(SP-Riomaggiore) MANAROLA (incr. via litoranea - 115m)-SANTUARIO DI VOLASTRA (340m)-CIGOLETTA (611m)-MALPERTUSO (735m)-FOCE DI DRIGNANA (502m)-TERMINE (544m)-MADONNA DI SOVIORE (465 m) (traversata)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di informarsi sulla percorribilità e sullo stato dei sentieri contattando gli Enti preposti, prima di intraprendere l'escursione.

Località di partenza:

MANAROLA (mt.115)

Località di arrivo:

MADONNA DI SOVIORE (mt.465)

Dislivello mt.:

620

Tempo totale:

6h

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

Volastra - Santuario di Soviore

Rifornimento acqua:

Volastra

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

506 (ex 6), 586 (ex 6d), 587(ex 7a), AV5T o 598 (ex 1), strada

Immagini del percorso (23)
Descrizione itinerario
(DATA ESCURSIONE: 21/12/2014)

L'escursione inizia al bivio sulla SP51 per Groppo e Volastra e la SP 370 che in pochi minuti porta a Manarola (1,1 km), la seconda delle Cinque Terre partendo da sud.
Questo è il punto più basso dell'escursione. Seguiamo la strada asfaltata in leggera salita in direzione Groppo e in 3' troviamo sulla sinistra le indicazioni del sentiero 506 (ex 6) per Volastra (che proviene da Manarola). Poco prima, a destra, c'erano le indicazioni dei sentieri 502 e 506V che trascuriamo.
Il primo tratto è una ripida scalinata di cemento che poi prosegue come mulattiera scalinata agevole e piuttosto ripida per tipico ambiente di macchia.
Più avanti predominano ulivi e viti.
A 18' la salita comincia a farsi meno ripida e a 25' arriviamo alle prime case di Volastra. In un paio di minuti troviamo una fontana e le indicazioni del sentiero 586 (ex 6d) per Corniglia che seguiamo.
A 32' arriviamo al santuario della Madonna della Salute di Volastra costruito in stile romanico nel XII secolo.
Dopo una breve sosta continuiamo a sinistra per sentiero inizialmente piuttosto stretto e aperto a sinistra sulla costa e sul borgo di Corniglia (terza delle Cinque Terre da sud).
Sullo sfondo si vede la Punta Mesco e Monterosso (ultima delle Cinque Terre) mentre guardando indietro vediamo Manarola.
Per un lungo tratto passiamo attraverso i terrazzamenti dove prospera la vite e viene prodotto il celebre vino delle Cinque Terre e ci rendiamo conto della fatica degli agricoltori per coltivare queste vigne a strapiombo sul mare. Superiamo alcune ripidissime monorotaie che oggi aiutano nel trasporto delle uve.
Il percorso è in falsopiano o a saliscendi.
A 55' lasciamo la zona di vigneti per percorrere un ambiente decisamente a macchia.
A 01h siamo presso un gruppo di case (Case Porciano) dopo le quali saliamo un breve tratto ripido e poi riprendiamo con i saliscendi. L'ambiente è macchia con tratti più boscosi e altri aperti.
A 01h 22' abbiamo una bella vista su Corniglia che adesso è abbastanza vicina.
A 01h 31' arriviamo: il sentiero 587 che andiamo a percorrere da una parte scende verso Corniglia, mentre dall'altra sale per Cigoletta verso cui siamo diretti.
Saliamo ripidamente nel bosco e a 01h 54' siamo sulla strada asfaltata. Qua prendiamo verso sinistra sulla strada e a 02h seguiamo il sentiero che sale a destra nel bosco fitto con ripida salita. A 02h 19' siamo a un altro bivio dove ci immettiamo nel sentiero 1 oggi AV5T (Alta Via delle Cinque Terre anche sentiero 598) e lo seguiamo verso sinistra in direzione Malpertuso, Drignana, Termine.
Da parte opposta il sentiero prosegue per il Telegrafo e Portovenere.
Adesso proseguiamo in una pineta aperta in ambiente decisamente mediterraneo con un certo degrado dovuto al maltempo. Più avanti ci saranno lecci, cerri e castagni a seconda dell'altezza del sentiero.
A 02h 27' siamo al valico di Cigoletta dove incrociamo il sentiero 507 (ex 7) per Vernazza da una parte e Riccò del Golfo dall'altra. Proseguiamo e dopo pochi minuti a 02h 33' troviamo altre indicazioni per il sentiero 507.
