Escursione del 07/12/2007 - rev. 13/09/2014
Qui un approfondimento sul Monte Sumbra.
Se il Pisanino è il Re delle Apuane e la Pania la Regina, il Sumbra può esserne considerato, a tutti gli effetti, il loro Principe.
Molti sono infatti, noi compresi, gli appassionati delle Apuane, che reputano l’ascesa della cresta sommitale di questo monte come la più bella e la più ripagante dell’intera catena.
All’attacco di questa cresta sommitale ci arriviamo, dopo aver lasciato l’auto in località Maestà del Tribbio (mt. 1157), percorrendo il sentiero GT (Garfagnana Trekking - segni bianco/rossi) che accompagna, attraversandolo diverse volte, un piacevole sterrato.
A 15' dalla partenza, giunti in prossimità di un trivio di tale sterrato, contrassegnato da un ampio scolo per l'acqua in pietra che lo attraversa, per ritrovare la prosecuzione del GT bisogna percorrere per poche decine di metri lo stradello di centro, mentre proprio sul trivio, sul lato opposto a quello da cui si arriva, sale un evidente sentiero non segnato: anche quello conduce comunque al Colle delle Capanne, seppure allungando un po' il percorso.
Ritrovati quindi i segni bianco/rossi del GT, a 40' arriviamo al Colle delle Capanne. Qui il GT coincide col sentiero CAI 145 che sale, a sinistra, da Capanne di Careggine, per cui noi continuiamo a seguirlo a destra, proseguendo nel bosco di faggi.
A 1h e 05', arriviamo ad una prima finestra, dalla quale possiamo gustarci la vista del gruppo delle Panie, del Corchia, del Freddone e dell'alpeggio del Puntato, mentre qualche minuto dopo, il sentiero, attraversando una seconda finestra a picco sullo strapiombo ci offre un superbo colpo d'occhio sulla maestosa parete sud del Sumbra.
A 1h e 15', uscendo dalla faggeta, ci troviamo al bivio che ci consente di scegliere se arrivare alla vetta percorrendo la cresta, indicata a sinistra da segni blu per la verità molto stinti e non facili da vedere (difficoltà EE), oppure seguendo dritti la via normale contrassegnata dai segni bianco/rossi del sentiero 145 (difficoltà E).
Come già detto inizialmente, oggi optiamo per la prima soluzione, seguendo i segni blu.
A questo punto è doverosa una precisazione: questo percorso, pur essendo EE, è ben fattibile, non presentando difficoltà di rilievo, se non la presenza del vuoto. La traccia infatti costeggia in più punti la verticale parete Sud del Sumbra, e quindi si capisce bene come questo non contribuisca affatto a costituire l’ambiente più ideale per chiunque soffra di vertigini o comunque mal sopporti tali sensazioni.
L'alternativa via normale, invece, dapprima attraversa subito un tratto a rocce, da affrontare con attenzione in caso di pioggia, per poi scendere in un canale erboso ed infine risale per andare a congiungersi nuovamente con quello di cresta, sotto uno spuntone roccioso, ormai in prossimità della vetta: le differenze in termini di tempi di percorrenza tra i due percorsi sono insignificanti.
Noi, comunque, dopo aver percorso la cresta, ci ritroviamo al ricongiungimento tra le due tracce a 1h e 50' e proseguiamo tranquillamente verso la vetta, con belle viste panoramiche a 360°.
A 2h e 25' lasciamo il sentiero 145 che scende, a sinistra, al Passo Fiocca col tratto attrezzato Ricciardo Malfatti per seguire la breve traccia di destra, che in meno di 5 minuti ci conduce ai 1769 metri della croce sommitale, dai quali, grazie alla sua posizione centrale e internamente defilata rispetto al resto della catena apuana, il Monte Sumbra offre una vista eccezionale su gran parte delle Apuane.