(LU-Gallicano) CARDOSO–BIVIO PER VALLICO (726 m)-LA CROCE (786 m)-SAN LUIGI (870 m)-MONTE PENNA (881 m)-SAN LUIGI-VALLICO DI SOPRA (654 m)-LA SCALETTA (702 m)-BIVIO PER VALLICO-CARDOSO (in parte ANELLO)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

Cardoso di Gallicano (385 m)

Località di arrivo:

Cardoso di Gallicano (385 m)

Dislivello mt.:

765

Tempo totale:

07h 20'

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

Cardoso di Gallicano, San Luigi, Vallico Sopra

Rifornimento acqua:

Cardoso di Gallicano, San Luigi, Vallico Sopra

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

111/136; 136; traccia; 111; 111/136

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (50)
Disclaimer
Descrizione itinerario
DATA ESCURSIONE: 1/04/2018



L'escursione inizia dal borgo di Cardoso di Gallicano. [Cardoso è già citato nel X secolo e sorse su un antico castrum. Il paese mantiene un tipico aspetto medievale con vie strette e bei portali di arenaria. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Genesio, risale al XIII secolo e fu poi rimaneggiata. Nei pressi della chiesa c'è la torre di guardia oggi campanile.] All'ingresso del paese c'è un ampio parcheggio panoramico sull'Appennino (in particolare scorgiamo la Cima dell'Uomo, il Monte Giovo, il Rondinaio e l'Alpe delle Tre Potenze) e sul Monte Penna, con le sue pareti degradanti, intorno al quale descriveremo un anello. [La radice, di origine pre-indoeuropea, Pen è riferita alle montagne (Penna, Appennino, Alpi Pennine, Apuane, Pania, etc.). Il dio Pen era, appunto, un dio preromano legato al culto delle vette.] Dal parcheggio ci portiamo alla vicina piazzetta con bar dove, sulla destra, iniziano, e sono ben segnalati, i sentieri 136 e 111 (presente indicazione della Chiesa di San Genesio).
Il sentiero 136 è diretto a San Luigi, Foce Palodina e termina a Foce Pompanella. Il 111 invece è diretto a San Luigi, ma passando dalla Scaletta e da Vallico Sopra. Dall'inizio dei sentieri iniziamo a prendere i tempi dell'escursione.
Saliamo per la strada Dante Alighieri, ampia e lastricata, superiamo una fontana sulla sinistra, e a 2' siamo presso un palazzotto denominato Rifugio La Dante (16 posti letto).
Continuiamo per la strada, con i segni sempre evidenti, come sarà del resto per tutto il percorso. Più avanti scorgiamo in alto sulla sinistra la Chiesa di San Genesio e poi passiamo presso l'Oratorio di San Giuliano, situato in una piazzetta sulla sinistra.
Saliamo e voltiamo a destra e poco dopo a sinistra uscendo dal borgo a 8'. Superiamo alcune case isolate e saliamo nel bosco tra radi alberi. A 11' siamo a un incrocio con una sterrata e il sentiero prosegue, ben segnalato, di fronte a noi. Più avanti diventa una larga mulattiera, mentre il bosco si fa più denso. A destra qualche buon panorama sul borgo di Cardoso e sull'Appennino.
A 19' sulla sinistra c'è un appostamento fisso per la caccia. Proseguiamo la salita e, a 33', un cartello indica una sorgente a 20 metri. Il sentiero prosegue salendo a sinistra.
Dopo 5' c'è un altro appostamento per la caccia. Tra le fronde scorgiamo le ripide pareti del Penna. A 59' arriviamo presso il castagno del Diavolo, questo è il tronco di un castagno centenario (il cartello dice 400 anni) che è ancora vivo per la presenza di polloni laterali.
Dopo una breve sosta prendiamo a salire ripidamente e a 01h 14' siamo al bivio tra i sentieri 111 e 136 (il cartelli dice La Piazzola, 720 m). Il sentiero 111 va a sinistra e lo percorreremo al ritorno, mentre il 136 prosegue a destra in salita. Saliamo scorgendo bene le pareti degradanti del Penna e, a 01h 29', arriviamo presso un primo metato che rimane a sinistra. Esso testimonia la cultura del castagno e la dura vita dei garfagnini delle passate generazioni. Questo metato è ancora in buon stato e presso di esso si stacca una traccia segnata per la vetta del Penna, che comunque non abbiamo percorso e quindi non conosciamo.
