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informazioni estratte dal "Dizionario delle Alpi Apuane" del Prof. Fabio Frigeri
ONDA (grotta all')
Si trova nel Comune di Camaiore (LU), nel versante meridionale del monte Matanna a 710 metri di quota, alla base di un’imponente parete calcarea, da cui sgorga continuamente l’acqua, formando suggestive cascatelle. È un’ampia cavità con presenza di massi crollati dalla volta e dalle pareti, l’apertura è di circa 40 metri e la lunghezza raggiunge i 60, l’altezza non va oltre i 3 metri. Carlo Regnoli (Pisa 1833 – 1873) fu il primo ad esplorarla in modo scientifico nel 1867, ma egli si limitò ad esplorarne solo la parte superficiale profonda 35 centimetri. Infatti dopo aver raggiunto una formazione calcarea ritenne, erroneamente, di essere arrivato alla roccia di base della grotta. In realtà egli aveva incontrato una grossa stalagmite che separava il deposito olocenico da quello pleistocenico da lui quindi non individuato. Regnoli trovò, in corrispondenza di un grande focolare, frammenti ceramici, resti di animali, oggetti di osso e in pietra. Seguirono altre ricerche nel 1886 (Carlo Tonini), nel 1914 (Aldobrandino Mochi, Ruggero Schiff-Giorgini) e nel 1931 (Luigi Cardini, Nello Puccioni, Paolo Graziosi) quest’ultima è quella ritenuta la più attendibile. La grotta fu a lungo abitata dall’uomo come documenta il materiale trovato che inizia dal Paleolitico medio, ma l’Eneolitico ha fornito la maggior parte di reperti. Qualche reperto risale all’età del bronzo ed a quella del ferro e, presumibilmente, allora essa fu frequentata solo saltuariamente. Nella grotta sono stati ritrovati anche resti umani: una femmina adulta, un maschio giovane e due bambini. Dallo studio dei reperti umani della Toscana del Nord vediamo che l’uomo prediligeva siti prossimi alla costa abitabili anche nella stagione avversa e ricchi di metalli. Per accedere alla grotta si può seguire per qualche minuto il sentiero 106 e poi deviare per l’acquedotto e seguire poi i segni di sentiero non segnato, altrimenti lungo il sentiero 2 si seguono segni di un altro sentiero non segnato.
Fotografie