(LU-Careggine) PONTE DEL BALZELLO-LIZZA DELLE COMARELLE-CRINALE NE-COLLE DELLE CAPANNE (1432 m)-CHIESA CAPANNE DI CAREGGINE (860 m)-PONTE DEL BALZELLO (ANELLO)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

Ponte del Balzello (632 m)

Località di arrivo:

Ponte del Balzello (632 m)

Dislivello mt.:

900

Tempo totale:

6h 45'

Difficoltà

EE

Punti di appoggio:

Capanne di Careggine

Rifornimento acqua:

Capanne di Careggine

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

via di lizza; crinale; stradello, 145; strada

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (52)
Disclaimer
Descrizione itinerario
DATA ESCURSIONE: 09/04/2017



L'escursione inizia dal Ponte del Balzello, sulla Turrite Secca. Esso divide il Comune di Stazzema da quello di Careggine e, in passato, lo stato fiorentino (Stazzema) da quello estense (Careggine). Per questo motivo ha il nome di Ponte del Balzello, doveva esserci una dogana.
Dal lato di Careggine inizia la Via di Lizza delle Comarelle. Il toponimo si riferisce al versante sud-est del Monte Sumbra, dove passa il fosso omonimo, tributario della Turrite, e si è esteso alla zona delle cave. La via di lizza si sviluppa per circa 500 metri e porta, con un dislivello di circa 260 m, alle sovrastanti cave, ormai abbandonate, di bardiglio tigrato.
Ricordiamo che questo itinerario non è segnato in alcun modo, ma sulla carta 4Land è tracciato con il GPS, in ogni modo il percorso è logico, come si evince dalla relazione.
Lasciamo la strada e iniziamo a percorrere la via di lizza, all'inizio, sulla sinistra, si vede l'arcata del ponte e si prende subito a salire. Il percorso è essenzialmente sulla nuda roccia, spianata con uso di esplosivo, e la sede è sempre ampia, è richiesto piede sicuro ed è sconsigliato percorrerla con fondo scivoloso per la pioggia.
Qua e là si incontrano vecchi piri di legno, usati per trattenere le cariche di marmo che scendevano per la via, e alcuni alberi qua e là hanno invaso la sede. Dopo qualche minuto la salita diventa ancora più ripida, dietro a noi si vede la vetta del Monte Freddone. Salendo si vedrà anche l'Altissimo, le pendici del Fiocca con il Fatonero e il Pizzo delle Saette, inoltre in basso si scorge la strada provinciale.
Non mancano buoni appoggi per i piedi e volendo appigli, se ci si vuole aiutare con le mani in qualche tratto più ripido, al limite ci si può aiutare con gli alberi cresciuti sulla sede della via di lizza. Continuiamo la salita e a 35' il fondo diventa più erboso e la salita è meno ripida. Dopo pochi minuti sulla destra si nota un blocco di marmo con infilato un piro, aumenta la ripidità e l'ultimo tratto tra arbusti ci porta alla zona delle cava a 50'.
Sulla destra c'è l'edificio dei macchinari, mentre a sinistra dopo qualche metro, c'è una cava abbandonata di bardiglio. Il panorama si apre su Fiocca e Sumbra. Diamo un'occhiata alla cava e poi ci portiamo all'edificio dei macchinari, dopo 5'.
A fianco della casa dei macchinari, sulla sinistra, c'è una scalinata di blocchetti di marmo, la saliamo e ci portiamo a sinistra della casa che possiamo osservare dall'alto, mancando ormai il tetto: all'interno ci sono resti di motori, tubi, filo elicoidale e altro.
Proseguiamo pianeggiando per una traccia evidente che poi scende leggermente, per portarsi, in pochi minuti, nei pressi di una vecchia cabina elettrica grigia che si trova qualche metro in basso, sulla destra.
Adesso dobbiamo raggiungere il crinale (Cresta delle Comarelle, ovvero cresta NE del Sumbra) che costituisce la sponda sinistra orografica del fosso omonimo.
Essa divide la valle del Fosso delle Comarelle dalla zona di Capanne di Careggine. Per arrivare al crinale non c'è un sentiero, ma bisogna risalire al meglio fino a incontrarlo, tenendo presente che si trova sulla nostra sinistra.
Noi seguiamo prima una traccia che sale nel bosco, di fronte alla cabina elettrica, cercando di non perdere quota.
Inizialmente ci spostiamo verso destra e in una decina di minuti notiamo, in basso sulla destra, delle costruzioni.
