SENTIERO CAI 194
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
11 aprile 2016

(f.f.) il breve sentiero 194 unisce Monzone Alto con la Foce di Sant'Antonio dove si innesta con il 171. Nelle intenzioni del parco delle Alpi Apuane è di farne un itinerario didattico, ma certe asperità nella salita non lo rendono adatto a chi non abbia un po' di allenamento ed esperienza con la montagna.

 
 

SENTIERO 194

Il sentiero è di competenza del Cai sezione Carrara.

Il sentiero era numerato 40 B prima della revisione del 2009.

Tragitto

Monzone Alto (277 m) [innesto sentiero 40] – Foce di Sant’Antonio (840 m) [innesto sentiero 121]

Informazioni sulla zona di partenza

Da Monzone Alto

Da Aulla si segue la statale 63 per Fivizzano, superata Rometta (6,6 Km) si prende la deviazione a destra per Gassano (13,3 km) e da qua si continua, a destra, per Gragnola (15,7 Km) e Monzone (19,8 km) da cui si prosegue in direzione Vinca entrando nella valle selvaggia e deviando poco dopo a destra per il paese (20,7 km). È

Da Foce di Sant'Antonio

Si può raggiungere solo a piedi. Il percorso più agevole parte dalla Maestà della Villa con il sentiero 171 che inizia dal cimitero di Tenerano. Servono 01h 20' con 390 metri di dislivello e percorso non impegnativo (difficoltà E). È possibile arrivare anche con altri percorsi molto più lunghi dal Passo della Gabellaccia e da Acquasparta.

Descrizione del percorso

Difficoltà: E (facile) a parte il dislivello non ci sono difficoltà, a meno che le piogge lo rendano scivoloso.

Stato del sentiero: il sentiero è evidente e segnato, alcuni tratti sono un po' degradati per le piogge e il relativo dilavamento. Sono presenti aree di sosta didattica per quanto riteniamo non sia adatto a scolaresche.

Tempi: andata: 01h 40'; ritorno: 01h 20'

Il percorso

Sintesi: Inizia dal borgo di Monzone e ne esce come ampio stradello panoramico fino a raggiungere una finestra su Pizzo e Grondilice da cui diventa sentiero che passa a mezza costa del Monte Bandita e del Monte d’Arco per arrivare alla Foce di S. Antonio. Il Parco ne ha fatto un sentiero didattico ricostruendo una carbonaia e valorizzando le vecchie teleferiche che portavano la quarzite dal Monte a Monzone. Monzone alto

