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informazioni estratte dal "Dizionario delle Alpi Apuane" del Prof. Fabio Frigeri
FORNO
Paese a monte, nel comune di Massa, a quota 212 metri. Esso si è sviluppato tra le pendici del Tamburone e il letto del fiume Frigido, per cui è piuttosto allungato ed è formato da case a molti piani, addossate alla roccia e percorso dalla strada per le cave, in particolare due casoni a più piani, alla sinistra del fiume, erano le case delle operaie della Filanda.
Esso è compreso tra la valle di Colonnata a ovest, quella di Vinca a nord ed è circondato dalle Apuane: dal Grondilice fino alla Tambura e oltre. Anticamente era denominato Rocca Frigida per le fredde acque del fiume Frigido che qua ha le sue sorgenti, presso la Filanda, e per la presenza di una Rocca di incerta ubicazione.
Il paese si sviluppò per la lavorazione del ferro nel XIII secolo che continuò fino al XVI secolo, per terminare con l’esaurimento del legname che era necessario per alimentare i forni di fusione del metallo, tra l’altro da questi forni prese la denominazione attuale. Quindi il paese si riconvertì all’agricoltura e alla pastorizia.
In seguito prosperò la fabbricazione dei cappelli di feltro e nella prima metà del 1800 furono aperte le prime cave di marmo, ma lo sviluppo demografico del paese si ebbe con l’apertura della Filanda (vedi).
Forno è tragicamente noto anche per la rappresaglia nazi-fascista del 13 giugno 1944 che fece 75 vittime e che è ricordata da un monumento all’ingresso del paese.
Forno è importante come punto di partenza per numerose escursioni, da esso partono il sentiero 169 per le Casette e Colonnata, il 161 per Resceto e, salendo di poco, il 37 per il canal Regòllo, il 38 per Foce Luccica, il 167 per gli Alberghi, il 168 per canal Fondone e Foce Rasóri e il 36 per Foce della Vettolina.
Fotografie