(SP-Portovenere) PORTOVENERE (1m)–CAMPIGLIA (382m)-COLLE DEL TELEGRAFO (516m)-RIOMAGGIORE (10m)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di informarsi sulla percorribilità e sullo stato dei sentieri contattando gli Enti preposti, prima di intraprendere l'escursione.

Località di partenza:

PORTOVENERE (1m)

Località di arrivo:

RIOMAGGIORE (10m)

Dislivello mt.:

550

Tempo totale:

06h 20'

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

Portovenere, Rifugio Muzzerone, Campiglia, S.Antonio, Colle del Telegrafo, Santuario Montenero, Riomaggiore

Rifornimento acqua:

Portovenere, Rifugio Muzzerone, Campiglia, S.Antonio, Colle del Telegrafo, Santuario Montenero, Riomaggiore

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

1 - 3

Immagini del percorso (17)
Descrizione itinerario
All’ingresso del borgo è ben evidente l’inizio del sentiero 01 dalla piazza antistante la vecchia porta del 1113.
Il sentiero sale subito ripidamente scalinato e costeggiando le mura e poi il Castello.
In 10’ siamo ad una piazzola panoramica, pochi metri a sinistra del sentiero, con bella vista sulla chiesetta di S.Pietro e sull’Isola Palmaria.
Sono presenti blocchi di marmo portoro rimasti invenduti.
Saliamo poi verso destra nella macchia che ha sostituito antichi oliveti.
Il sentiero rimane piuttosto aperto e permette la visione di bei panorami sulle Alpi Apuane dal Pizzo d’Uccello fino all’Altissimo, sulla Palmaria e sulla chiesa di S.Pietro.
La presenza di fori nella roccia conferma che il sentiero è una vecchia via di cava usata dai cavatori del marmo portoro tipico di queste zone.
A 38’ sulla sinistra una deviazione per il sentiero 1a per Muzzerone che sale al forte omonimo: la zona è famosa per le falesie che attirano gli arrampicatori sportivi.
A 43’ sulla destra si trova, a pochi metri, il rifugio Muzzerone. Il panorama si apre adesso sul golfo della Spezia, il sentiero è ameno e largo tra querce e ricco sottobosco con eriche, ginestre in fiore e cisto bianco.
A 58’ siamo sulla strada che percorriamo per un tratto: il sentiero 1a è indicato a sinistra mentre l’1 è a destra.
Seguiamo quest’ultimo in leggera discesa fino ad una cava ancora attiva a 01h 06’, continuiamo la strada asfaltata tralasciando alcune indicazioni di sentiero che ci indirizzerebbero a destra in forte discesa.
A 01h 12’ siamo quindi a Sella Derbi, con indicazione del sentiero, dove lasciamo la strada e riprendiamo il sentiero e subito all’inizio è presente un cippo ricordo di un incidente aereo del 1937.
Il sentiero è panoramico sulla Palestre del Muzzerone, sulla chiesa di S.Pietro, sulla Palmaria e sul Tino e si scorge pure il Tinetto, tutti in fila.
A 01h 17’ arriviamo ad un’area di sosta da cui sale il sentiero 1 e pure, a destra, il sentiero AVG (Alta Via del Golfo) che richiede un’ora di più per arrivare a Campiglia.
Il sentiero che noi facciamo è indicato difficile, ma è un normale itinerario escursionistico che richiede un po’ di fatica e di attenzione in alcuni tratti più stretti del sentiero.
La parte iniziale sale in una prateria di cisti, di ginestre e di altre piante in fiore sul versante a mare del monte Castellana.
A 01h 35’ inizia un tratto in cui il sentiero è un po’ più stretto ed è panoramico sul mare cui segue un tratto più ameno nel bosco.
Poco dopo incrociamo la strada asfaltata e rientriamo nel bosco e dopo altri 10’ (02h 16’ siamo nuovamente sulla strada che porta al vicino paese di Campiglia, superiamo il cartello stradale e raggiungiamo la chiesa in dieci minuti ( 02h 25’).
Di fronte alla chiesa c’è una piazzetta panoramica sul mare con fontana e nelle vicinanza si gode di bel panorama sulle Apuane.
Dopo una breve sosta continuiamo la strada asfaltata e dopo una cinquantina di metri (02h 35’) il sentiero sale a sinistra, ben indicato, per un tratto scalinato fino a Casa Lardon dopo la quale entriamo nel bosco. Tra pini, castagni e roverelle ci sono moltissime querce da sughero.
