CAMPANULA TOSCANA
(Campanula medium)
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
08 ottobre 2012

(f.f.) questa pianta, dalla fioritura molto appariscente, è comune sulle nostre montagne, ma complessivamente è piuttosto rara essendo un endemismo tosco-ligure-provenzale. È pianta protetta e quindi bisogna evitare in maniera assoluta di coglierla per non metterne a repentaglio la sopravvivenza.

IL GENERE CAMPANULA

Famiglia Campanulaceae

Campanula L. fu classificato da Linneo nel 1753.

Il nome generico Campanula deriva dal latino campanŭla (= piccola campana) a sua volta da campāna, ae (= campana), in relazione alla forma dei fiori.

Campanula è un genere di piante erbacee, raramente legnose, annuali, biennali o perenni diffuse in prati e boschi montani, ma presenti anche al piano. Secondo le diverse classificazioni ad esso appartengono da 300 a 500 specie distinte. Sono specie di origine mediterranea presenti anche in Asia e Africa e naturalizzate nel resto del mondo.

Sono alte da pochi centimetri fino a 2 metri, hanno radici lattiginose e spesso commestibili. Il fusto è generalmente eretto e coperto di peli. Le foglie radicali sono più grandi delle cauline e hanno un lungo picciolo. Le foglia hanno margine intero o dentato. I fiori sono raccolti in racemi o spighe terminali e, più raramente in capolini. Il fiore ha forma tubulosa o tubulosa- campanulata più o meno lunga formata da 5 petali fusi insieme che sporgono con i loro denti. Il colore varia dal bianco all’azzurro, al violetto e al porpora. Lo stilo è cilindrico e le 5 antere sono libere all’interno del fiore. Il frutto è una capsula deiscente contenente numerosi semi.

In Italia sono presenti almeno una sessantina di specie. tra cui ricordiamo: Campanula barbata; Campanula latifolia; Campanula medium; Campanula persicifolia; Campanula rapunculus; Campanula trachelium.

Le campanule in passato hanno evocato immagini poco rassicuranti ed erano ritenute piante fatate molto potenti e pericolose per gli incantesimi e i sortilegi legati alle fate maligne che le abitavano.

CAMPANULA MEDIUM

Campanula medium (Campanula toscana)

Campanula medium L.

Classificata da Linneo nel 1753.

Conosciuta volgarmente come: campanella, campanula toscana, giulietta.

Il nome specifico medium deriva dall’aggettivo latino mĕdĭus, a, um (= medio, ordinario). Questo potrebbe significare sia campanula comune che campanula con caratteristiche intermedie tra quelle di altre specie congeneri. Rimane l’anomalia del nome di genere femminile con quello di specie neutro.

La Campanula medium è una pianta erbacea biennale con robusto fusto eretto e peloso alto fino a circa 80 centimetri. Le foglie sono ovali allungate, ruvide e il loro margine è irregolarmente dentato. I fiori sono portati da brevi peduncoli e sono riuniti in racemi di pochi esemplari. Essi hanno corolle tubulose e campanulate a 5 lobi di colore azzurro-violetto e a volte bianco. Ama i terreni rocciosi e i pendii erbosi, sia su substrato calcareo che siliceo dal piano fino a 1500 metri di quota.

La fioritura è persistente e sulle Alpi Apuane si protrae fino a settembre.

Questa pianta è ben presente nel territorio apuano, ma la bellezza della sua fioritura la rende oggetto di raccolta sconsiderata che potrebbe ridurne la popolazione. Ne consegue che è pianta protetta sia in Toscana che nelle altre regioni italiane in cui essa è presente.

Questa specie è coltivata e commercializzata per la sua bellezza in molti paesi, ma in natura è limitata alla Francia meridionale e ad alcune regioni italiane per cui è considerata un endemismo tosco-ligure-provenzale.

Così riporta il botanico apuano Pietro Pellegrini[1]:

937. – Campanula medium – L.

