(SP-La Spezia) S. ANTONIO (parcheggio) (520m)–ORATORIO DI FOSSOLA (242m)-BIVIO MONESTEROLI (260m)–FONTANA DI NOZZANO (344m)–ORATORIO DI SCHIARA (160m)-QUOTA 90m– FONTANA DI NOZZANO (344m)–MENHIR DI TRAMONTI (483m)-S. ANTONIO (parcheggio) (520m) (Anello)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di informarsi sulla percorribilità e sullo stato dei sentieri contattando gli Enti preposti, prima di intraprendere l'escursione.

Località di partenza:

PARCHEGGIO S.ANTONIO (mt.520)

Località di arrivo:

PARCHEGGIO S.ANTONIO (mt.520)

Dislivello mt.:

430

Tempo totale:

5h

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

S.Antonio (se aperto)-Bar Ristorante Telegrafo

Rifornimento acqua:

S. Antonio, Fontana di Nozzano

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

AV5T (ex sentiero 1); 534 (ex 4c); 4b/4c; 535 (ex 4b); 535/536 (ex 4d); 535 (ex 4b); 4/4b; 534 (ex 4); 4/4b; 534 (ex 4); AV5T (ex sentiero 1)

Immagini del percorso (30)
Descrizione itinerario
(DATA ESCURSIONE: 01/01/2015)

Attenzione !!!
al momento dell’escursione i sentieri erano ancora numerati con i vecchi numeri a una sola cifra. Noi, comunque, nell’apposito campo dell’itinerario e in questa sua descrizione riportiamo anche la nuova numerazione.


