui si vede bene il paese di Vinca.
Il tratto sulle rocce ci porta a 01h 34’ ad un bivio: a destra il sentiero 191 (e la ferrata Piotti) ed a destra il 190.
Utilizzando un breve tratto di corda metallica ci dirigiamo a sinistra alla Foce dei Lizzari dove giungiamo a 01h 37’.
Questo intaglio roccioso ha il cartello della Piotti che qua inizia ed il cartello della via ferrata Zaccagna che arriva dalle cave del Cantonaccio.
A 01h 44’ iniziamo a scendere con attenzione per il primo tratto molto ripido e a 02h 02’ siamo all’inizio della pineta.
A 02h 22’ siamo al bivio per Altana e a 02h 31’ al secondo bivio, qua decidiamo di scendere a sinistra e dopo un paio di minuti troviamo una casetta poi scendiamo tra noccioli nel castagneto dove stanno tagliando la legna e, tenendoci a destra, torniamo allo spiazzo in località Casali dove ci fermiamo a rifocillarci a 02h 47’.
Ci attardiamo fino a 03h 15’ poi scendiamo e siamo all’auto a 03h 41’.
Da Aulla si segue la statale 63 per Fivizzano, superata Rometta (6,6 Km) si prende la deviazione a destra per Gassano (13,3 km) e da qua si continua, a destra, per Gragnola (15,7 Km) e Monzone (19,8 km) da cui si prosegue per Vinca (27,6 Km).
L’ultimo tratto è incanalato in una valle selvaggia per poi inerpicarsi (ultimi 3 km) verso il borgo con 12 ripidi tornanti.
Breve percorso alle pendici della cresta Nattapiana del Pizzo d’Uccello.
Bei panorami sullo stesso Pizzo, sul Sagro e sulla zona del Balzone.
Itinerario molto semplice eccetto l’ ultimo tratto che è decisamente impegnativo.
Chi volesse evitare la salita finale può limitarsi a seguire i segni giallo-verdi godendosi il castagneto, la pineta, i panorami e poi il bel paese di Vinca (in questo caso l'escursione è da classificare E)

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