Il sentiero inizia dal borgo di Monzone Alto nei pressi della Chiesa di San Prospero che domina il borgo con il suo tozzo campanile. Sono presenti le indicazioni del sentiero che portano a ovest rispetto alla chiesa e al borgo.
Troviamo subito un cartello didattico del Parco delle Apuane che descrive l'itinerario escursionistico Monzone Alto - Alpe di Monzone che interessa i sentieri 194 e parte del 171 (Maestà della Villa - Foce di Sant'Antonio - Casa Cardeto - Rifugio Carrara). Sono indicate tre aree di sosta panoramiche e didattiche, nell'ordine: "la carbonaia", "le Alpi Apuane"  e "le antiche teleferiche".
Il percorso del  sentiero è essenzialmente in salita con qualche tratto abbastanza ripido. Iniziamo a salire tra radi alberi con bella vista sull'Appennino, su Monzone basso e i paesi che lo circondano, su Monzone Alto e a tratti anche sul vicino borgo di Aiola.
Il sentiero è un ampio e gradevole stradello, a 30' scorgiamo dei ruderi sulla nostra sinistra, in basso. Poco dopo a 35' siamo all'area didattica della carbonaia. Essa è situata in posizione panoramica sulle Apuane con bella vista sull'alta Valle di Vinca dal Pizzo d'Uccello al Sagro. È presente un cartello che spiega l'antico mestiere di fare il carbone da legna.
Adesso il sentiero si fa più stretto su roccette e a 45' arriviamo alla seconda area di sosta dedicata alle Apuane con cartello esplicativo: il panorama è molto bello su cresta Nattapiana, Pizzo d'Uccello e Cresta Garnerone.
Continuiamo e ben presto troviamo una staccionata e qualche scarica di sassi e il sentiero sale un po' di più. A 01h 10' siamo alla terza area didattica dedicata alle antiche teleferiche. Sono presenti, in alto, resti di antiche teleferiche usate dai monzonari per portare a valle la quarzite estratta nella Selva di Monzone e dal Monte San Giorgio (quest'ultimo si trova da parte opposta nei pressi di Aiola e vicino all'omonimo Eremo, ormai ridotto in rovina).
La quarzite, bianca o rossa, è un minerale di silicio e ferro che trovava impiego nella produzione di ceramiche e di vetri particolari. Oltre all'estrazione del minerale e alla produzione di carbone di legna i locali si dedicavano alla produzione di calce nelle calchere e all'attività di boscaiolo come integrazione all'agricoltura di sussistenza. Solo alla fine del XIX secolo furono aperte le cave del Sagro e del Borla che per un certo tempo diedero lavoro sia ai monzonari che agli abitanti della vicina Vinca.
Proseguiamo a salire con tratti anche piuttosto degradati incontrando lungo il percorso altri cartelli didattici relativi alla flora e alla fauna del territorio. Il sentiero nella parte finale si sviluppa su calcare cavernoso, sale per un brevissimo tratto e poi arriviamo a  01h 40' alla Foce di Sant'Antonio. Qua il sentiero si innesta nel 171 che sale da destra da Maestà della Villa (Tenerano) e si dirige a sinistra per la Casa Cardeto, Acquasparta e il Rifugio Carrara.

Aspetti di rilievo del sentieroPresso le Sorgenti dell'Acqua bianca e nera

Monzone

È una frazione del comune di Fivizzano. Il borgo vecchio, denominato Monzone Alto, si trova a 277 metri di quota abbarbicato a una balza rocciosa e dominato dalla chiesa di San Prospero, il cui impianto originale risale al XII secolo con il suo tozzo campanile ricostruito dopo l'ultima guerra. Il borgo si trovava in posizione strategica a controllare il transito per la valle di Vinca che dalla Lunigiana porta verso Carrara e Massa (solo per sentieri). Su un vicino dirupo ci sono i ruderi di un castello dei Marchesi dell’Aquila che di recente è stato restaurato. L’abitato del Ponte di Monzone, conosciuto semplicemente come Monzone, si trova più in basso a quota 226 metri all’ingresso della Valle di Vinca e presso la stazione ferroviaria, risalente all'inizio del 1900, che ha stimolato lo sviluppo urbanistico, insieme all'escavazione  e alla lavorazione del marmo delle Cave del Sagro e del Borla, situate nel comune di Fivizzano. Qua si trova la piccola Chiesa della Regina Pacis oltre a una chiesa protestante. A Ponte di Monzone il torrente Lucido riceve le acque dal Lucido di Vinca da sinistra ed è presente un bel ponte in muratura a schiena d’asino sul Lucido di Vinca che ha dato il nome alla zona, esso è il ponte di Santa Lucia. Inoltre esiste anche una bella villa affrescata dal pittore locale Stefano Lemmi: è Villa Giannetti che risale al XVII secolo. Nella stazione ferroviaria è stato allestito il Museo del Lavoro, dedicato in particolare ai lavoratori del marmo e alla possente teleferica del Balzone, c'è da dire però dal 2015 detto museo è stato, provvisoriamente, spostato a Equi Terme presso l'ApuanGeoLab (ex scuola elementare). Seguendo la strada per Vinca si trovano importanti sorgenti di acqua minerale dette acqua bianca e acqua nera e l’inizio della teleferica del Balzone, ormai smantellata. A Monzone Alto termina la tappa n° 12 del Trekking Lunigiana (Casola-Monzone) che passa per Ponte di Monzone, attraversando il ponte di cui si è parlato prima. Inoltre sempre da Monzone Alto partono due sentieri: il 40 e il 194 diretti rispettivamente a Torano e alla Foce di Sant'Antonio, anche se il primo parte in realtà da Ponte di Monzone.

