Per saperne di più...
informazioni estratte dal "Dizionario delle Alpi Apuane" del Prof. Fabio Frigeri
CORCHIA (antro e complesso del)
Il monte Corchia ospita il sistema carsico più vasto esistente in Italia (complesso del monte Corchia), attualmente lo sviluppo totale delle gallerie supera i 60 km con dislivelli che arrivano a 1215 metri, ma, naturalmente, rimane ancora molto da esplorare. La prima grotta fu scoperta nel 1840 da Emilio Simi di Levigliani, imprenditore del marmo, e fu chiamata Buca Ventajola, oggi conosciuta come Buca di Eolo. Da allora, e in particolare nella seconda metà del 1900, furono individuate ed esplorate molte altre cavità e fu verificato che erano tutte tra loro collegate: l’Abisso Fighiera, l’Abisso Farolfi, l’Abisso Valinor e la Buca d’Eolo. Molto probabilmente è collegato anche l’Abisso Baader-Meinhof o Buca della Mamma Emma e le nuove esplorazioni dovrebbero aumentare lo sviluppo del complesso carsico. Le acque che penetrano nella montagna vanno a confluire in un fiume sotterraneo (detto fiume Vidal) che passa sotto il rifugio Del Freo e va ad alimentare il canal Deglio di Cardoso. È chiamato invece Antro del Corchia la parte visitabile turisticamente di queste grotte. L’ingresso (850 metri) si trova a 2 km da Levigliani, lungo la marmifera che è stata asfaltata nel 2008, ed è raggiungibile con bus navetta. Dopo una lunga serie di polemiche tra la comunità locale e gli ambientalisti, culminata con l’incendio del bivacco Lusa-Lanzoni nel 1994, l’apertura dell’Antro ed il suo utilizzo turistico portarono la pace. Utilizzando un assaggio di cava situato alla base delle Voltoline è stata creata una galleria artificiale di 169 metri, in leggera salita (19 metri) con tre sistemi di porte per limitare gli scambi di aria con l’esterno, questa galleria fu inaugurata il 10 luglio 1999. La galleria si innesta con l’Antro presso la Galleria Franosa. La grotta è stata attrezzata a basso impatto ambientale, con uso limitato della luce, mediante passerelle, ponti, rampe in acciaio che evitano il contatto con la superficie. Lo sviluppo della parte visitabile è 646 metri e si visitano in successione: la Galleria Franosa, la Galleria degli Inglesi, la Galleria del Venerdì con il Laghetto del Venerdì, la Foresta Pietrificata e la Galleria delle Stalattiti, la grotta è ricca di concrezioni ancora attive. Fu inaugurata al pubblico il 4 agosto 2001.
Fotografie