MONTE MANDRIOLA
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
24 febbraio 2010

(f.f.) il monte della Mandriola è quasi sconosciuto agli escursionisti e non è nemmeno citato nella Guida delle Alpi Apuane del Cai[1], alcuni poi lo confondono con il vicino monte Castagnolo. È sicuramente una vetta molto modesta, ma da essa si gode di vista stupenda sul Cavallo, sulla Tambura e sulla Cresta del Sella, oltre che sulla costa. Le cave ormai abbandonate e la via di lizza omonima costituiscono interessanti testimonianze di archeologia industriale. Esso merita la facile escursione che abbina ad esso il Monte Castagnolo e la Casa Castagnolo.

MONTE DELLA MANDRIOLA

il monte della Mandriola visto dal sentiero 170 per la foce della Vettolina, a sx il M. Castagnolo erboso mentre a dx la rocciosa cresta della Mandriola.È una bella cresta marmorea di color grigio, interamente nel comune di Massa, che dalla Sella del Monte della Croce a sud si dirige a nord-est verso la foce della Vettolina.

In esso riconosciamo la Cima della Croce, a 1057 metri, e la più alta Cima della Mandriola a 1106 metri frequentata spesso da capre. Esse possono essere raggiunte dalla vicina sella situata a 979 metri.

Nei versanti orientali si trova la cava omonima ed alcuni edifici diroccati tra cui la Casa Castagnolo. Il crinale è molto panoramico dal monte Sagro fino al monte Altissimo ed in particolare su Cavallo, Tambura e Sella.

Il nome, che si pronuncia Mandrióla, molto probabilmente ricorda le attività pastorali del territorio. Il termine mandra[2] significa gregge, branco di animali, ma anche recinto per animali e spelonca, stalla.

I VERSANTI DEL MONTE

Il monte appare grigio e roccioso nel suo versante orientale, in particolare visto dalla Via Vandelli avendo sullo sfondo il monte Sagro.

Il versante occidentale degrada verso Forno ed è percorso dal sentiero 161 ed è più ricco di vegetazione. Nelle carte IGM il nome Mandriola è attribuito proprio a questo versante anche se la più importante cava omonima si trova ad oriente.

COME SI SALE

la cresta vista dalla Foce della VettolinaDa Resceto il sentiero 161 porta alla sella posta a 979 metri da cui si sale facilmente alla cresta. La cima della Croce si raggiunge facilmente in pochi minuti. Per salire alla vetta principale è necessario continuare la cresta con attenzione, ma senza grosse difficoltà.

È possibile anche descrivere un anello intorno al monte partendo da Resceto con il sentiero 161. Si supera il monte Castagnolo poi si costeggia la Mandriola, a sinistra della sella, fino ad una cava da cui si raggiunge la marmifera, poi si continua fino alla Foce delle Vettoline e da qua, con il sentiero 170 che si innesta con il 35, si arriva di nuovo Resceto.

LE VETTE

Il monte possiede due cime:

  • cima della Croce: è la modesta quota 1057 metri che si eleva a sud ed è facilmente raggiungibile dalla sella omonima a quota 979

  • cima della Mandriola: è la vetta maggiore alta 1106 metri che domina la Foce della Vettolina e si trova quindi a nord della cresta.

Da entrambe il panorama è notevole sulla catena apuana dal monte Sagro, al Grondilice, Contrario, Cavallo, Tambura, cresta del Sella, Altissimo e oltre. In particolare sono ben visibili le vie di lizza per le cave del monte Cavallo e della Focolaccia e la via Vandelli che si inerpica al passo della Tambura. Inoltre è molto ben visibile la costa con le isole dell’arcipelago toscano e il golfo della Spezia.

Altre informazioni

Rimandiamo all’articolo Castagnolo di questa rubrica per notizie riguardanti

  • l’Horminum pyrenaicum pianta alpina presente in Toscana solo in alcune stazioni relitte di questa zona

  • Castagnolo come zona protetta (SIR n° 7 della Regione Toscana).

INTORNO AL MONTE

casa Castagnolo

Conosciuta localmente come “Ca’ di Bolan” è formata interamente di sassi. Si trova a 980 metri di quota alle pendici orientali del Monte della Mandriola. Il luogo è straordinariamente panoramico su Cavallo, Tambura, Sella e loro vie di lizza, compresa la via Vandelli. La casa Castagnolo era casale di pastori, ma la zona era anche intensamente coltivata con ottima produzione di patate. Fino a pochi anni fa era presente uno splendido noce di fronte alla casa che è poi caduto nel 2004 o nel 2005 (sicuramente era giù nel 2006). In alto c’è il crinale della Mandriola e la relativa cava con alcuni edifici. Si arriva in pochi minuti alla casa dal sentiero 161, aggirando la Rocchetta oppure partendo dalla sella alla base della Cima della Croce.

monte Castagnolo

A Resceto pronunciano Castagnòlo. Il monte è una modesta vetta scistosa che raggiunge i 1010,6 metri di quota, è situata ad ovest di Resceto e si trova interamente nel territorio del comune di Massa. Esso si trova sulla dorsale che scende dalla coda del monte Cavallo subito dopo il monte della Mandriola. La vetta minore di 1003 metri è erbosa e facilmente accessibile, mentre quella principale, poco più alta, richiede di superare un salto di roccia. Visto dalla bonifica di Resceto il monte appare roccioso e su questo versante è stata anche aperta una via di arrampicata. Può essere raggiunto facilmente con il sentiero 161.

sella della cima della Croce

Insellatura alla base della Cima della Croce situata a 979 metri, qua passa il sentiero 161 e si stacca un sentierino per la Casa Castagnolo. Inoltre seguendo la cresta di fronte si perviene facilmente alla cima della Croce stessa.

cava e via di lizza della Mandriola

il tratto iniziale in ripida discesa della via di lizzaLa cava si trova a circa 1000 metri di quota ad est del monte omonimo. Nel grigiore della roccia calcarea rimangono alcuni edifici, macchinari e ravaneti oltre a blocchi di marmo.

