(DATA ESCURSIONE: 15/12/2024)
Partiamo dallo spiazzo parcheggio poco dopo una curva della strada provinciale 10, dove si trova la deviazione per Cecina. Provenendo dalla strada Carrara-Fosdinovo abbiamo superato il borgo di Marciaso e la deviazione per Cecina si trova dopo 1,8 km fatti in discesa. Percorriamo una cinquantina di metri e arriviamo al bivio per Cecina (263m) dove si trova una pensilina degli autobus di linea.
Seguiamo la strada per Cecina in lieve discesa, avendo sulla sinistra, su un cucuzzolo, il borgo di Marciaso. A 7' troviamo il cartello stradale di Bardine di Cecina e il ponte sul Canale della Croce. Ancora pochi metri e siamo a un bivio: la strada principale per Cecina prosegue sulla sinistra. Noi invece saliamo a destra per tratto ripido. Arriviamo a un gruppo di costruzioni, alcune fatiscenti, con pregevoli portali in pietra. Subito dopo, a 10', arriviamo a un piccolo oratorio (281m) intitolato a Maria Madre della Gioia (XVII secolo o, forse, anteriore), restaurato pochi anni fa. La strada (Via San Giovanni) prosegue per i lavatoi e le poche case del borgo.
[Bardine di Cecina è un gruppo di case, molte fatiscenti, nato dall'esigenza dei contadini di Cecina di lavorare vicino all'acqua del torrente Bardine. Nel borgo ci sono alcune icone marmoree e un piccolo oratorio. Alcuni portali in pietra sono pregevoli.] Presso l'Oratorio c'è una fontana e indicazioni dei sentieri SD e TL che qua si dividono. SD è il Sentiero dei Ducati, che a destra sale a Cecina, mentre, da parte opposta, scende per la strada da noi percorsa e poi prosegue per la provinciale fino a Marciaso. [Il Sentiero dei Ducati, articolato in 12 tappe e 5 varianti, inizia da Reggio Emilia e termina a Sarzana per uno sviluppo di 201 km. La tappa 10 è Casola-Monzone e la tappa 11 Monzone-Fosdinovo.]
TL è il Trekking Lunigiana, anch'esso proviene da Cecina, ma prosegue per Via San Giovanni fino a incrociare la strada asfaltata e proseguire fino a Posterla. I due sentieri si riuniranno più avanti, poco prima di Pulica.
[Il TL è un percorso escursionistico costituito da 14 tappe principali e numerose varianti. Il tracciato è interamente a mezza costa nell’Alta e media Val di Magra. Esso fu inaugurato nel 1986 e si snoda lungo antichi tracciati della Lunigiana, tra borghi, pievi e castelli. È lungo in tutto 238,5 km (di cui 151 km sterrati) ed è segnato in bianco e rosso con a volte un triangolo con la sigla TL, le tappe variano da 11 a 20 km e i posti tappa offrono possibilità di pernottamento.]
Saliamo sulla destra per ampia mulattiera segnata che si sviluppa nel bosco e presenta un tubo per l'acqua che dobbiamo seguire evitando qualche deviazione, comunque qualche segno è presente. Più in alto la mulattiera si restringe per la presenza di arbusti, si sviluppa a tornantini ed è un po' degradata con la presenza di rifiuti, per lo più plastica. A 30' percorriamo un tratto stretto con giovani ulivi sulla sinistra. Subito, però, il sentiero si allarga sotto l'abitato di Cecina e scorgiamo in lontananza l'abitato di Marciaso e abbiamo Cecina di fronte a noi. Una breve rampa cementata ci porta, a 37' sulla strada principale di Cecina presso un marginetta (405m) con fontana e bella icona marmorea della Madonna col Bambino del 1464. Un cementato, a destra della marginetta, porta al vicino cimitero mentre la strada porta alla Chiesa intitolata a San Giovanni Evangelista. Presso la chiesa c'è un bel cipresso e la vecchia scuola elementare oggi trasformata in bar e circolo ricreativo con a fianco uno spiazzo panoramico su Marciaso.
[Cecina ha struttura circolare che segue l'andamento della collina su cui si trova. Le case in pietra sono addossate tra loro con vie strette e bei portali in pietra e diverse icone marmoree. La parrocchiale di San Giovanni risale al XV secolo, ma fu ricostruita nel XVIII secolo. La zona fu abitata dai liguri-apuani (vedi statue stele della vicina Pontevecchio) e in epoca romana. Fu, probabilmente, un borgo fortificato, stazione dell'antica via Luni-Lucca.]
