SENTIERO CAI 173
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
16 agosto 2010

(f.f.) il sentiero 173, di competenza della sezione Cai di Carrara, unisce i due rifugi proprietà della stessa sezione offrendo interessanti panorami e belle fioriture e la possibilità di compiere varie escursioni in zona. Il percorso è, a tratti, impegnativo e richiede un minimo di preparazione fisica e di conoscenza dell’ambiente apuano che non è mai banale. Non deve essere percorso con cattive condizioni meteorologiche, in particolare con neve e ghiaccio, a causa delle insidie presentate dal Catino del Sagro. Volendo è possibile, raccordandosi con altri sentieri, scendere a Vinca, in Val Serenaia oppure nella zona di Forno.

 
 

SENTIERO 173

Il sentiero 173 è di competenza del Cai sezione Carrara che ne cura la manutenzione e la numerazione. Una prima revisione del 2008 faceva continuare il sentiero 173 fino al Ponte sul Fosso Nebbieto, eliminando in questo modo il sentiero 173 A. Con la revisione definitiva del 2009 il 173 rimane invariato mentre la sua continuazione 173 A è diventata il sentiero 153.

Tragitto

Il Rifugio CarraraPiazzale Belvedere (1300m) - Rifugio Carrara (Campocecina) (1320m) [innesto 182 e 183] - Retroborla - Foce di Pianza (1279m) [innesto 39, 172 e 174] – innesto sentiero blu cresta ovest del Sagro - Foce Faneletto (1425m) - Il Catino – Foce del Pollaro (1364m) – [innesto 38] - Foce Vinca (1333m) - Foce di Navola (1295m) [innesto 37] – Foce Rasóri (1320m) [innesto 168 e 186] – Capanna Garnerone (1250m) [innesto 153 ex 173 A].

Nel suo lungo percorso alcuni tratti sono in comune con i sentieri 172, 38, 37.

Informazioni sulla zona di partenza

Anche se tutte le pubblicazioni fanno partire il sentiero dal Rifugio Carrara ritengo più sensato iniziare dal piazzale Belvedere presso la fontana di Acquasparta, zona che offre ampia possibilità di parcheggiare la vettura. Purtroppo è stato soppresso nel lontano 2012 il servizio giornaliero di autobus da Carrara che prevedeva una corsa mattutina (Carrara-Campocecina) e una serale (Campocecina-Carrara)(vedi eventuali aggiornamenti nella Nota)[1].

La strada Carrara-Gragnana-Castelpoggio-Campocecina, lunga una ventina di chilometri, termina al panoramico piazzale dell’Uccelliera presso il soccorso Cave, da questo piazzale una deviazione a sinistra porta, in meno di un chilometro, al piazzale Belvedere presso il quale si trova il ristorante omonimo.

L’inizio del sentiero è sulla sinistra di una bella fonte di acqua freschissima con immagine marmorea della Madonna. Pochi minuti portano poi al Rifugio e alla bella conca di Campocecina meta di gitanti ed escursionisti in ogni periodo dell’anno.

Descrizione del percorso

Questo sentiero unisce i due rifugi proprietà del Cai di Carrara: Campocecinail Rifugio Carrara di Campocecina con la Capanna Garnerone presso la Fonte della Vacchereccia nella valle di Vinca. Il Rifugio Carrara risale al 1957, è molto panoramico sulla costa e svolge, essenzialmente, funzioni turistiche con servizio ristorante molto apprezzato. Ha una quarantina di posti letto disponibili per gli escursionisti impegnati in percorsi di più giorni. Invece la capanna Garnerone è un prefabbricato metallico Morteo inaugurato nel 1963 ed è punto di riferimento importante per chi intende salire le cime della zona, in particolare per i rocciatori interessati alla Cresta Garnerone.

Difficoltà: EE (escursionisti esperti) alcuni tratti sono estremamente impegnativi con la neve e il ghiaccio. Il dislivello non è elevato, sale fino alla Foce del Faneletto per poi scendere fino alla fine con qualche lieve risalita.