L'escursione inizia dalla Palestra nel Verde presso l'Oratorio di Sant'Antonio Abate, qua arriva una diramazione della strada asfaltata del Telegrafo. In uno slargo è facile parcheggiare.
Questa zona è un importante nodo di sentieri: qui transita l'AV5T (ex sentiero 1) da Portovenere per il Telegrafo e oltre.
Inoltre da Pegazzano per Biassa arriva il sentiero 4.
Oltre all'Oratorio c'è un bar e una vasta zona picnic. Noi scendiamo per un tratto lastricato a improbabili sampietrini lungo il sentiero AV5T (ex sentiero 1) e subito, prima di arrivare alla chiesetta, a 4' troviamo a destra le indicazioni del sentiero 4c (534) per Fossola, c'è anche un'indicazione del percorso ginnico (ritorno anello 1).
Il sentiero è un'ampia mulattiera in discesa fatta di arenaria, essa si sviluppa nella tipica macchia tra pini e lecci e tra le fronde si intravede il mare.
La mulattiera è in buon stato, a tratti ottimo e percorre la Costa dell'Angelo. A 17' un breve tratto è senza la lastricatura che riprende poco dopo. Sulla sinistra c'è una recinzione metallica per tenere lontani i cinghiali dalle terrazze coltivate.
A 20' il sentiero è chiuso da un cancelletto sempre per difendersi dai cinghiali. Subito dopo la vista inizia ad aprirsi, a sinistra, sulla costa di Monesteroli e la mulattiera si snoda tra arbusti mediterranei come eriche e ginestre. Più avanti anche agavi e fichi d'India.
A 24' incrociamo le prime case di Fossola (località Casotti), tra piccoli vigneti coltivati su terrazze costruite con muretti a secco che impediscono alla terra di scendere verso il mare. La coltivazione della vite era un'importante attività dei biassei che passavano alcuni mesi ogni anno in questi luoghi a picco sul mare, da loro trasformati con sudore e immensa fatica.
Superiamo una croce metallica infissa in un masso con inciso 1832 e la vista verso Monesteroli si apre sullo Scoglio Montonao che si trova proprio di fronte allo sbocco della Galleria Fognante proveniente dalla città della Spezia.
A 32' siamo presso un piccolo parcheggio e qua incrociamo il sentiero 4b che a destra si dirige, come sterrato, verso la strada panoramica che raggiunge alla fine della galleria (la prima provenendo dalla Spezia), naturalmente anche le auto seguono questo percorso.
Fossola è la parte più settentrionale di Tramonti che comprende anche Monesteroli e Schiara. Tramonti era, per gli abitanti di Biassa, "Trans Montes" (al di là del monte) e qua essi, come già detto, andavano a coltivare le vigne a picco sul mare.
Fossola comprende molte costruzioni e cantine con disposizione piuttosto disordinata.
Molte costruzioni sono in ottimo stato come pure parte dei vigneti, ma altre sono invece pericolanti o ormai ridotte a ruderi e molti vigneti sono stati riconquistati dalla vegetazione mediterranea. Scendiamo dal piccolo parcheggio e a 43' arriviamo all'Oratorio degli Angeli Custodi (wp557;242m). E’ questo una piccola costruzione tinteggiata di bianco che di fronte ha un minuscolo sagrato, lastricato di arenaria, ai lati della porta ci sono due ampi sedili in muratura coperti da lastre di arenaria, sulla destra c'è una sorta di campanile con sopra una torretta, sempre in arenaria, con una campanella che chiama i fedeli alle funzioni sacre.
La piccola chiesa fu inaugurata nel 1805 e questo indica che la zona era coltivata e saltuariamente abitata già da molto tempo prima (forse dal XVII secolo). Gli Angeli Custodi si festeggiano ai primi di ottobre e la ricorrenza richiama molti dei proprietari delle case e delle cantine di Fossola. Scendiamo ancora e a 46' lasciamo la scalinata che termina per seguire il sentiero a sinistra che prosegue nei terrazzamenti verso un altro gruppo di costruzioni che vediamo di fronte a noi. Ricordiamo che in passato il sentiero 4c proseguiva verso la spiaggia, ma questo tratto non è oggi più praticabile con sicurezza per cui è abbandonato.
Il sentiero che ora percorriamo è il 535 (ex 4b) che ricalca un antico tracciato litoraneo che univa l'Etruria con la Provenza passando da Genova. Mentre finora siamo scesi adesso il percorso è a saliscendi (mediamente 250 metri) fino al bivio con la scalinata per Monesteroli.
