FATONERO (bosco di)
L’origine del nome è da faeto-a dal latino fagetum diffuso nella toponomastica toscana dal X secolo e proprio Fatonero è il toponimo riferito a faggetta più alta nella nostra regione. Quindi è priva di consistenza l’idea che il nome derivi da un “fatto nero”, cioè da un episodio di sangue avvenuto nell’antichità. In realtà il nome è riferito a faggio nero e al fatto che il fitto bosco non lasciasse passare i raggi solari: da lontano il bosco appare come una macchia verde-nera. Nella fantasia popolare il bosco era abitato da folletti e dal famigerato Linchetto, dispettoso e disturbatore sia di uomini che di animali. Gli spiriti ed i folletti di notte vagavano per il bosco e danzavano tenendosi per mano e creando magici giochi di luce. Non penso che i pastori vagassero di notte per queste lande, ma certo l’ambiente non doveva essere dei più rassicuranti. Queste storie sono sopravvivenze di miti e riti dei Liguri Apuani e del loro culto degli alberi e degli spiriti tutelari delle foreste a cui si sono sovrapposti poi miti latini e germanici. Non dimentichiamo che i liguri furono sostituiti da popolazioni di origine latina che si mescolarono poi con tutte le genti che invasero a più riprese la penisola italiana portando con sé le loro tradizioni. Il bosco è attraversato, nella parte bassa, dal sentiero 144 che da Arni porta al Passo di Fiocca e poi al Passo di Croce.