Fino all’innesto nel sentiero blu per salire alla vetta del monte Sagro può essere classificato E. Il tratto successivo fino alla Foce del Pollaro è EE con qualche tratto esposto anche se attrezzato con corda metallica. È estremamente difficoltoso in inverno per cui è sconsigliato percorrerlo. Tutto quello che rimane è classificabile E, almeno nella buona stagione e qualche altro tratto è attrezzato.

Naturalmente con la neve le difficoltà aumentano in tutto il percorso e in particolare tra la Foce di Vinca e quella di Navola.

Stato del sentiero: è ben segnato e soggetto a continua manutenzione. Dove ci sono innesti di altri sentieri le indicazioni sono accettabili anche se potrebbero essere migliorate con paline indicatrici.

Tempi[2]:

Piazzale - sotto al Rifugio 3’; Foce di Pianza (37’);

Foce di Pianza – innesto sentiero blu per la vetta 49’ ( tot. 01h 26’)

Innesto sentiero per la vetta – Foce del Faneletto 30’ (tot. 01h 56’)

Foce del Faneletto – Foce del Pollaro 38’ (tot. 02h 34’)

Foce del Pollaro – Foce di Vinca 29’ (03h 05’)

Foce di Vinca – Foce Rasori 0h 54’ (tot. 04h 00’)

Foce Rasori – Capanna Garnerone 0h 15’ (totale 04h 15’).Tratto attrezzato

L’inizio del sentiero è uno sterrato, con fondo in pietre, in un bosco di faggi chiuso da una sbarra per impedire l’accesso delle auto. In 3’ siamo sotto il Rifugio Carrara che può essere raggiunto facilmente salendo con due successive deviazioni tra loro molto vicine. A 5’ dalla destra arriva il sentiero 182 da Fontana Antica e dal Piazzale dell’Uccelliera. Continuiamo e arriviamo ai prati di Campocecina (12’) estesa conca erbosa alle pendici del Monte Borla.

Continuiamo in salita fino a entrare nel bosco subito molto panoramico sul Pizzo d’Uccello, costeggiamo il Borla e trascuriamo le tracce non segnate per la vetta di questo monte (24’). Il bosco si dirada, cambiamo versante del monte che ora si apre sulle cave del Sagro, usciamo dal bosco e percorriamo le pendici marmoree del Borla fino alla Foce di Pianza (37’). Qua seguiamo le indicazioni 172/173 e percorriamo una bella cresta marmorea a fianco delle cave molto panoramica sulla costa e a 48’ deviamo a sinistra aggirando la quota 1341 e poi saliamo sul crinale roccioso nord-ovest del Sagro fino all’imbocco del sentiero blu per la cresta ovest del monte Sagro (01h 26’) sulla destra. Ancora pochi minuti e iniziamo ad aggirare a nord-ovest il Sagro su rocce sicure attrezzate con corde metalliche nelle parti più esposte e a 01h 56’ arriviamo alla Foce del Faneletto da cui inizia il Catino del Sagro. Da questa scendiamo nel bosco, cambiando versante, con una ripida breve discesa anch’essa attrezzata con corde metalliche. Il sentiero continua nella faggeta con qualche saliscendi fino a uno spiazzo (Foce del Pollaro) presso un canalino (02h 34’) in discesa attrezzato con corda metallica, poi la progressione è più semplice con bel panorama sulla zona del Pizzo e del Grondilice, superiamo un ravaneto e a 02h 59’ siamo al bivio con il 38 che scende verso Vinca, noi saliamo e 03h 05’ siamo alla Foce di Vinca molto panoramica sul Sagro, sul Vallone delle Rose e sulla costa.

