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informazioni estratte dal "Dizionario delle Alpi Apuane" del Prof. Fabio Frigeri
VINCA (valle di)
La Valle di Vinca è percorsa dal torrente Lucido di Vinca, tributario del torrente omonimo.
La confluenza dei due rami è proprio presso il fondovalle, a Ponte di Monzone.
La valle è piuttosto stretta nella sua parte inferiore mentre si allarga salendo verso il paese di Vinca.
Superato il paese la valle si distende in una testata boscosa, circondata ad est dal Pizzo d’Uccello, dalla Cresta Garnerone e dal Grondilice e ad ovest dal Sagro e dal Puntone della Piastra .
La valle è chiusa dalle foci di Vinca, di Navola e dal Monte Rasóri che la separano da Colonnata e Forno.
Il torrente Lucido di Vinca ha le sue sorgenti proprio presso la testata della valle.
L’alta valle mantiene testimonianza delle attività dell’uomo, sia a Vinca che più in alto, come alle Capanne di Giovo. C’è comunque da dire che nel dopoguerra la zona si è notevolmente spopolata.
L’ingresso della valle, in basso, è dominato dal borgo di Monzone Alto, appollaiato su una rupe a controllare il transito dalla Lunigina verso Carrara e Massa. Lo stretto fondovalle è percorso da una carrozzabile che fiancheggia il torrente.
Nella parte iniziale si trovano fonti di acqua (l’acqua bianca e l’acqua nera), note sin dall’antichità per le loro proprietà benefiche.
Dopo circa 4 km sbocca la Canalonga, un vallone secondario tra le pareti del Balzone e quelle della Torre di Monzone.
Sono ancora visibili i resti della stazione di partenza delle teleferica del Balzone che proveniva dalle cave del Sagro e, poco oltre, un ponte di putrelle segna l’inizio della via di lizza diretta ancora al Balzone.
Continuando si incontra una costruzione di servizio della teleferica (il Baraccone) che oggi è ancora abitata, poi la strada si inerpica sul fianco destro della vallata con 12 ripidi tornanti che portano a Vinca.
Qua la strada termina, ma ne inizia un’altra che avrebbe dovuto portare, a fini turistici, verso Carrara, dove si arriva solo percorrendo alcuni sentieri.
La vallata è percorsa, a mezza costa dal sentiero 39 da Àiola per Foce di Pianza.
Invece nella parte alta del versante ovest passano i sentieri 40 e 40b (rinominato 194) da Monzone per il Cardeto.
Fotografie