(LU-Pietrasanta) VALDICASTELLO-I MULINI (300 m)-SANT'ANNA LA CHIESA (655 m)-PIO (492 m)-SANTA MARIA (175 m)-VALDICASTELLO (ANELLO)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

Valdicastello (105 m)

Località di arrivo:

Valdicastello (105 m)

Dislivello mt.:

530

Tempo totale:

04h 30'

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

Valdicastello, Sant'Anna di Stazzema

Rifornimento acqua:

Valdicastello, Sant'Anna di Stazzema

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

4, sent NN (sent della Pace)

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (42)
Disclaimer
Descrizione itinerario
DATA ESCURSIONE: 05/03/2017





Superata la casa natale di Carducci e la chiesa di S. M. Maddalena si trova un ponte sul Torrente Baccatoio, lo attraversiamo e parcheggiamo in un ampio spiazzo, di fronte a vecchie strutture industriali.
Valdicastello Carducci è un piccolo borgo che si estende lungo il torrente, già esistente nel IX secolo e che ebbe sviluppo con la scoperta di minerali in zona. Il borgo ha aggiunto il nome Carducci, essendo luogo di nascita del poeta Premio Nobel il cui padre era medico delle miniere.
Dopo aver parcheggiato ritorniamo al ponte e su un pilone della luce, sulla strada principale, troviamo un segno del sentiero 4 e da qua iniziamo a prendere i tempi. La nostra intenzione è arrivare a Sant'Anna di Stazzema con il sentiero 4 e da qua scendere con altri sentieri non segnati, ma evidenti in modo da descrivere un anello.
Saliamo per la strada, alla destra del ponte , tra le abitazioni, avendo di fronte il Monte Lieto. Dopo un paio di minuti siamo presso un altro ponte che attraversiamo. Le acque del torrente Baccatoio, che si forma dall'intersezione del Fosso del Fondo e del Canale dei Mulini, portano residui metallici delle miniere a monte che danno una tipica colorazione giallastra alle rocce per deposito dei metalli stessi. Qua è presente un cartello relativo ai Sentieri della Pace di Sant'Anna di Stazzema con cartina e spiegazioni, noi percorreremo al ritorno proprio uno di questi sentieri.
Saliamo ancora, superiamo i lavatoi a sinsitra, e in breve ci troviamo a un bivio in località Borgo Allegro (presenti cartelli Via Goito e Via Borgo Allegro). A sinistra la strada va verso la Chiesa di S. Maria e Cacciadiavoli (da qua scenderemo al ritorno) invece sulla destra sale e presenta all'inizio un cartello Cai relativo al sentiero 4 che proprio qua inizia. Esso è diretto alla Chiesa di Sant'Anna poi sale a Case Sennari, Foce Farnocchia per scendere a Farnocchia e terminare alle Mulina (il cartello non è aggiornato e lo fa terminare a Farnocchia).
Saliamo per ripido tratto asfaltato, tra le case, e a 12' finisce l'asfaltatura, poco dopo un bellissimo portale di marmo. Subito poi bisogna deviare a sinistra, è presente un segno. Il sentiero che andiamo a percorrere non è molto segnato, ma è molto evidente, essendo la vecchia mulattiera che univa Valdicastello con Stazzema.
Adesso percorriamo uno stretto cementato tra due alti muri a secco che ci porta, a 14', presso il Lavatoio Parigi, con fontana ed edicola con crocifisso di marmo. Parigi è il nome della località.
Saliamo verso destra, per ampia mulattiera ripida che si sviluppa tra terrazzamenti coltivati a ulivo. Poi la mulattiera entra nel bosco.
A 26' siamo presso una lapide riportante una poesia di Renzo Morganti e sotto un vero scarpone di cuoio. Salendo scorgiamo, alla nostra sinistra, alcune miniere che si trovano sulle pareti rocciose che incombono sulla destra orografica del Canale dei Mulini. Si tratta di vecchi edifici e di fori sulla parte rocciosa, anche abbastanza in alto.
Il percorso adesso è meno ripido e a 33' abbiamo un foro a mo' di grotta a destra, forse un saggio di miniera. Proseguiamo salendo e qualche minuto dopo sulla sinistra c'è una costruzione, presumo a servizio delle miniere.