Come detto inizialmente passiamo in una zona terrazzata coltivata a vite e poi arriviamo a un gruppo di case dove saliamo una ripida scalinata in una zona in ombra e poco dopo a 55' siamo presso la vecchia frana di Fossola che scende verso il mare.
Il tratto interessato sul sentiero è di pochi metri che si percorrono senza problemi, c'è uno sbarramento sul sentiero che serve per ricordare all'escursionista la dovuta prudenza. In basso scorgiamo la spiaggia rocciosa di Fossola con a ponente lo Scoglio Grimaldo.
Procediamo tra i terrazzamenti e a 01h 02' superiamo l'ultima costruzione a sinistra. Segue un tratto breve dove il muretto a secco è franato e cominciamo a scorgere la spiaggia del Nacchè verso Monesteroli con lo scoglio Montonao, la visuale sulle spiagge di Monesteroli e di Fossola si allargherà procedendo il cammino sul sentiero. Sulla destra, in alto, i terrazzamenti sono ormai abbandonati e invasi dalla vegetazione.
A 01h 12' c'è un podere con rudere a sinistra e subito dopo a 01h 14' arriviamo a un posto di ristoro attrezzato con tavolo e panche in località Lama Sottana. Procediamo e subito dopo troviamo un cartello con divieto di transito "in caso di avverse condizioni meteorologiche"; infatti la zona è soggetta a frane e, a parziale protezione, sono state poste in alto delle enormi reti di contenimento, rimanendo comunque a rischio.
Ora seguono ancora un po' di saliscendi tra stipe e poi lecci, poi un breve tratto di discesa che ci porta a 01h 19' al Fosso di Reboi dove c'è un'altra zona di ristoro in zona molto ombrosa, qua riprendiamo a salire e a 01h 32' incrociamo il sentiero 536 (ex 4d) per Monesteroli (wp558;261m). Il percorso per Monesteroli è la cosiddetta "Scalinata Grande", formata da oltre 1000 (alcuni dicono 1815) alti gradini di arenaria e percorre la parte alta del promontorio e pare sospesa tra il cielo e la terra.
Sostiamo circa 15' e poi prendiamo a salire piuttosto ripidamente, a destra vediamo i tetti di Monesteroli e, in mare verso levante, lo Soglio Ferale che verso Schiara vedremo meglio, compresa la Croce Bianca di marmo che sta sulla sommità in ricordo di un militare morto facendo dei rilievi sullo scoglio stesso.
In breve superiamo a sinistra un vecchio impianto di una teleferica ormai in disuso che utilizzava il motore di una Vespa, la vista si apre a destra verso le isole Palmaria e Tino e a sinistra sulla zona di Fossola e dietro sui vari promontori delle Cinque Terre con sullo sfondo Punta Mesco. Superiamo una monorotaia a cremagliera per il trasporto delle uve e passiamo tra minuscoli vigneti con rudimentali sistemi di raccolta delle acque piovane e tratti incolti con prevalenza di eriche e pini, in uno di questi vigneti c'è una piccola costruzione-cantina.
A 01h 58' arriviamo a un bivio (wp559;337): il sentiero 4d prosegue a sinistra mentre il 4b, che noi seguiamo, va a destra, trovando subito una costruzione. Il tratto che segue fino a Nozzano è a saliscendi con complessiva lieve salita. Scorgiamo di fronte la zona di Schiara e dietro Palmaria e Tino e a destra lo Scoglio Ferale. Siamo sempre in zona terrazzata con tratti colti e altri incolti, con qualche cantina.
A 02h 11' arriviamo alla Fontana di Nozzano (wp560;349m) qua c'è una sorgente raccolta da una cisterna di arenaria, sono presenti anche due lavatoi, nell'acqua è possibile avvistare, con un po' di fortuna, il Tritone alpino.
Pare che la struttura sia stata costruita dalle truppe napoleoniche che si erano accampate nei dintorni verso il 1805. Qua transita il sentiero 504 (ex 4) S. Antonio - Schiara (il vecchio sentiero 4 era Pegazzano - Biassa - S. Antonio - Schiara), dopo una breve sosta scendiamo verso destra per un breve tratto comune ai sentieri 4/4b. Siamo ancora su una mulattiera lastricata, superiamo una parete di arenaria usata come palestra di arrampicata e a 02h 17' siamo su una strada asfaltata (proveniente da Sant'Antonio e che percorreremo nella parte finale dell'escursione) con altre indicazioni di sentiero: il 4b per Campiglia sale a sinistra, inizialmente sulla strada, mentre il 4 prosegue verso destra, anch'esso inizialmente è strada.
Andiamo avanti per un centinaio di metri e presso uno slargo adibito a parcheggio lasciamo la strada a destra per il sentiero che sale a sinistra, il quale si mantiene pianeggiante per poi scendere, con un tratto lastricato di arenaria.