Pochi minuti dopo arriviamo al Colle del Monte Penna (presente cartello indicatore e area picnic piuttosto degradata). Sulla destra a pochi metri c'è un balcone panoramico su cui, nel 1971, è stata installata una croce metallica da un gruppo di amanti della montagna del vicino borgo di Bolognana, che oggi dà il nome al luogo. Siamo qua a 01h 35'. Il sito è molto panoramico sull'Appennino tosco-emiliano e sulla Valle del Serchio, ben evidente è Gallicano, la zona industriale di Fornaci di Barga e Barga stessa. Vediamo bene il Penna, il Palòdina e, in lontananza, il Pisanino e la Tambura innevati. Dopo una breve sosta torniamo indietro e, a 01h 39', siamo nuovamente all'area picnic. Adesso scendiamo nel bosco sempre costeggiando le pendici settentrionali del Penna in cui si apre la Buca delle Fate di interesse speleologico.
L'ambiente è molto umido e ombroso, oggi è presente anche la neve. Troviamo subito un altro metato poi segue qualche tratto di discesa ripida cui seguono saliscendi.
A 02h 03' inizia una zona dove predominano le fioriture di bucaneve che formano delle vere e proprie distese, tra muschi e sassi, avendo il loro habitat preferito.
Più avanti a 02h 11' riprendiamo a salire, dieci minuti più avanti c'è un altro rudere. Proseguiamo la salita, costeggiamo un altro rudere a 02h 32', poi una serie di ripidi tornantini ci porta, a 02h 51', a San Luigi, nel Comune di Fabbriche di Vergemoli, presso un lavatoio con fontana.
Il sentiero 136 prosegue verso destra per la Foce Palodina, invece il sentiero 111 scende per la stretta strada asfaltata per Vallico Sopra. Essa continua, in salita, verso sinistra. Presso la curva della strada si trova la Cappella di San Luigi Gonzaga (XVIII secolo). La stessa è stata restaurata dal Parco delle Apuane nel 2010 ed è destinata a bivacco e punto di orientamento per gli escursionisti. [San Luigi era un villaggio pastorale ben soleggiato, formato da case sparse tra faggi, castagni e terrazzamenti coltivati. Era quindi un alpeggio dei borghi sottostanti. Oggi l'attività agricola e pastorale è ridotta, ma rimane qualche famiglia che la porta avanti e diverse abitazioni sono state restaurate.]
Adesso ci dirigiamo alla vetta del Penna per cui saliamo per la strada asfaltata di sinistra. A 03h 03' troviamo delle indicazioni per il monte, sia per escursionisti che per bikers. La traccia (una mulattiera) non è molto evidente a causa della neve. Comunque il sentiero inizialmente è parallelo alla strada sottostante per poi spostarsi verso sinistra.
Dopo 10' siamo presso dei ruderi cui segue a sinistra un tratto aperto, poi altri ruderi sulla destra presso i quali la traccia è evidente. La seguiamo e a 03h 19' troviamo altri ruderi e dopo pochi minuti un altro rudere presso un castagno molto grande.
Ci spostiamo leggermente a destra verso la parte più alta del monte, passando presso tratti coltivati.
A 03h 30' siamo presso quello che sembra il punto più alto a 980 m, presso alberi caduti. In realtà non è la vetta, proseguiamo in direzione di zone più alte trovando anche una ben evidente traccia tra muretti di contenimento con segni rossi.
Probabilmente la vetta, dove si trova una croce di legno, si trova davanti a noi a circa 150 m (in effetti è proprio così come vedremo dalla traccia GPS). [Senza la neve non dovrebbero esserci problemi a seguire la traccia fino alla parte più alta del monte con la croce.]
A 03h 41' siamo di nuovo alla pseudo vetta, dopo 8' al grosso castagno presso il rudere e a 04h 08' siamo ai lavatoi di San Luigi dove sostiamo 20'.