Adesso iniziamo ad andare verso sinistra, risalendo nel bosco, fino a raggiungere un largo stradello che sale verso sinistra. Poi lo lasciamo per continuare la salita verso destra; a 01h 25' siamo presso una breve recinzione costruita alla buona, cui segue un rudere di casa d'abrì, quindi un altro, tra fioriture di narcisi gialli.
Lo superiamo, lasciandolo a destra, e saliamo per un tratto ripido che ci porta finalmente, con un murettino sulla sinistra, a 01h 34', alla cresta.
Questa è boscosa, con arbusti, ma ben percorribile. L'ideale è seguirla senza scendere troppo verso destra, per evitare la fatica dei saliscendi.
A 01h 40' siamo nei pressi di un piccolo rudere, presumibilmente usato oggi come capannello da caccia. La salita è molto ripida e a 01h 48' passiamo tra grossi massi, con cespugli di eriche.
Dopo qualche minuto a destra ci sono dei ruderi che potrebbero essere di una carbonaia, salendo a sinistra ci sono molte fioriture di viole e qualche bella giunchiglia.
Tra gli alberi aumentano le betulle e a 02h 19' siamo fuori del bosco, per tratto aperto. Di fronte abbiamo delle roccette scistose e il panorama si apre verso la valle di Capanne di Careggine e sulle Panie che sono dietro a noi.
Adesso dobbiamo salire questa cresta, fino a portarci alla faggeta alla base del Sumbra. La salita è faticosa su rocce, prati e facili placche, ma il panorama sul versante meridionale del Sumbra è veramente splendido e ripaga la fatica che stiamo facendo.
Un ripido tratto erboso, tra cespugli di eriche, ginestre e qualche raro albero, ci porta a 02h 41' sulle roccette che vedevamo, con vista che si apre sul Sumbra, di fronte abbiamo il bosco di faggi verso cui siamo diretti. Pochi minuti più avanti c'è la quota 1301.
La salita è sempre molto ripida, ma mai difficile, la cresta è molto ampia. A 03h siamo presso un'altra modesta quota, intorno ai 1340 metri.
La salita prosegue prima erbosa e poi, a 03h 16', su facili placche con tratti di prato. Ci avviciniamo al bosco al quale arriviamo a 03h 34'.
Ci teniamo verso destra, spostandoci di non molto, e in pochi minuti troviamo l'ampio stradello carrozzabile che proviene dalla Maestà di Tribbio. Qui c'è una panca di legno per il ristoro.
Scendiamo per lo stradello nel bosco, a 03h 44' ci innestiamo nel sentiero 145 che a sinistra sale verso la vetta del Sumbra e a destra, tramite lo stradello, arriva in 3' al Colle delle Capanne.
È questo un nodo orografico dal quale si diparte verso est il crinale delle Coste di Giovo, mentre a ovest inizia il crinale boscoso del Monte Sumbra. Qua arriva uno stradello da Vianova per la Maestà di Tribbio che continua nel bosco. Lo stradello è parte della terza tappa del Garfagnana Trekking che qua si innesta nel sentiero 145 che da Capanne di Careggine porta alla vetta del Sumbra e al Passo di Fiocca.
Adesso scenderemo a Capanne di Careggine con il sentiero 145. Esso percorre all'inizio una prateria di mirtilli, eriche e ginestre, aperta e molto panoramica sulle Panie, Corchia e Freddone.
Poi entriamo nuovamente nel bosco, a 03h 54', per tratto ameno, costeggiamo in discesa un canale umido e in 5' siamo fuori del bosco.
Scendiamo su balze erbose per traccia evidente, con qualche palina indicatrice utile con la neve. Dietro di noi vediamo la cresta che abbiamo percorso nella sua interezza. Scendendo vedremo bene Capanne di Careggine e il Lago di Isola Santa, mentre sulla sinistra ci sono le Coste del Giovo.
A 04h 22' il sentiero si allarga e sulla destra c'è un muretto, dopo 4' ci sono i primi due ruderi. Sono abitazioni di pastori (Capannelli di Careggine) abbandonati ormai da decine di anni. Intanto si comincia a notare il caratteristico intaglio (la Crepa) per il quale tra un po' passeremo.
Il sentiero scende abbastanza ripidamente e a 04h 34' siamo presso una serie di ruderi cui ne seguono altri dopo 5', uno ancora con il tetto che guarda verso Isola Santa.
Proseguiamo e a 04h 49' iniziamo a salire per il caratteristico intaglio nella roccia. Questo è una stretta spaccatura naturale (quota 1130 m) nella roccia, larga meno di un metro e lunga una ventina di metri, attraverso la quale passa il sentiero. In un paio di minuti siamo fuori dall'intaglio e ci fermiamo a rifocillarci per un quarto d'ora.
