Posta a quasi 1300m slm, sul sentiero 163, a pochi metri dalla via Vandelli, preannunciata dalla presenza di scaglie di minerale nerastro sulla massicciata. Dall’esterno un foro nella parete del monte ne indica la posizione.
Pare che durante i primi decenni del secolo scorso, un sedicente ingegnere, certo Della Rosa, annunciò la scoperta di un enorme giacimento di ferro nel versante meridionale del Monte Tambura che avrebbe risollevato addirittura l'economia nazionale, riuscendo a convincere diversi imprenditori locali ad investire ingenti somme, che lui stesso avrebbe gestito, per il suo sfruttamento.
In realtà di ferro ne fu trovato ben poco ma in compenso si scoprì che il Della Rosa non era nuovo a macchinazioni di quel tipo per intascare il denaro degli imprenditori.
Inizialmente la miniera era un pozzo, poi, nel 1937, furono costruite due gallerie ed il pozzo fu quasi completamente riempito di detriti. Attualmente restano un tratto iniziale di una galleria e la parte superiore del pozzo della profondità di circa 3 metri.
La visita è sconsigliata.