GENZIANA SFRANGIATA
(Gentianopsis ciliata)
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
1 ottobre 2011

(f.f.) questo piccolo fiore si trova qua e là sulle Alpi Apuane, è pianta non protetta, ma merita grande attenzione e rispetto non essendo molto comune.

IL GENERE GENTIANOPSIS

Famiglia Gentianaceae

Gentianopsis Ma fu classificato da Yu Chuan Ma[1] nel 1951 che distinse questo genere da Gentiana.

La storia della classificazione del genere Gentiana è molto complicata a cominciare da Linneo che lo divise in diversi gruppi distinti in base alla forma della corolla e delle appendici fiorali. In particolare furono introdotti i nuovi genere Gentianella e Gentianopsis tra loro strettamente imparentati con Gentianella considerato genere più evoluto. Con ogni probabilità Gentiana e Gentianella-Gentianopsis (dette anche genziane frangiate) sono linee parallele derivate da un antenato comune come dimostrato da studi genetico-molecolari.

Il nome generico Gentianopsis deriva dal latino gentĭāna (= genziana) e dal greco όψις (= aspetto, somiglianza) quindi significa “simile alla genziana”. Il termine gentĭāna fu usato dal naturalista latino Plinio il Vecchio. Egli sosteneva che la pianta e le sue proprietà curative fossero state scoperte da Genzio[2] re degli Illiri (Gentius rex Illyriorum, in greco Γενθιος).

Gentianopsis è un genere di piante erbacee annuali o perenni che comprende 35 specie distinte molto simili alle piante del genere Gentiana. I loro fiori variano dal blu al porpora. Esse sono originarie dell’Eurasia e delle zone temperate del Nord America.

GENTIANOPSIS CILIATAGentianopsis ciliata

Gentianopsis ciliata (L.) Ma subsp. ciliata

Classificata da Yu Chuan Ma nel 1951.

Conosciuta anche come: Gentiana ciliata (L.) Borkh., Gentianella ciliata (L.) Borkh. subsp. ciliata

Conosciuta volgarmente come: genzianella ciliata, genziana sfrangiata

Il nome specifico ciliata deriva dal tardo latino ciliātus, a, um (= ciliato, provvisto di ciglia) in riferimento alle frange presenti sui petali del fiore.

È una pianta annuale o biennale con foglie lanceolate e fiori formati da uno stretto tubo con 4 lobi corollini violetto-bluastri con ciglia alla loro base.

Viene usata per adornare giardini rocciosi.

Così riporta il botanico apuano Pietro Pellegrini[3]:

995. – Gentiana ciliataL. [Gentianella ciliata (L.) Borkh. subsp. ciliata]

(luoghi in cui è stata osservata:) Comune in Lunigiana nelle selve fra Pontremoli e Arzelato di Zeri, a Mulazzo fra il Ponte sulla Magra e Lusuolo, fra Braia e Guinadi, a S. Lorenzo di Navola in territorio di Pontremoli. Indicato anche al Borgallo e alla Cisa (Bert.) e nelle Alpi Apuane presso Massa agli Alboreti (Cel.).

Fiorisce da luglio a settembre. Pianta annuale.

LA PIANTA

Classificazione: Superdivisione: Spermatophyta; Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae); Classe: Magnoliopsida; Ordine: Gentianales; Famiglia Gentianaceae; Genere Gentianopsis; Specie: Gentianopsis ciliata.

Forma biologica: Terofita scaposa (simbolo T scap ). Le Terofite sono piante erbacee annuali che superano la stagione avversa sotto forma di seme. Scaposa (simbolo Scap): pianta dotata di asse fiorale eretto e spesso senza foglie.

Descrizione: pianta erbacea annuale (può essere anche biennale) alta da 5 a 30 cm con un sottile fittone. Il fusto è eretto e glabro a volte ramificato alla base, le foglie sono opposte, sessili, lanceolato-lineari e rivolte verso l’alto e presentano una unica nervatura centrale. Il fiore è terminale, solitario, campanulato con quattro petali azzurro-bluastri o violetti sfrangiati alla base. Il frutto è una capsula.

Antesi: agosto – ottobre.

Tipo corologico: centro-europeo e Caucaso in ambienti montani. In Italia è presente nel nord e nel centro fino al Molise.

Habitat: prati, macereti, brughiere, ambienti aridi e prevalentemente calcarei da 200 a 2000 metri.

Conservazione: la specie non è compresa nella LRT (Lista Rossa Toscana) delle specie vegetali protette mentre è protetta in altre regioni italiane.

Altre foto possono essere consultate qui

Attenzione: le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimentari eventualmente indicati sono a puro scopo informativo. Decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro uso a scopo alimentare, curativo e/o estetico.



note

1 Yu Chuan Ma (nato 1916) è un botanico cinese attivo all’Università della Mongolia interna. È particolarmente interessato allo studio delle genziane e alla loro riclassificazione.

2 Genzio visse nel II secolo avanti cristo e fu sconfitto dai romani nel 168 a.C. e questo segnò la fine del regno che fu smembrato per essere meglio dominato. Ricordiamo che l’Iliria comprendeva l’odierna Albania e altri territori balcanici.

3 Pietro Pellegrini “Flora della Provincia di Apuania ossia Rassegna delle piante fanerogame indigene, inselvatichite, avventizie esotiche e di quelle largamente coltivate nel territorio di Apuania e delle crittogame vascolari e cellulari, con la indicazione dei luoghi di raccolta”, Stab. Tip. Ditta E. Medici, Massa, 1942. Il testo è stato ristampato in copia anastatica nel maggio 2009 dalla Società Editrice Apuana di Carrara per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. Pag. 205.