La zona (Campodonico) è terrazzata e ben coltivata, di fronte abbiamo le isole del Golfo della Spezia e la Costa del Persico.
Scendiamo tra vigneti e costruzioni per poi entrare nel borgo dove prosperano i limoni e a 02h 43' arriviamo all'Oratorio di Sant'Antonio da Padova (wp561:162m). Questo è una piccola costruzione bianca con un piccolo sagrato e una campanella per radunare i fedeli, la festa del Santo è il 13 giugno e in quella data si radunano i proprietari di vigne e abitazioni.
Superiamo la chiesa e adesso scendiamo, per circa 10', per una ripidissima tra altre costruzioni. L'ultimo tratto è impraticabile, una recinzione scoraggia l'accesso, noi la scavalchiamo e in breve arriviamo a un bivio: a destra il percorso si perde e scorgiamo lo Scoglio Ferale e un promontorio roccioso usato come approdo di imbarcazioni.
A sinistra la scalinata continua, ma decidiamo di lasciar perdere. Siamo a 02h 57' e ci troviamo nel punto più basso dell'escursione a circa 90 metri (wp562;89m).
A questo punto torniamo indietro per la solita strada e a 03h 14' siamo nuovamente all'Oratorio e a 03h 45' siamo allo slargo parcheggio sulla strada dove sostiamo fino a 04h 07'.
A 04h 13' siamo nuovamente alla Fontana di Nozzano dove ora seguiamo il 504 (ex 4) in direzione Sant'Antonio. Saliamo a destra per la mulattiera tra i lecci e le querce da sughero. Più avanti il sentiero si apre tra vigneti con vista nuovamente sul mare.
A 04h 24' superiamo una monorotaia a cremagliera per il trasporto dell'uva poi qualche rudere e a 04h 30' siamo a un bivio (wp563;420m) dove scende verso sinistra il sentiero 535 (ex 4d) per Monesteroli. Continuiamo e attraversiamo subito uno sterrato che va a recuperare la strada asfaltata e dopo un cancelletto per i cinghiali siamo sulla strada nella zona del Menhir di Tramonti (wp564;484m) a 04h 45'. Questo, detto anche Croce di Schiara si trova a sinistra.
Di fronte a esso c'è una "posa" cioè un insieme di grossi massi che servivano come luogo di sosta per i vignaioli che magari carichi percorrevano a piedi il tragitto da Biassa a Tramonti e viceversa. Poco più indietro c'è anche un rifugio scavato nel terreno e costruito in pietra.
La zona che stiamo percorrendo era già frequentata in periodo preromano e la pesante pietra di arenaria collocata in posizione panoramica (per quanto oggi sia circondata dalla vegetazione) aveva un significato sacro e la sua collocazione, secondo alcuni, serviva per stabilire il solstizio d'inverno.
Alcuni studiosi sostengono, inoltre, che i massi della "posa" fossero in realtà preesistenti e anch'essi inizialmente infissi nel terreno come parte di questo luogo sacro. Sul menhir fino a qualche tempo fa era infissa una croce metallica (segno di cristianizzazione) che giustifica il nome di Croce di Schiara, ma è stata tolta da vandali.
Saliamo per la strada asfaltata tra pini e lecci e a 05h siamo alla chiesetta di Sant'Antonio, dopo un minuto chiudiamo l'anello incrociando l'imbocco del 4c e ancora un minuto dopo finiamo la nostra escursione.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Dalla Spezia si evita la strada per Portovenere e si segue la provinciale delle Cinque Terre (SP370) si arriva prima di una galleria (8,6 km) e si curva a destra per Biassa. La si attraversa completamente e a 13,6 km si raggiunge il Colle del Telegrafo. Si prende una strada a sinistra, prima del ristorante e dopo circa 1 km siamo al parcheggio di S. Antonio.
Note
Questo itinerario permette di attraversare tutta la zona di Tramonti e di visitare Fossola e Schiara. Volendo una deviazione di un'ora porta anche a Monesteroli (con la penitenziale Scala Grande). Sempre notevoli sono i panorami sul mare dalle Cinque Terre alle isole del Golfo della Spezia. Interessanti sono i due Oratori, testimonianza di religiosità popolare e il Menhir di Tramonti.
Di interesse storico la Fontana di Nozzano di epoca napoleonica. Tutta questa zona era coltivata a vite dagli abitanti di Biassa e molti vigneti sono ancora coltivati mentre la macchia si è riappropiata di quelli abbandonati.
Il percorso non è difficile, ma richiede allenamento per le discese e le salite che si affrontano. È sconsigliato con pioggia e fondo scivoloso e dà il massimo con le fioriture primaverili.
Traccia GPS