A 03h 07’ arriviamo presso alcuni attrezzi ginnici: siamo entrati nella Palestra nel verde, una serie di percorsi attrezzati per gli amanti dell’attività ginnica che continua fin quasi al Colle del Telegrafo.
Questo dovrebbe essere il punto più alto del percorso a circa 550 metri.
Adesso inizia una discesa lieve che poi diventa un ampio stradello sempre in discesa che porta a 03h 30’ alla chiesa di S. Antonio (511 metri) dedicata anche agli Alpini.
C’è una fontana ed un’area attrezzata per i pic-nic con bar annesso alla chiesa.
Il sentiero continua in lieve salita costeggiando ruderi ed altre postazioni ginniche fino a pervenire al Colle del Telegrafo 03h 52’.
Qua è presente un bar ristorante ed arrivano la strada ed altri sentieri.
Ci fermiamo a rifocillarci ed a 04h 15’ scendiamo con il sentiero 3 diretto a Riomaggiore.
Il sentiero scende a sinistra del ristorante ed è subito panoramico sul mare, seguono poi alcuni tratti di discesa piuttosto ripida.
A 04h 35’ in basso si scorge la spiaggia di Canneto.
Il percorso ci fa costeggiare i tipici vigneti liguri strappati alla montagna, alternati a boschetti di pini e radure fiorite.
Ogni tanto si incontrano ruderi, alcuni sistemati, altri credo a disposizione dei turisti. A 05h 15’ siamo al Santuario della Madonna di Monte Nero (341m) del XIV secolo situato in posizione panoramica sul sottostante borgo di Riomaggiore e sul mare e le Cinque Terre che si sviluppano di fronte, in alto vediamo il Monte del Telegrafo.
Anche qua annesso al santuario c’è un ristorante oltre a un punto informativo del Parco, il luogo è panoramico, ma ha perso qualsiasi significato spirituale.
Dopo una sosta riprendiamo il cammino a 05h 30’ scendendo per il sentiero 3 sulla destra che è una ampia mulattiera che scende nel bosco.
Attraversiamo la strada asfaltata a 05 h 56’ poi dieci minuti dopo c’è un tratto scalinato in discesa e a 06h 10’ il sentiero finisce nella strada presso un parcheggio, continuiamo per via Colombo fino alla stazione ferroviaria dove arriviamo a 06h 22’.
Col treno torniamo alla Spezia.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
È consigliabile arrivare a Portovenere con autobus di linea dalla stazione della Spezia dal momento che proprio alla Spezia si torna in treno da Riomaggiore.
Dato il problema di parcheggiare in centro è possibile lasciare l’auto nella zona dell’Ospedale Militare, sulla strada per Portovenere, e qua prendere l’autobus. Dalla stazione sono meno di 15’ minuti a piedi.
Note
Il percorso descritto permette deviazioni e variazioni semplici che possono essere ricavate da una delle numerose guide in commercio: per esempio si può salire al forte del Muzzerone, a quello della Castellana o al menhir di Tramonti.
Noi abbiamo descritto, da Portovenere al Colle del Telegrafo, la via di crinale (sentiero 1) che continua poi fino a Levanto.
A Campiglia è possibile scendere al mare con diversi sentieri e seguire anche percorsi più vicino alla costa che portano ancora a Riomaggiore.
I panorami dell’escursione sono splendidi sul mare, sul golfo della Spezia, sulle Apuane e sulle Cinque Terre, se la giornata è tersa si vedono le isole toscane e la Corsica.
Ricchissime le fioriture di piante molto interessanti e notevole è l’incontro con quello che resta della cultura contadina della zona, in particolare quella della vite che cresce su terrazzamenti strappati al mare. Portovenere è luogo incantevole e merita una visita accurata.
Certi tratti del percorso sono meno interessanti e si sente il nefasto intervento dell’uomo con un certo degrado: intendo riferirmi alla zona del Colle del Telegrafo e della Palestra nel verde e lo stesso Santuario che ben poco mantiene dell’antica sacralità.
La parte migliore del percorso è quella nei sentieri lontani dalle strade in cui si respira ancora la fatica dell’uomo e si godono paesaggi meravigliosi.