DENHAM (monorotaia)
Conosciuta anche come lizza meccanica dell’alto di Sella, o via di lizza di Piastreta, dal toponimo del versante marmoreo del monte Sella che precipita per oltre 500 metri. È una delle più lunghe vie di lizza della Apuane (circa 3500 metri) ed è quella che supera il dislivello maggiore, 1270 metri. Dalla Cava Ronchieri (1580 metri), anticamente cava Denham, porta in basso a Renara al poggio di carico (310 metri). La particolarità di questa via di lizza era il sistema di progressione del carico di marmo che avveniva su un carrello frenato, la “macchina di Denham”, lungo una monorotaia, in parte ancora esistente. Charles Denham, ingegnere inglese, fu proprietario delle cave negli anni venti ed ideatore del sistema di discesa attivo dal 1922 al 1936, quando Denham, in conseguenza delle sanzioni economiche imposte all’Italia dopo la guerra di Etiopia, fu costretto a lasciare i suoi affari italiani. Nel 1959 la cava fu rilevata dal massese Ezio Ronchieri che ripristinò la monorotaia, abbreviandola e facendola partire dal Pianel Soprano. Essa rimase attiva dal 1962 al 1975 quando la strada marmifera di Arni rese inutile questo tipo di trasporto del marmo. Il percorso originale (in discesa) era il seguente: Monte Sella cave di Piastreta (1580 metri), Piastreta, Fosso della Piastrella, Fosso del Chiasso, Canale della Buchetta o Pianel Soprano, Renara (310 metri). Percorrendo oggi la via di lizza si trova ancora per buona parte del percorso la monorotaia fissata a traversine di legno o di ferro mentre in altri tratti la via è scomparsa e le traversine sono state sradicate dalla forza delle acque. Descriviamola in salita partendo da Renara: oggi il Canale della Buchetta è stato, in parte, trasformato in strada che gli autocarri percorrevano fino al nuovo poggio caricatore. Continuando si arriva al Poggio caricatore a 525 metri, poi si percorre il Fosso del Chiasso (2500 scalini), in testa ad esso a 1030 c’è il bivio per la Focola del Vento, a 1060 il ricovero dei cavatori con a fianco l’officina-ricovero della macchinetta. Poi si attraversa il fosso della Piastrella, si sale ripidamente lungo un semicerchio e si incontra la casa dei macchinari a 1250 metri e, più in alto, la casa del custode a 1350 metri. Poco più avanti la strada fa un’ampia curva. Dopo si supera il ravaneto a quota 1350 metri e si continua per la via di lizza ancora esistente che poi scompare, per ricomparire più avanti dopo aver superato una curva del monte. Poi finisce definitivamente e per giungere alla strada bisogna salire un po’ a caso, aiutandosi anche con le mani. Infatti il tratto terminale (in realtà iniziale) è stato ampiamente distrutto a causa dei lavori per costruire la strada di Arni