(MS-Fivizzano) SAN TERENZO - BIVIO MONTE CUCCO (289 m) - LA PIASTRA- BARDINE DI SAN TERENZO (186 m) - MAESTA' DELLA CIMA (343 m) - INN.STRADA PROV. PER CECINA (396 m)- BIVIO CASALINA (430 m) - BARDINE - SAN TERENZO
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di informarsi sulla percorribilità e sullo stato dei sentieri contattando gli Enti preposti, prima di intraprendere l'escursione.

Località di partenza:

San Terenzo Monti (258 m)

Località di arrivo:

San Terenzo Monti (258 m)

Dislivello mt.:

444

Tempo totale:

06h

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

San Terenzo, Bardine di San Terenzo, Cecina (a breve distanza)

Rifornimento acqua:

San Terenzo, Bardine

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

strada; 200; 201; 201V; 201; 201/strada; 201; 201V; 201; Via della Piastra; 200; strada

Immagini del percorso (66)
Descrizione itinerario
(DATA ESCURSIONE: 21/12/2024)

Dopo aver percorso la provinciale 72 Caniparola-Rometta, superata Tendola, curviamo in direzione San Terenzo Monti-Bardine. Parcheggiamo lungo la strada (258m) dopo circa 300 metri, dopo aver scorto sulla destra in alto il campanile della chiesa di San Terenzo.

[Il nucleo più antico del borgo è arroccato su un colle. La chiesa si trova più in basso. Risale al VIII secolo, costruita dal longobardo Trasuald e, in seguito, più volte rimaneggiata. Poco distante si trova la Cappella gentilizia dei Malaspina oggi museo a ricordo dell'Eccidio di San Terenzo che causò 159 vittime.]

Percorriamo una cinquantina di metri e arriviamo alla strada per la chiesa (Via di Valla) che seguiamo in salita. Qua inizia il sentiero 200 (San Terenzo-Valla 2,2 km, percorso ad anello) che percorreremo quasi interamente. A 3' dalla partenza siamo alla Chiesa di San Terenzo, di origini antichissime, già citata nel 728, in seguito più volte rimaneggiata. Essa conserva le reliquie del santo vescovo Terenzo, ucciso ad Avenza. Su un muro della chiesa lapidi ricordano i morti in guerra. Sulla destra si stacca Via della Piastra che va a recuperare il sentiero 201 poco sotto il Monumento alle Vittime dell'eccidio di San Terenzo-Bardine. La percorreremo al ritorno. Adesso saliamo per tratto ripido e carrozzabile (attenzione alle rare auto) e arriviamo subito (8') alla scuola dell'infanzia che rimane a destra e poco dopo alla Cappella dei Malaspina, oggi Museo della Memoria dell'eccidio.

[L'eccidio di San Terenzo-Bardine avvenne il 17, 18 e 19 agosto 1944. Fu una rappresaglia operata dai tedeschi in seguito a un'azione partigiana. Le vittime furono 159, la maggior parte uccisa nel podere di Valla e altri a Bardine. La strage ebbe anche una coda in settembre con altre 10 vittime. Le uccisioni furono particolarmente efferate.]