Dopo aver visto la chiesa, a 50', torniamo alla marginetta e proseguiamo per la strada che sale al borgo, che percorriamo in discesa. C'è da dire che mancano le necessarie indicazioni, ma basta proseguire dalla marginetta, lasciando la chiesa sulla sinistra, per la strada asfaltata che proviene da Bardine. C'è da aggiungere che dalla marginetta inizia anche il sentiero 201 (San Terenzo-Cecina 6,3 km). In un paio di minuti siamo al bivio: a sinistra scende la strada per Cecina e la provinciale, mentre a destra la strada prosegue per Viano e Monzone.
Continuiamo sulla destra e poco dopo, a 54' passiamo su un ponte sul Canalone, tributario del Torrente Bardine. Subito dopo sulla destra (398m) si stacca la vicinale per Viano che andiamo a percorrere. Saliamo nel bosco di querce, che poi lasceranno posto al castagneto. Lo stradello è abbastanza ampio e all'inizio sale con tornantini. A 01h 04' sulla sinistra ci sono due vasche in cemento per la raccolta dell'acqua. E dopo circa 3' siamo presso una costruzione di una piccola fattoria in località Noleto. Qua c'è un bivio: il nostro sentiero va a destra costeggiando la fattoria, invece una traccia si sposta verso sinistra per tratto aperto sulle case di Casalina (un'indicazione del sentiero sarebbe utile).
aliamo e poco dopo c'è un altro bivio dove andiamo a destra (segni). A 01h 20' incrociamo una linea della corrente che sale verso destra e una traccia che viene da sinistra. Pochi metri più avanti, sulla sinistra, una lapide ricorda l'amico Riccardo Serra, tragicamente morto in questi boschi nel 2020. Adesso il sentiero pianeggia o sale lievemente, poi prende a scendere. A 01h 36' arriviamo a una chiesetta (Oratorio della Natività di Maria) risalente al XVII secolo e restaurato dopo il terremoto del 1920. Sotto il porticato alcune lapidi ricordano le vittime delle due guerre mondiale e un gruppo di militari morti nei pressi quando la seconda guerra mondiale era quasi finita. Sulla destra della chiesa si trova una marginetta (1995) da cui inizia uno stradello (via della Maestà) che va a recuperare la strada asfaltata per Cecina. Di fronte ci sono campi e il panorama si apre sull'Appennino e sulle colline della Lunigiana. Proseguiamo adesso per ampia mulattiera che porta al borgo di Viano la quale, poi a 01h 42', diventa asfaltata (Via Brigate Partigiane). Siamo nel borgo di Viano.
[Viano è un borgo di probabile origine romana. Si è sviluppato attorno al castello (XI secolo) di cui oggi rimane la torre cilindrica alla sommità del colle. Rimangono tratti delle mura e la porta del borgo. Fu possesso dei Malaspina. La piccola chiesa è intitolata a San Biagio (XI secolo, poi ricostruita).]
Scendiamo al vicino borgo posto in posizione panoramica sul Pizzo, sull'Appennino e sui vicini borghi di Vezzanello e Campiglione e sulla Pieve di San Martino. A sinistra c'è subito un bar (circolo Barbajan) oggi chiuso. Poi arriviamo a una casa dipinta di arancio. Qua da sinistra arriva il sentiero da Monzone, mentre da parte opposta arriva la strada asfaltata da Monzone (vedi relazione Monzone-Viano). Passiamo per la porta del borgo e saliamo a destra fino alla chiesa di San Biagio con campanile a vela e da qua saliamo alla Torre del Barbagianni dove siamo a 01h 56' (512m). Qua sostiamo in una piazzetta malamente restaurata e molto panoramica sulla parte alta del borgo, sul Pizzo e su Cecina e Bardine. Presso la torre ogni anno si tiene la festa del borgo che dura tre giorni.
A 02h 09' lasciamo il borgo e torniamo indietro percorrendo il percorso dell'andata. A 02h 53' siamo sulla strada asfaltata, presso il ponte, dopo 4' siamo al bivio per la strada che scende verso Bardine. Seguiamo quest'ultima che nel tratto iniziale è ripida e piuttosto stretta, con qualche tratto piuttosto malconcio. Scendendo scorgiamo, in alto, sulla destra, il borgo di Posterla. A 03h 20' sulla sinistra sale una rampa cementata per le case di Bardine. Scendiamo e subito dopo, sulla destra scende il sentiero TL per Posterla che scende al torrente Bardine per poi risalire per il borgo. Noi scendiamo lasciandoci a sinistra le poche case di Bardine, superiamo il ponte e a 03h 34' concludiamo l'escursione.