Il sentiero costeggia un’altra piccola foce e poi entra decisamente nel bosco per uscirne presso la Foce di Navola con un tratto stretto ed esposto che richiede un minimo di attenzione. A 03h 33’ siamo alla Foce di Navola anch’essa molto panoramica in particolare sul vicino monte Rasori. Adesso il sentiero sale aperto a destra sul vallone delle Rose e poi cambia direzione dirigendosi a sinistra nel bosco con bei panorami su Pizzo e sul vicino Grondilice e a 04h 00’ siamo alla Foce Rasori che si apre sulle Apuane dal Cavallo fino all’Altissimo. Adesso scendiamo a sinistra nel bosco di pini e abeti e in breve raggiungiamo la Capanna Garnerone (04h 15’).Lo spigolo est del Sagro dalla Foce di Vinca

Aspetti di rilievo del sentiero

Ottimi punti panoramici sono Campocecina, Foce di Pianza, Foce del Pollaro, Foce di Vinca, Foce di Navola e Foce Rasori. Un breve tratto iniziale da Campocecina fino al versante orientale del Borla si sviluppa nel bosco poi il sentiero si apre fino alla Foce del Faneletto. Il resto del percorso è essenzialmente nel bosco e si apre alle Foci e in qualche altro tratto panoramico. Il tratto dalla Foce di Navola fino alla foce Rasori è, in parte, degradato per la caduta di pini di qualche tempo fa. Invece molto ameno è il bosco per la Capanna.

Personalmente ritengo la piazzola degli elicotteri che si trova a 3’ dalla Foce Rasori uno dei punti più panoramici delle Apuane (tra l’altro facilmente raggiungibile, anche in inverno, con il sentiero 153 da Vinca). Essa invita alla meditazione di fronte a uno spettacolo di rara bellezza che richiede, comunque, una giornata dall’aria limpida, per dare il meglio di sé.

Campocecina

Anche Campo Cècina, si trova nel comune di Carrara, dal cui centro dista 20 km ed è raggiungibile con la carrozzabile per Fosdinovo che si lascia al km 9,5 svoltando a destra. Esso è una vastissima prateria acidofila a quota 1345 metri tra la zona dei Pozzi, lo Zucco del Latte ed il Monte Borla. Verso nord guarda verso la Valle di Vinca mentre a sud domina il bacino marmifero di Torano. Sono presenti in loco rimboschimenti a conifere. La distesa erbosa giustifica il toponimo “Campo”, per quel che riguarda “Cecina” alcuni sostengono che derivi da Campus Caesaris, infatti pare che in zona sia stata trovata una lapide dedicata a Octavio Neroni Maiori il che testimonierebbe una frequentazione del luogo in epoca romana, cosa sicuramente possibile. Campocecina è luogo ameno per pic-nic in estate, per portare i bambini a giocare con la neve in inverno e luogo di partenza per diverse escursioni. Inoltre da qua partono amanti del deltaplano e del parapendio che atterrano rispettivamente alla spiaggia di Marina di Carrara ed in località San Martino a Carrara. Tratto tra la Foce di Navola e Foce RasoriIl sentiero principale che attraversa la zona è il numero 173, ma altri sentieri si snodano nelle vicinanze diretti al Monte Borla, al Monte Sagro, ai bacini marmiferi di Torano, del Borla e del Sagro, alla rupe del Balzone, a Monzone e a Vinca permettendo escursioni molto varie e sempre interessanti di varia durata e mai difficoltose. La zona è estremamente panoramica sulla costa, sulle isole dell’arcipelago toscano, sul golfo della Spezia e sull’Appennino, oltre che sul Pizzo d’Uccello e sul monte Sagro. Nei pressi di Campocecina si trova il rifugio Carrara del Cai con la vicina Chiesetta.

Rifugio Carrara

Si trova nel bosco tra Acquasparta e Campocecina a 1320 metri sulle propaggini del Monte Borla che separano il comune di Carrara da quello di Fivizzano. È di proprietà della sezione CAI di Carrara e fu iniziato nel 1956 e inaugurato il 29 settembre 1957. Negli anni ha subito diversi interventi di ristrutturazione e, con l’acquisizione di altri 800 mq nelle vicinanze, è stata costruita una chiesetta. La costruzione è situata in zona molto panoramica e dal piazzale antistante si gode una splendida vista sul mare, dalla Versilia al golfo della Spezia. Si perviene ad esso in 5’ dal piazzale del Belvedere o in 10’ dal piazzale di Acquasparta seguendo la strada e poi, a sinistra, lo stradello che porta anche a Campocecina, oppure dal piazzale dell’Uccelliera seguendo la strada asfaltata o il sentiero 182 dell’acqua Fredda. Si raggiunge anche per sentieri: il 183 dalla Foce dei Pozzi e il 173 da Foce di Pianza. Rispetto a quando fu costruito oggi esso è raggiungibile anche con la strada asfaltata, ma non ha perso la sua rilevanza: è importante nodo di sentieri, svolge un ruolo educativo per le scuole e i giovani in generale, è sede di iniziative culturali ed è importante punto di appoggio turistico per chi viene a Campocecina.