C’è da aggiungere che esistono in zona altre cave con questo nome, ma meno importanti, come quella sul versante occidentale che guarda verso canal Cerignano.

La via di lizza partiva dai 1020 metri della cava omonima, ormai abbandonata, e si sviluppava per circa 880 metri con dislivello di 438. Detta anche lizza di Fontana e Guerra dal nome dei proprietari delle cave.

La pendenza arrivava fino al 70%. Il tratto iniziale è ben conservato, la via poi si incanalava nel versante sinistro del Canale delle Acque procedendo parallela ad esso. Purtroppo la parte bassa è scomparsa ed oggi buona parte è invasa da Ulex europaeus (ginestrone) che rendono possibile solo ai cinghiali di percorrerla. In basso confluisce con la Vandelli.

la Rocchetta

Caratteristico fungo roccioso che ha vagamente il profilo di un indiano d’America. Raggiunge l’altezza di 1065 metri e si trova presso il sentiero 161 poco dopo la cima del monte Castagnolo e prima della sella della cima della Croce. Esso viene aggirato da tracce di sentiero per la casa Castagnolo ed è fiancheggiato dal 161 stesso.

Vettolina e foce della Vettolina

La foce è una piccola sella a 1050 metri che si trova sul contrafforte che si stacca verso sud dal monte Cavallo e divide la valle di Forno da quella di Resceto. Vi arriva il sentiero 170 da Resceto per Case Carpano ed il 36 per il Bivacco Aronte che inizia a Biforco e segue la marmifera e tracce di sentiero.

La Vettolina o anche Vettoline si trova lungo il sentiero 36 poco in alto (1059 metri) rispetto alla foce omonima. La zona è caratterizzata da ruderi di casolari di pastori.

SENTIERI

Sentiero 161

dal M. Castagnolo: la Cresta della Mandriola, la cava con il ravaneto . sullo sfondo da sx: Grondilice, Contrario e Cavallo.Resceto (485m) – Monte Castagnolo (1003m) – Cave Bore – Celia Caldia (472m) – Forno (poggio della Greppia) (274m). Il primo tratto è nel castagneto e per tornanti porta alla via abortita destinata a passare sotto la Tambura. Poi sale ancora nel bosco, supera un bel punto panoramico ed arriva alla “bonifica” ed alla fonte da cui sale fino ad un bel crinale ed a una macchia di pini che arriva ad una finestra naturale sulla zona del Sagro, Grondilice, Cavallo. Poi la salita si fa aspra ed il sentiero aggira il monte Castagnolo. Presso un’altra terrazza panoramica una breve deviazione a destra porta in vetta, mentre il sentiero si mantiene alla sinistra. Poi si supera la “ca’ di Mario”, la Rocchetta e si arriva alla Sella della cima di Croce da cui si prosegue sulla sinistra per le pendici della Mandriola in discesa fino ad una cava abbandonata dalla quale ci portiamo sulla marmifera. Poi seguendo il sentiero, a tratti non ben segnato e non agevole, si arriva a Forno, altrimenti si segue per la foce della Vettolina.

Sentiero 170

Resceto (485m) – Foce della Vettolina (1050m) innesto 36 - Case Càrpano (1047m) innesto 167. Il sentiero nasce in realtà a 10’ da Resceto come deviazione a destra sul sentiero principale 35. Costituisce comunicazione tra Resceto e Forno. Dalla Foce si scende per poi salire faticosamente a Case Carpano.

Volendo è possibile percorrere un anello del monte partendo da Resceto. Superato il monte Castagnolo si costeggia la Mandriola fino ad una cava da cui si raggiunge la marmifera, poi si continua fino alla Foce delle Vettoline e da qua, con il sentiero 170 che si innesta con il 35, si torna a Resceto.

note

1 Euro MONTAGNA, Angelo NERLI, Attilio SABBADINI, Alpi Apuane, CAI-TCI, Milano, 1979. Seconda edizione. 451 pagine. Opera fondamentale sulle Alpi Apuane, della serie “Guida dei Monti d’Italia”. [Nella parte iniziale cenni geografico-geologici, poi le vallate e le vie d’accesso ed i rifugi. La trattazione è essenzialmente alpinistica, ma sono descritti anche itinerari semplici che diremmo escursionistici.] Da considerarsi sicuramente la “Bibbia” delle Apuane. Da aggiungere che anche le cartine delle Apuane non menzionano il monte e citano semplicemente la zona Castagnolo.

2 Vedi Carlo Alberto Del Giudice, Toponomastica storica della valle del Frigido (Massa di Lunigiana), Biblioteca Nuova Serie N. 125, Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, Aedes Muratoriana, Modena, 1992, pag 51-52.