MADONNA VECCHIA DI VINCA
Leggende dicono che in questo luogo la Madonna fece scaturire l’acqua dalla roccia e la minuscola sorgente scorre ancora in un bacile scolpito nella montagna.
Altre storie dicono che la chiesa fu distrutta dalle formiche e che per il sentiero non potessero passare animali, eccetto i cani, essendo gli altri animali considerati inferiori e creati dal diavolo.
Di certo c’è che il luogo è bellissimo, con una visuale splendida sulla Torre di Monzone ed il Balzone.
È situata a 672 metri di quota lungo il sentiero 39 (Equi Terme – Vinca - Torano di Carrara), non molto distante da Vinca.
La costruzione testimonia una forte religiosità popolare e devozione per la Madonna Madre di Dio e protettrice dell’uomo.
Doveva essere molto duro percorrere questo sentiero in inverno con freddo, ghiaccio e neve, ed una preghiera alla Madre di Dio certamente non guastava.
I ruderi dell’edificio sacro si trovano sotto la parete del monte, presso un bel ponte, sul sentiero che permette di accedere al pianoro in cui si trova la costruzione.
La zona è stata sistemata di recente e sulla roccia c’è una sorta di altarino, di dubbio gusto, dedicato alla Madonna.
Un muro è addossato alla roccia mediante un riempimento con sfasciumi e su di esso rimangono tracce di colore.
Rimangono poi resti dell’altro muro e del basamento dell’altare e della parete d’ingresso, inoltre ai lati dell’altare ci sono parti di due rozzi capitelli di marmo e due porte che conducono ad una minuscola sacrestia.
La costruzione aveva le pareti esterne di marmo bianco che in zona non manca.
Una statua della Madonna col bambino, proveniente da questa chiesa, è posta in una nicchia esterna della parte ovest della chiesa di Àiola, che si trova lungo lo stesso sentiero.