Per saperne di più...
informazioni estratte dal "Dizionario delle Alpi Apuane" del Prof. Fabio Frigeri
GABELLACCIA (grotte della)
La Tecchia della Gabellaccia è costituita da una serie di ripari di grandi dimensioni rivolti a sud, alcuni comunicanti tra loro, situati a 800-820 metri a pochi minuti dai ruderi della Gabellaccia. Lo studio stratigrafico ha portato alla conclusione che queste grotte furono frequentate dall’uomo nell’eneolitico e poi nell’età del bronzo, escludendo però che siano state occupate stabilmente, bensì esse furono usate come rifugio stagionale in occasione degli spostamenti estivi verso le zone montane. Si arriva a esse in dieci minuti dalla Gabellaccia scendendo per il sentiero 185 fino al cartello indicatore per le Grotte, oppure per lo stesso sentiero da Castelpoggio o con il 46 (che per un tratto coincide col 185) da Ponte Storto. Esse presentano stalattiti, stalagmiti e colonne ormai inattive, il percorso che collega le grotte è, in parte attrezzato, ma è molto trascurato e non mancano i soliti rifiuti umani (possibili reperti del XXI secolo): cartacce e bottiglie di plastica. In passato la zona si trovava sull’itinerario della Via del Sale (vedi) oggi sentiero 46.