A 05h 08' riprendiamo il cammino. Entriamo brevemente nel bosco per uscirne subito e seguire balze erbose che ci portano nuovamente nel bosco.
A 05h 27' passiamo presso dei ruderi che lasciamo a sinistra, segue un ripido canale e a 05h 30' siamo presso una captazione di acqua.
Il sentiero diventa un ampio stradello, più avanti troviamo un'altra captazione di acqua in quella che sembra una marginetta, ancora ruderi e a 05h 48' una grossa costruzione, sempre dell'acquedotto, e qua il sentiero fa una curva decisa verso sinistra e in un paio di minuti siamo fuori del bosco, presso le prime case di Capanne di Careggine, molto panoramiche sulle Panie.
Scendiamo qualche metro e a 05h 53' siamo al piazzale della Chiesa di San Giacomo (XVII secolo), tra la chiesa e il campanile, qua è presente una fontana.
Seguiamo la strada in discesa e poi subito a destra, per il sentiero ancora nel bosco, esso ci porta in 5', dopo una piccola edicola, ad altre case da cui si scende nel borgo.
A 06h 02' siamo sulla strada presso il Ristorante La Ceragetta. La strada a sinistra va a Careggine, mentre a destra scende a recuperare la provinciale 13 Arni-Castelnuovo.
Noi la percorreremo fino all'innesto nella provinciale e poi in pochi minuti raggiungeremo il Ponte del Balzello.
La strada è ampia e panoramica sulle Panie, su Corchia e Freddone e sulle pendici del Sumbra. A 06h 18' abbiamo sulla sinistra un gruppo di case ristrutturate da poco che costituiscono il Borgo delle Panie o Ceragetta Resort, un albergo diffuso, con ristorante e Bed & Breakfast.
Scendendo, dopo 5', troviamo sulla destra il bar ristorante "Daniela". Dopo 3' a destra ci sono le indicazioni per Cerreta e la Fonte dell'Acqua Azzurrina. [Da Cerreta tracce di sentiero portano alla cabina dell'elettricità prossima alle Cave delle Comarelle permettendo di evitare la via di lizza] Continuiamo a scendere per la strada e a 06h 28' siamo alla deviazione per il Villaggio Ater Isola Santa (anni settanta del secolo scorso) con chiesa moderna. Qua vivono alcuni abitanti di Isola Santa costretti ad abbandonare le loro abitazioni nel vecchio borgo diventate umide e malsane a causa della costruzione del lago artificiale.
Continuiamo e a 06h 40' ci innestiamo nella provinciale che seguiamo verso destra. Superiamo il cartello dei 14 km e a 06h 45' chiudiamo l'anello raggiungendo il Ponte del Balzello.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Da Castelnuovo Garfagnana per la SP 13 si arriva a Isola Santa (12,4 km) e si prosegue fino al bivio per Careggine (13,8 km). Dopo 300 m (superato di poco il cartello 14 km) si arriva al Ponte del Balzello che non si deve attraversare: la via di lizza inizia dalla strada prima di iniziare il ponte stesso.
Dall'uscita della Galleria del Vestito si prosegue in direzione Castelnuovo, si supera la Galleria del Castellaccio e si raggiunge Arni (2,2 km). Si scende passando per Campagrina, Tre Fiumi, si supera un'altra breve galleria e si continua fino al Ponte (7,8 km) che è ben evidente, dopo di esso c'è l'indicazione della deviazione per Careggine. Nei pressi del ponte c'è un po' di spazio anche per parcheggiare.
Note
Questa escursione non è particolarmente difficile, ma viene classificata EE perché è molto faticosa e richiede buon allenamento.
Dobbiamo superare un dislivello notevole, con tratti molto ripidi, alcuni sotto il sole. La via di lizza è ripidissima, su lastroni che richiedono piede sicuro ed è da evitarsi con fondo scivoloso.
Un'altra complicazione è trovare la traccia per il crinale dalla fine della via di lizza, serve un minimo di capacità di orientamento, ma la direzione da seguire è evidente.
La cresta è sempre ripida e diventa panoramica quando esce dal bosco. La visione del versante meridionale del Sumbra ripaga delle fatiche.
Di interesse è poi l'intaglio naturale che si attraversa, in discesa, per Capanne di Careggine.
Il tratto su strada può risultare noioso, ma è panoramico sulle Panie e sulle pendici del Sumbra, per evitarlo servono due automobili.
Traccia GPS