Foce di Pianza

È un largo valico tra il bacino marmifero di Ravaccione e quello del Sagro. Il nome deriva dal termine latino planciu (= tabula plana) a indicare luogo pianeggiante. Si trova a 1279 metri ed è il luogo di partenza per le ascese al Monte Sagro e permette il parcheggio a un numero elevato di vetture. La strada di cava a sinistra scende a case Walton, alle cave del Sagro e al Balzone. Verso destra una strada marmifera porta alla zona del Monte Maggiore attraverso una galleria. La foce è importante nodo di sentieri: il 39 Torano-Vinca-Equi Terme, il 172 Foce di Pianza-Foce Luccica, il 173 Campocecina-Capanna Garnerone e il 174 Foce di Pianza-Casa Cardeto.

Foce del Faneletto

Sulla cartina IGM è indicata Fanaletto. Si trova a 1426 metri ed è la zona dove il crinale nord-ovest del monte Sagro perde la sua inclinazione diventando per un breve tratto molto dolce, quasi pianeggiante. Da qua passa il sentiero 173 da Campocecina per il vicino Catino e la capanna Garnerone. È possibile per tracce raggiungere la Punta Tre Uomini..

Foce del Pollaro

Si trova a quota 1348 metri in testata del Catino del Sagro a ovest e della valle di Vinca a est. La Foce si trova a nord della quota 1462 del monte Sagro. È attraversata dal sentiero 173 da Campocecina che scende poi in direzione della foce di Vinca mediante un erto canalino attrezzato.

Foce di Vinca

È situata a quota 1333 metri e serve come via di comunicazione tra Vinca e Colonnata. La zona è caratterizzata da abetaie ed è attraversata dal sentiero 38 proveniente da Colonnata attraverso Foce Luccica. Invece il sentiero 173 da Campocecina per la Capanna Garnerone passa pochi metri più in basso. La Foce è, in realtà, formata da due selle vicine, quella principale, che è poi la Foce di Vinca vera e propria, è situata ad ovest. Dalla foce parte l’itinerario per lo spigolo est del Sagro.

Foce di Navola

Anche Foce di Nàola, come dicono i vinchesi. Si trova a 1295 metri in posizione centrale tra la Foce di Vinca e quella di monte Rasóri. Essa si trova in testata sia della Valle di Vinca che di quella del Canal Regòlo o Regollo, nel massese. Ad essa arriva il 173 da Foce di Vinca e il 37 da Forno per il canal Regollo. Poi il 37/173 la collega alla vicina Foce Rasóri. Da essa, in pochi minuti, è possibile salire alla vetta del vicino monte Rasori.

Foce RasoriIl Rifugio Capanna Garnerone

Anche Foce di Monte Rasori. Situata a quota 1320 metri è un valico erboso, ampio e panoramico, che mette in comunicazione la valle di Vinca con il Canal Fondone nel massese. Si trova tra il monte omonimo e il versante Sud-ovest del monte Grondilice. Alla foce arriva il sentiero 168 da Forno e il 37 Foce di Giovo-Mozziconi (Forno) e qua inizia il 186 per la finestra Grondilice. Splendido il panorama sul Sagro, il mare, la zona delle cave di Forno, il Cavallo, la Tambura, il Sella e il monte Altissimo, in loco si trova anche una piazzola per gli elicotteri estremamente panoramica.