Qua il sentiero 200 si biforca, a destra esso andrà a recuperare lo stesso nel punto dove inizia il 201 e dove si trova il monumento alle vittime dell'eccidio. Noi seguiamo il tratto di sinistra sempre Via di Valla (ricordiamo che spesso troveremo indicazione SM "Sentiero della Memoria", alcune piuttosto malandate.)
Questa è una strada di campagna con sulla destra le stazioni della Via Crucis, iniziate dalla chiesa, che ricordano le vittime e la storia dell'eccidio. Essa è panoramica sulle circostanti colline e sull'Appennino. Molti dei pendii sono coltivati a vite e, sulla destra, scorgiamo il Pizzo d'Uccello, la Nattapiana, la Cresta Garnerone e dietro il Pisanino. A 22' siamo a un bivio (289m). Questa è la zona di Monte Cucco, c'è un tabernacolo con icona della Madonna col Bambino e lapide ricordo di alcune delle vittime. A sinistra un tratto segnato porta ai casolari di Valla dove si trova il Memoriale delle vittime di Valla, nel luogo dell'eccidio, con i nomi delle vittime riportati su due lastre di marmo, che consigliamo di visitare. Noi proseguiamo sulla destra lungo il sentiero. Subito c'è un stalla, saliamo poco per tratto aperto con vigne. Poi a 30' iniziamo a scendere tra arbusti e radi alberi. Dopo 5' evitiamo una traccia che scende a sinistra. Subito dopo ce n'è un'altra che seguiamo in discesa per qualche minuto. Torniamo indietro e a 45' siamo di nuovo al bivio (257m). Abbiamo perso una decina di minuti. In realtà il sentiero prosegue sulla destra con alcuni segni a terra non molto evidenti. Scendiamo tra vigneti panoramici e poi nella macchia.
A 01h siamo a un trivio in tratto aperto. A destra c'è la traccia del sentiero 200 che porta al Museo e poco sopra si trova il Monumento alle Vittime dell'eccidio (1996) opera dello scultore Pietro Cascella che andiamo a vedere. Di fronte si trova un'enorme palo della telefonia e una traccia. Sulla sinistra c'è uno sterrato che seguiremo quasi interamente. Questo è il sentiero 201 (San Terenzo-Cecina: 6,3 km), le cui indicazioni sono comunque carenti, ma la traccia è evidente.
Il primo tratto, in lieve discesa, passa per la zona della Piastra. Subito sulla sinistra c'è un casolare e sulla destra si stacca la traccia per la Chiesa (Via della Piastra) che percorreremo al ritorno. La zona è molto panoramica sulla chiesa e sul borgo più in alto. Subito dopo c'è un'altra casa.
A 01h 11' siamo presso una bella casa posta in posizione panoramica su Bardine, Valla e sull'Appennino, con pregevole icona in marmo del 1604. Segue un bivio, qui presso un rudere andiamo a destra. Scendiamo e un ultimo tratto più ripido ci porta a 01h 27' sulla strada provinciale (169m). Subito sulla destra c'è Casa Palmira con la scritta "Un autunno d'agosto" in ricorda dell'Eccidio. Proseguiamo sulla provinciale, verso sinistra, in salita in direzione dell'abitato di Bardine.

[Bardine di San Terenzo si trova sulla destra del torrente omonimo alla confluenza dello stesso con il torrente Pesciola. La piccola chiesa intitolata a Sant'Agostino risale al XVIII secolo e non ha campanile. Esiste poi l'Oratorio di San Bernardo (XVII sec) di proprietà privata.Prima del ponte sul Bardine, sulla destra, si trova un monumento che ricorda le 53 persone, rastrellate in Versilia, qua trucidate dai tedeschi.]