A 44', su un masso a sinistra, troviamo una lapide che ricorda una giovane sposa qua trucidata dal piombo nazifascista.
Proseguiamo e a 47' siamo al bivio che, a destra in salita, porta in mezz'ora alla Culla (qua inizia poi il sentiero 107 per la vetta del Gabberi e Foce di San Rocchino).
Adesso scendiamo un poco e in un paio di minuti siamo a un cartello esplicativo sui vicini mulini. Prendiamo la traccia a sinistra e andiamo a fare una breve visita al sito. I due mulini (Molino di Sant'Anna) si trovano a quota 300 m. Essi erano a servizio delle comunità di Sant'Anna, di Valdicastello e della Culla per macinare grano, granturco e castagne, ormai sono abbandonati versano in stato di degrado. Una piccola lapide ricorda l'assassinio di due ragazze ad opera dei soldati tedeschi nell'ambito dell'Eccidio di Sant'Anna.
Dai mulini una traccia sale verso destra, ma è molto inerbita per cui la percorriamo in piccola parte e poi torniamo indietro.
A 57' siamo nuovamente sul sentiero e saliamo per ripidi tornantini, poi proseguiamo per tratto più tranquillo, davanti vediamo il Lieto.
A 01h 04' superiamo un rivolo che scende da destra che ha creato un modesto guado. Saliamo ancora e a 01h 16' siamo su un ampio stradello: è questa la via delle miniere che viene da sinistra, inizia da Valdicastello e prosegue per la destra orografica del Canale dei Mulini ed era a servizio delle miniere. Proseguiamo per l'ampio sterrato, in moderata salita, e a 01h 21' abbiamo sulla destra una marginetta coperta di vegetazione e priva di icona.
Dopo 4', sulla destra, sale la traccia diretta alla strada asfaltata, noi proseguiamo per il sentiero che torna a essere una mulattiera, con fondo lastricato.
A 01h 28' ci sono i resti di quella che era una sbarra e pochi minuti dopo, sulla destra, una casina nel bosco. Intanto verso sinistra scorgiamo il Canale che spicca per la sua colorazione ocra, dovuta alla precipitazione di minerali.
A 01h 37' siamo ad un bel ponte su un affluente del Canale dei Mulini. Le rocce del fondo del canale hanno uno straordinario color giallo ocra, dovuto al deposito di minerali che scendono con le acque dalle sovrastanti miniere di ferro e bario del Monte Arsiccio. Lo spettacolo è notevole, ma ricordiamo che l'alta presenza di minerali rende le acque inadatte alla vita della fauna e pericolose per l'uomo (alcuni metalli pesanti sono infatti presenti anche nelle acque degli acquedotti locali).
Segue adesso un tratto di salita ripida che ci porta, prima presso un rudere a 01h 44', e a 01h 48' alla strada asfaltata per Sant'Anna. Seguiamo per qualche decina di metri la strada in salita fino a una curva dove il sentiero rientra nel bosco (presenti indicazioni).
Saliamo ripidamente per qualche minuto e a 01h 53' siamo presso dei ruderi coperti di vegetazione dove il sentiero si fa meno ripido, dietro di noi si vede il Gabberi.
Proseguiamo per tratto tranquillo e a 02h 01' siamo su un altro ponte, sotto il quale confluiscono due canali che vanno a formare il Canale delle Piastre, tributario di quello dei Mulini.
Saliamo per tornantini lastricati e ripidi, con un certo degrado per alberi caduti e spazzatura. In questo tratto umido prospera il Galanthus Nivalis (bucaneve).
A 01h 14' arriviamo ai lavatoi, dove abbandoniamo il sentiero 4. Questo si dirige verso destra, alla Piazza Pardini, poi sale a Case Sennari da cui prosegue per Farnocchia e Le Mulina.
Noi andiamo a sinistra, alla Chiesa di Sant'Anna (XVI secolo) [Ricordiamo che Sant'Anna di Stazzema è formata da numerose borgate o gruppi di case, tra cui la Chiesa, la Vaccareccia, Case Sennari, la Culla, i Merli e Coletti]. Da qua si vede bene il Monumento Ossario dei Martiri di Sant'Anna di Stazzema, inoltre c'è la vecchia scuola elementare, trasformata in Museo Storico della Resistenza e qua inizia la Via Crucis che porta all'Ossario.