La salita continua lieve per bosco sempre aperto e a 02h 44' siamo a Caginara a circa 655 metri. Proseguiamo tra i cerri in lieve salita e troviamo indicazioni che questa è zona di battute al cinghiale (alla nostra destra, comunque è bene fare attenzione).
A 02h 58' siamo a quota 720 metri e abbiamo sulla destra il modesto monte Caginara di poco più alto.
Continuiamo per saliscendi con prevalenza comunque di salita e a 03h 17' siamo a Castello (732 m) dove troviamo indicazioni verso destra per Casella (ex sentiero 3).
Saliamo un po' mantenendoci poco sotto il crinale che rimane alla nostra destra e a 03h 33' siamo a Malpertuso (735 m) che è il punto più alto della nostra escursione.
Cartelli indicano che l'area protetta del Parco delle Cinque Terre si trova nel versante alla nostra sinistra.
Ancora qualche saliscendi e a 03h 41' arriviamo alla Sella Prato di Corno (732 m) presso un'area di sosta attrezzata con alcune panche di legno. Qua c'è una stazione meteo circondata da un recinto metallico e troviamo il sentiero 5 che si dirige a destra verso Corvara e Pignone.
Sostiamo a rifocillarci e a 04h riprendiamo il cammino. Adesso predomina la discesa sempre nel bosco con qualche tratto anche ripido e a 04h 28' il sentiero si allarga in un comodo stradello che seguiamo per una decina di minuti per poi prendere a sinistra lasciando lo stradello.
Ci sono le indicazioni, ma tutto il percorso è ben segnato.
A 04h 52' siamo sulla strada asfaltata, presso una abitazione, e la seguiamo verso sinistra e poco dopo a 04h 57' presso una curva siamo a Foce di Drignana dove si innesta il sentiero 508 per Vernazza.
Adesso segue un tratto di ripida salita di circa 5' poi qualche saliscendi che ci portano a 05h 19' a un altro snodo di sentieri. Qua transita un sentiero non numerato che a destra porta a Gaggiolo e Saggiano e a sinistra a Santa Croce e alla strada dei santuari.
Noi proseguiamo per il Termine e per tratto aperto e saliscendi a 05h 34' siamo al Termine a 544 metri sulla strada asfaltata che seguiamo in direzione Genova e Santuario di Soviore che dista 1,4 km (presenti le relative indicazioni stradali). Qui scende anche la strada per Vernazza e Corniglia verso sinistra.
A 05h 48' siamo alla deviazione sulla sinistra per il santuario che andiamo a visitare seguendo la strada e poi un viottolo.
A 05h 54' siamo al Santuario, che si trova in posizione panoramica su Punta Mesco, la cui costruzione originaria, della quale esistono le strutture murarie, dovrebbe essere precedente al X secolo. In seguito fu rimaneggiato più volte con aggiunta di altre costruzioni.
Dopo la visita torniamo sulla strada che è raggiungibile salendo pochi metri di fronte al santuario e qua troviamo il mezzo che ci riporterà a casa.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Dalla Spezia seguendo la provinciale delle Cinque Terre (SP370) si arriva all'incrocio Groppo/Manarola dopo 16 km. Un modo alternativo, come detto nelle note, è l'uso della ferrovia, a Manarola e in tutte le Cinque Terre sono presenti stazioni ferroviarie.
Note
Questa escursione percorre essenzialmente un tratto dell'Alta Via delle Cinque Terre (AV5T).
Il primo tratto dal Santuario di Volastra all'Alta Via è molto panoramico sulla costa e passa per i terrazzamenti coltivati a vigneto. Poi prosegue agevole nei boschi a quote medio-basse con assenza di panorami di rilievo.
Di grande interesse è la visita al santuario di Soviore. Noi abbiamo usato un pullman, ma è possibile usare il treno nel qual caso dalla stazione di Manarola si deve salire a recuperare il sentiero descritto (circa 30') e dal Santuario di Soviore si deve scendere con il sentiero 509 (ex 9) fino alla stazione di Monterosso (circa 1h).
Quindi è bene percorrere l'itinerario più lungo usando il treno quando le giornate sono lunghe.
Sono possibile numerose varianti usando l'ampia rete di sentieri presenti.
Traccia GPS