Percorriamo il ponte, poi lasciamo sulla destra la deviazione per Posterla e saliamo sempre per la provinciale, avendo sulla destra le case del paese. A 01h 40' lasciamo il sentiero 201 che sale ancora nel paese per poi spostarsi verso est a recuperare quello che percorreremo. Noi prendiamo uno stradello asfaltato sulla destra (186m). Qua sono presenti le necessarie indicazioni del sentiero 201V (Bardine-Maestà della Cima 2,4 km) e dell'Antica Via di Monzone. Il primo sentiero va a incrociare il 201 e poi si inserisce nello stesso dopo la Maestà della Cima. Il secondo segue antichi percorsi che portavano a Monzone. Comunque il tratto iniziale è comune.
Saliamo e il percorso diventa un ampio sterrato carrozzabile. Scorgiamo sulla destra, in lontananza, il cimitero con il Sacrario alle vittime dell'Eccidio e in lontananza il borgo di Tendola (ricordiamo che le vittime versiliesi riposano in un altro Sacrario al cimitero di Pietrasanta). Saliamo e a 02h siamo a un bivio (259m) dove recuperiamo il 201 che proviene da sinistra. In questo punto convergono ben sei tracce e le indicazioni sono carenti. Iniziando da quella da noi percorsa e andando in senso orario ci sono: il 201 che proviene dalla parte alta di Bardine; una breve traccia che finisce poco dopo; il 201V in decisa salita; il 201 in salita; un'altra traccia.
Quindi saliamo e curviamo decisamente. Più avanti, su una curva, ci sono dei ruderi a destra. Più avanti scorgiamo anche Posterla, appollaiata su un colle sulla destra. Passiamo per tratti coltivati a ulivo e, a 02h 22', siamo presso una costruzione agricola vicino a un uliveto con un monumento che ricorda la famiglia Vangeli. Subito dopo a 02h 26' arriviamo alla Maestà della Cima alla destra della quale, più in basso, c'è un rudere. Invece da sinistra arriva una traccia che sale a recuperare il vicino 201V. Ci sono delle indicazioni dei sentieri desolatamente a terra. Nella marginetta c'è un'icona della Madonna dei Quercioli con sotto una lapide del 1880. Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino in salita nel bosco di querce. La traccia è sempre larga e amena.
A 02h 49' sulla sinistra si stacca un'altra traccia SM che tralasciamo, in realtà qua arriva il sentiero 201V. Lungo il percorso notiamo sulla destra Posterla con la sua Torre. Qualche saliscendi e, a 03h 06', siamo sulla strada asfaltata presso una curva (396m) con una croce in legno a sinistra. Siamo sulla strada che da Monzone e da paesi in zona porta verso Cecina per poi scendere alla provinciale 10. Prendiamo verso destra, in salita, dopo 5', sulla sinistra, c'è un'indicazione (423m) di un sentiero. Esso porta in 5' presso dei ruderi con delle annotazioni sulla guerra partigiana. Presumiamo che qua fosse la sede della Brigata Garibaldi Ulivi che operò in zona da giugno a settembre 1944.
Torniamo indietro sulla strada e saliamo ancora in direzione Cecina. A 03h 28' siamo al cartello di Casalina. Queste sono case sparse poste di fronte al borgo principale di Cecina. Di fronte a noi si stacca sulla sinistra uno stradello asfaltato per Casalina, mentre la strada per Cecina e altre case di Casalina continua in avanti. Invece a sinistra (430m), da parte opposta, si stacca una traccia per Viano, segnata, ma priva di indicazioni. Dalle cartine questa è Via San Rocco, ma a Viano è indicata anche Via della Maestà. La strada è ampia e segnata e sale fino alla marginetta situata poco sotto l'Oratorio della Natività di Maria. Per arrivare a Viano serve poco meno di mezz'ora e lo stesso tempo serve per andare a Cecina. Noi invece decidiamo di tornare indietro. Consigliamo comunque di visitare i due borghi e rimandiamo all'escursione relativa, naturalmente i tempi si allungheranno e serviranno giornate più lunghe.
Scendiamo adesso per il percorso fatto all'andata. A 03h 40' siamo alla curva della strada dove rientriamo nel bosco. A 04h siamo al bivio del SM, vale a dire 201V. A 04h 20' siamo alla Maestà della Cima dove sostiamo 17'. A 04h 54' siamo al bivio 201/201V e seguiamo quest'ultimo come all'andata. A 05h 11' siamo sulla strada a Bardine dove lasciamo il 201V. Dopo 10' lasciamo la strada per salire verso destra diretti a San Terenzo. A 05h 45', poco sotto il Monumento e il palo dei ripetitori, andiamo a sinistra per traccia segnata (Via della Piastra). Qua si aprono bei panorami sul Pizzo, Sagro e Torre di Monzone e sui borghi della zona. A 05h 52' siamo alla chiesa e a 05h 59' concludiamo l'escursione.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Dal casello autostradale di Marina di Carrara si segue per Viale Galilei e poi per la statale Aurelia. La si lascia per andare a Caniparola (8,9 km). Si prosegue per Fosdinovo (14,8 km) e con la SS446 si arriva a Tendola (20,8 km). Poi si devia (24,7 km) per la provinciale 11 che si segue per circa 500 metri e si parcheggia lungo la strada.
Note
Il percorso è semplice ed è evidente, anche se qualche indicazione in più sarebbe utile. Passiamo per i luoghi dell'Eccidio di San Terenzo anche se non siamo stati a Valla e al Sacrario posto nel Cimitero. San Terenzo ha una chiesa interessante e il museo dell'Eccidio che merita una visita. Interessanti i panorami sull'Appennino e le Apuane e sui borghi della zona. È possibile con deviazioni visitare Cecina e Viano. Rimandiamo a una successiva escursione la visita a Viano e la descrizione dell'intero sentiero 201V.