A 04h 28' scendiamo sulla strada (sentiero 111) con case sparse sia a destra che a sinistra, alcune sono ruderi, altre sistemate.
A 04h 35' il sentiero lascia la strada per spostarsi verso destra (indicazione evidente). Il sentiero segue una vecchia mulattiera in discesa con qualche tratto ripido, dopo 5' passiamo presso dei ruderi e a 04h 50' incrociamo uno stradello e proseguiamo di fronte a noi. Più avanti altri ruderi e iniziamo a vedere Vallico Sopra.
A 05h 07' passiamo presso le prime case di Vallico Sopra (fontana) e a 05h 10' siamo sulla strada asfaltata e la seguiamo verso sinistra. [Vallico Sopra è un borgo agro-pastorale citato sin dal X secolo anche se la zona era certamente abitata in epoca pre-romana. Ci sono due chiese, la parrocchiale di impianto romanico intitolata a San Michele Arcangelo (forse XII secolo) fuori del paese e l'Oratorio di San Rocco (XVII secolo) nel borgo.]
Dopo poco troviamo il cartello stradale di Vallico Sopra e poi a 05h 19', sulla destra, c'è la chiesa di San Michele con annesso piccolo cimitero. Più avanti, a un bivio, saliamo verso sinistra.
Saliamo ancora e poi, a 05h 28', lasciamo la strada, in località La Scaletta, per salire a destra seguendo il sentiero 111 (la strada asfaltata prosegue per San Luigi).
Il percorso è a saliscendi con predominio di salita e poi di discesa nella parte finale prima di recuperare il 136. Adesso seguiamo il versante sud-est del Penna costeggiando le rupi degradanti dello stesso.
A 05h 41' passiamo presso dei ruderi e altri si trovano più avanti. A 06h 03' iniziamo a scendere e, a tratti, scorgiamo il borgo di Cardoso verso cui siamo diretti.
A 06h 10', preannunciato da un ruscello che scende da essa, siamo al cartello che segnala la Tana cioè la Grotta di Castelvenere o Casteltendine. [Il primo tratto di circa 50 m è percorribile con la luce naturale. Poi c'è una biforcazione: a sinistra fuoriesce il ruscello (questo tratto è stato esplorato dagli speleologi per circa 1700 m), mentre a destra un tratto asciutto si sviluppa per 140 m. La grotta riveste interesse archeologico e in essa sono stati trovati reperti di origine etrusca probabilmente legati al culto delle acque. A valle dell'ingresso si trova un muraglione in pietra forse costruito per motivi militari. I locali vociferano di scoperta di un tesoro nella grotta che rese ricca una famiglia del paese.]
Proviamo a salire l'erto sentiero per la grotta, ma desistiamo e torniamo indietro poiché oggi il terreno è molto scivoloso per le piogge abbondanti e la nevicata.
A 06h 20' chiudiamo l'anello riportandoci sul sentiero 136 alla Piazzola. Percorriamo il tratto fatto all'andata e a 07h 20' siamo a Cardoso presso il parcheggio dove concludiamo l'escursione.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Da Lucca si segue la SS 12 direzione Ponte a Moriano, si passa presso Borgo a Mozzano (22 km), poi si prosegue con la SP 20 in direzione Gallicano. A 31,9 km si curva a sinistra per Cardoso che si raggiunge a 35,8 km. Da Castelnuovo Garfagnana si segue la SR445 fino a Campia (7,2 km), poi la SP20 per Gallicano e Bolognana, dopo le quali c'è il bivio a destra per Cardoso (15,4 km). Dalla costa è preferibile raggiungere Lucca in autostrada e seguire il percorso descritto.
Note
Questo percorso sale a una vetta minore delle Apuane nord-orientali che degradano verso la Valle del Serchio.
Di interesse sono i borghi di Cardoso e di Vallico Sopra e l'alpeggio di San Luigi. Buoni i panorami sull'Appennino e sulla Garfagnana sia da Cardoso che dalla Croce, dove scorgiamo anche le Apuane Settentrionali.
Di grande interesse è poi la Grotta di Casteltendine, luogo sacro per le popolazioni pre-romane. La visita alla stessa va effettuata in condizioni di tempo buono senza ghiaccio, neve e umidità eccessiva.
Traccia GPS