Per saperne di più...
informazioni estratte dal "Dizionario delle Alpi Apuane" del Prof. Fabio Frigeri
ARNI
Arni è la frazione più settentrionale e più alta (916 metri) del comune di Stazzema. Essa si trova sul versante garfagnino, alle sorgenti della Tùrrite Secca, a nord-est del Monte Altissimo. Il colle del Cipollaio la separa dalla Versilia ed il passo del Vestito la separa da Massa. La valle di Arni ha forma longitudinale, in direzione da ovest ad est, per un'estensione di circa 3 Km. Vi si trovano pascoli, boschi ed ottime acque. La valle è dominata dal monte Macina e dal monte Fiocca ed è chiusa dal Sella. I monti che la circondano sono ricchi di minerali ed in particolare di marmo. Geograficamente Arni è garfagnina, con legami storici con Vagli, ma economicamente si è poi legata all’alta Versilia anche mediante la strada del Cipollaio. Il borgo nacque agli inizi del 1800 da preesistenti abitazioni di pastori e nel 1822 fu costruito dagli abitanti l’oratorio di S.Agostino (il campanile invece è del periodo 1910-27), il più antico libro della chiesa è il Registro dei Morti dell’anno 1827. I giacimenti marmiferi furono sottoposti ad intenso sfruttamento che sconvolse l’aspetto della valle. La prima cava di marmo fu aperta nel 1849 da Saucholle Henraux. Oggi le cave sono quasi tutte abbandonate e la strada marmifera conduce verso le cave Ronchieri del versante massese del monte Sella ancora molto attive. Attiva è pure la cava del Faniello. Repetti (1833) riporta circa 30 famiglie di pastori e 219 abitanti, la popolazione nel 1931 ammontava a 848 unità mentre oggi se ne contano poco più di 300. Ancora oggi l'attività economica prevalente è quella legata all'estrazione del marmo. Da Arni parte il sentiero 144 per il Fatonero, il Fiocca ed il Sumbra; il 33 per il passo degli Uncini e l’Altissimo; il 31 per il passo Sella, il monte Sella ed Arnétola, esso nella sua prima parte coincide con la marmifera. Inoltre poco sopra il paese c’è anche il rifugio Puliti del Cai di Pietrasanta.
Fotografie