(luoghi in cui è stata osservata:) A Montignoso al Castello e nei colli di Porta. Alle sorgenti del Frigido (Somm.), a Massa Vecchia, tra la Rocca e i Tecchioni, alle Grazie e al Colletto, tra il ponte del Banditello e Antona, tra il Mirteto e la foce di Carrara. Alle cave di Colonnata e a Miseglia. Al castello di Aulla e a quello di Villafranca, a Monzone alto e alla Spolverina. Indicato anche a Pontremoli in loc. Groppi Neri (Bert.).

Volg. Giulietta, fiori campani, erba media. Fiorisce da maggio a luglio. Pianta bienne.

Pellegrini cita altre specie dello stesso genere: Campanula bononiensis L.; Campanula erinus L.; Campanula glomerata L. [Campanula glomerata L. subsp. glomerata]; Campanula persicifolia L. [Campanula persicifolia L. subsp. persicifolia]; Campanula rapunculus L.; Campanula rotundifolia L.; Campanula scheuchzerii Vill:; Campanula spicata L.; Campanula trachelium L. [Campanula trachelium L. subsp. trachelium].

LA PIANTA

Classificazione: Superdivisione: Spermatophyta; Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae); Classe: Magnoliopsida; Sottoclasse: Asteridae; Ordine: Campanulales; Famiglia: Campanulaceae; Genere: Campanula; Specie: Campanula medium

Forma biologica: Emicriptofita biennale (simbolo: H bienn). Emicriptofita (simbolo H): pianta erbacea biennale o perennante con gemme svernanti a livello del suolo che sono protette dalla lettiera o dalla neve. Biennale (simbolo bienn): pianta con ciclo vitale biennale.

Descrizione: pianta erbacea biennale alta da 20 a 80 centimetri con radice robusta. Il fusto è eretto e robusto, in genere semplice o a volte ramoso, ha colore rosso-bruno ed è cosparso di peli ispidi. Le foglie sono semplici, dentate o crenate e sono ricoperte di setole. Quelle basali sono picciolate e ovali-lanceolate mentre quelle superiori sono sessili, di dimensioni minori e lanceolate. I fiori sono penduli, lunghi 4-5 centimetri, solitari o raccolti in racemi posti all’apice del fusto, la corolla è blu-violetta e raramente bianca, campanulata con 5 brevi lobi. La fioritura è persistente. Lo stilo è cilindrico e i 5 stami sono filamenti liberi. Il frutto è una capsula con 5 logge.

Antesi: maggio – giugno con prolungamento fino a settembre secondo l’altitudine come succede sulle Alpi Apuane.

Tipo corologico: sub-endemismo tosco-ligure-provenzale. In Italia è presente in Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Marche.

Habitat: pietraie, pendii rocciosi e cespugliosi dal piano fino a 1500 metri.

Conservazione: la specie è compresa nella LRT (Lista Rossa Toscana) delle specie vegetali protette ed è classificata categoria LR (lower risk), cioè a rischio minimo. Naturalmente, non deve essere danneggiata e il fiore non deve essere assolutamente colto. In questa lista, con analoga classificazione, è compresa anche Campanula spicata L. Entrambe le specie non sono però considerate minacciate a livello nazionale.

Altre foto possono essere consultate qui


Attenzione: le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimentari eventualmente indicati sono a puro scopo informativo. Decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro uso a scopo alimentare, curativo e/o estetico.



note

1 Pietro Pellegrini “Flora della Provincia di Apuania ossia Rassegna delle piante fanerogame indigene, inselvatichite, avventizie esotiche e di quelle largamente coltivate nel territorio di Apuania e delle crittogame vascolari e cellulari, con la indicazione dei luoghi di raccolta”, Stab. Tip. Ditta E. Medici, Massa, 1942. Il testo è stato ristampato in copia anastatica nel maggio 2009 dalla Società Editrice Apuana di Carrara per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. Pag. 193-195.