Sorgenti dell'acqua bianca e dell'acqua nera

Queste due sorgenti sono situate a Ponte di Monzone, lungo la strada per Vinca, poco distanti dal ponte di Santa Lucia a poco più di 200 metri di quota. Esse sgorgano molto vicine, ma hanno caratteristiche molto diverse. La sorgente dell’Acqua Nera è sulla sponda destra in una nicchia scavata nel calcare cavernoso e nel suo decorso lascia una traccia limacciosa scura a cui deve il nome e ha gusto alcalino-salmastro, ha una discreta portata e cura l’ipertensione. Invece l’acqua bianca (o acqua salata) sgorga a sinistra, poco distante dalla precedente e con portata molto inferiore, è ricca di cloruro Foce Sant'Antoniodi sodio e ha gusto decisamente salato e proprietà lassative. La differenze tra le due acque dipende dalle rocce che le stesse attraversano prima di sgorgare all’esterno. Le sorgenti si trovano presso un antico mulino in un boschetto con un campo da bocce, tavolini e una costruzione che vende prodotti di ristoro. L’acqua salata è citata da Repetti che ne riporta le benefiche proprietà e l’uso diffuso in tutta la Lunigiana.

Itinerario didattico Monzone Alto - Alpe di Monzone

È un itinerario escursionistico, ideato dal Parco delle Apuane, che interessa i sentieri 194 (Monzone Alto - Foce di Sant'Antonio) e parte del 171 (Maestà della Villa - Foce di Sant'Antonio - Casa Cardeto - Rifugio Carrara). In esso ci sono tre aree di sosta panoramiche e didattiche, nell'ordine: "la carbonaia", "le Alpi Apuane"  e "le antiche teleferiche". La prima riguarda la produzione di carbone di legna, la seconda è panoramica sull'alta Valle di Vinca e i monti che la circondano e la terza riguarda l'estrazione di quarzite. L'itinerario è rivolto a escursionisti adulti, poiché non sembra adatto a scolaresche di bambini.

Foce di Sant'Antonio

La foce si trova a 840 metri ed è percorsa dal sentiero 171 (Maestà della Villa - Casa Cardeto - Rifugio Carrara) e qua arriva anche il sentiero 194 (ex 40 B) proveniente da Monzone Alto. Si trova su un modesto crinale che divide la zona  del Canal del Rio che si immette nel Lucido, da quella del Canal d’Arpa tributario del torrente Bardinello verso Tenerano. Sant'Antonio è chiamata la zona immediatamente sottostante verso Tenerano a nord della Tecchia di Tenerano e percorsa dal sentiero 171.

Deviazioni e possibilità di escursioni

Sono possibili alcune escursioni utilizzando questo sentiero, ne descriviamo alcune.

  • Anello su Monzone Alto: da Monzone Alto con il sentiero 40 arriviamo a innestarci nel 171 da cui andiamo a Foce Sant'Antonio da cui con il 194 torniamo al punto di partenza. Servono circa 4 h 30'.

  • Traversata Maestà della Villa - Monzone: da Maestà della Villa con il 171 si arriva a Foce Sant'Antonio e da qua con il 194 si scende a Monzone Alto, da cui è possibile scendere a Ponte di Monzone con il sentiero 40. Servono circa 2h 30'. Volendo è possibile continuare per Equi Terme con il Trekking Lunigiana (in parte sentiero 39) aggiungendo un'ora di cammino.

Itinerari relativi al sentiero CAI 194 presenti sul sito:

MONZONE ALTO– INNESTO SENT.171(1020m)- FOCE DI SANT'ANTONIO (840m)–MONZONE ALTO(ANELLO)


Commento

Questo è un breve sentiero da usarsi insieme agli altri sentieri presenti in zona per semplici escursioni che si svolgono per lo più nel bosco. Esso fa parte di un itinerario didattico che dovrebbe essere valorizzato, ma il dislivello ne limita la fruibilità ai ragazzini delle scuole. Alcuni tratti sono sconnessi e con le piogge possono essere scivolosi e devono essere percorsi con attenzione.