Capanna Garnerone

È situata a 1260 metri sotto la cresta Garnerone, presso la Fonte della Vacchereccia nella valle di Vinca. È proprietà della sezione Cai di Carrara ed è un prefabbricato metallico Morteo (nome della ditta costruttrice di Genova). Fu inaugurato il 4 novembre 1963, come ricorda la targa affissa per i 40 anni. Nel 1978 venne costruita una piccola teleferica che sale dalla sottostante strada militare ed arriva nei pressi del rifugio. Al rifugio perviene il sentiero 37 (Foce di Giovo-Forno), il 173 da Campocecina che in parte coincide con il 37 e il 173 A (dalla strada dei tedeschi, questo sentiero con la nuova numerazione del 2008 diventa semplicemente 153). Esso è punto di riferimento importante per chi intende salire le cime della zona. Si pensa ad una futura ristrutturazione del fabbricato infatti esso è di vecchia concezione con coibentatura in amianto.

Deviazioni e possibilità di escursioni

Il sentiero 173 si raccorda con diversi altri sentieri e permette di effettuare varie escursioni che dipendono dall’escursionista.

Diamo qualche suggerimento:

  • Andata e ritorno sul 173: considerando una sosta alla Capanna richiede almeno otto ore. Forse non è il massimo della fantasia, ma, a volte, tornare sui propri passi aiuta a prendere confidenza con il sentiero per future escursioni e permette di cogliere anche particolari sfuggiti nel percorso d’andata. (In generale percorrere un sentiero nei due versi di marcia è diverso come sforzo fisico e la diversa illuminazione e il diverso punto di vista ci offre panorami tra loro molto diversi)
  • Anello del Sagro: dalla Foce di Vinca si scende con il 38 fino a Foce Luccica da cui, con il 172, si chiude l’anello. Consigliamo però il percorso in senso inverso (antiorario) in modo da percorrere il tratto più impegnativo (pendici del Monte Spallone) in migliori condizioni fisiche. Il tempo necessario è 6h 45’.
  • Salita al Sagro: mediante il sentiero blu della cresta ovest si può salire alla vetta in 45’ e, volendo, è possibile scendere su Foce della Faggiola e fare un breve anello percorrendo il sentiero 172 fino a Foce di Pianza in meno di 3h 30’.
  • Salita al Borla: proprio all’inizio nel bosco un sentiero non numerato porta in vetta al monte Borla in 50’. L’escursionista può anche fare un anello del monte in meno di 2h 30’.
  • Anello con il 39: da Capanna Garnerone si continua con il 153 e la strada asfaltata fino a raccordarsi con il 39 che porta alla Foce di Pianza. Il percorso è lungo e richiede più di otto ore.

Itinerari relativi al sentiero CAI 173:

Commento

Il sentiero è abbastanza lungo da permettere un’escursione completa percorrendolo all’andata e al ritorno, come ho detto sopra. Altrimenti l’escursionista può percorrerlo in parte e decidere di usare anche altri sentieri per fare la sua escursione: come sempre tutto dipende dai desideri e dalla fantasia del singolo.

I panorami sono molto belli e le fioriture sono variate nei diversi periodi dell’anno con notevoli particolarità ed endemismi esclusivi delle Alpi Apuane.

Alcuni tratti lo rendono estremamente pericoloso con il ghiaccio e invitiamo anche l’escursionista esperto a informarsi prima di percorrerli e, ancora meglio, a evitare di percorrerli.

note

1 AGGIORNAMENTO AL 25/06/2022: Sono attualmente attive, limitatamente al periodo estivo e soltanto nei giorni festivi, 2 corse giornaliere A/R (una mattutina e l'altra pomeridiana) della linea ATN L39, con partenza dal parcheggio antistante l'ospedale di Carrara (Andata) e dal Parcheggio del Belvedere di Campocecina (Ritorno). Comunque,trattandosi storicamente di corse estremamente "ballerine", si consiglia caldamente di consultare sempre le linee e gli orari dell'ATN locale (Servizi Extraurbani). Nei giorni feriali i servizi ATN sono disponibili fino al paese di Castelpoggio dal quale Campocecina è raggiungibile, per gli escursionisti, tramite il sentiero CAI 185

2 I tempi sono da intendersi riferiti a persone di mezza età, ma allenate ed esperte che ogni tanto si fermano a fotografare e ad ammirare i panorami. Naturalmente qualcuno può impiegare di meno o di più secondo l’età, la preparazione fisica e il modo di intendere il proprio andare in montagna.