A sinistra del museo uno stradello sterrato, ampio e percorribile anche dalle auto, porta alle case sparse dei Merli e di Coletti, noi lo seguiamo a partire da 02h 20'.
La discesa è molto tranquilla, per tratto aperto e panoramico sulla Chiesa e sul Lieto. A 02h 27' siamo ai Merli (poche case) dove troviamo un altro cartello esplicativo della violenza dei soldati tedeschi che qua sventrarono una donna che stava per partorire.
Scendiamo e 5' dopo il panorama si apre sulla costa, troviamo a destra una fonte e poi alcuni massi caduti di recente che occupano la sede dello stradello, ma non impediscono il passaggio ai viandanti. Siamo così alle case di Coletti, tra i terrazzamenti, con un altro cartello esplicativo. Sulla destra c'è l'indicazione del Sentiero della Pace anello 5 diretto a Fornace, Cacciadiavoli, S.Maria e Valdicastello. Noi seguiamo quest'ultimo, scendendo subito per tratto ripido, nel bosco. A 02h 44' siamo a un bivio con cartello, evitiamo di salire a destra e scendiamo verso sinistra e subito dopo prendiamo a destra, scendendo per pochi metri si andrebbe alla Fornace, una calchera ormai in rovina che, comunque, vediamo dall'alto. La traccia è abbastanza evidente, ma aiuta qualche segno rosso . A 02h 58' siamo al Pio (492 m), un gruppo di modeste case sparse e abbandonate.
Continuiamo a scendere, per zona abbastanza degradata per caduta di alberi dovuta a vari fortunali recenti. In particolare a 03h 08' gli alberi caduti sulla sede del sentiero ci costringono a qualche acrobazia per progredire.
Segue poi un rudere sulla destra e altri alberi fastidiosi. Scendiamo con attenzione, ma poi il percorso si fa più semplice.
A 03h 23' ci troviamo presso un bel gruppo di costruzioni, in posizione panoramica sul Gabberi, a 430 m di quota, che poi in cartina vedremo trovarsi nel Comune di Stazzema, a pochi metri da quello di Valdicastello.
Continuiamo e poco dopo troviamo una vecchia teleferica e a 03h 30' un vecchio abbeveratoio. Poi inizia un lungo tratto di discesa, in buona parte scalinato, che porta verso Valdicastello. Questa zona di bosco è denominata nelle antiche carte come "Caccia Diavoli".
La discesa è lunga ma non presenta problemi, a parte il dislivello. A 04h 07' arriviamo vicino a una casa ristrutturata da cui il sentiero, per tratto abbastanza aperto, porta in 5' sulla strada asfaltata che costeggia il Fosso del Fondo.
Proseguiamo verso sinistra in discesa e a 04h 22' arriviamo presso la Chiesetta di Santa Maria (XIII secolo). Continuiamo superando un ponte e prendendo a destra e a 04h 27' chiudiamo l'anello. Scendiamo e a 04h 34' siamo nuovamente al parcheggio.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Usciti da Pietrasanta si prende la via Sarzanese per 600m poi presso il cimitero si svolta verso sinistra. Si supera la Pieve di San Giovanni e si prosegue per Valdicastello (2,5 km). Si prosegue fino alla chiesa (3,3 km) e dopo 100 m si svolta a destra, su un ponte, e si trova un ampio parcheggio.
Note
Il percorso non è difficile anche se non manca il dislivello. In parte si sviluppa per un sentiero, non molto segnato, ma abbastanza evidente, nel bosco, che unisce le ultime case di Sant'Anna con Valdicastello.
Di interesse la località di partenza che è il borgo natale di Giosuè Carducci, con la casa del poeta che può essere visitata.
Interessante è poi Sant'Anna con il suo Museo della Resistenza e il Monumento Ossario alle vittima dell'Eccidio del 1944.
Qualche buon panorama sui monti Gabberi e Lieto e sulla costa. Inoltre c'è la possibilità di ampliare l'escursione utilizzando altri sentieri presenti in loco.
Traccia GPS