(LU-Stazzema) CARDOSO–PASSO DEL MONTE FORATO (1160m)–FOCE DI VALLI (1266m)-COLLEMEZZANA (766m)–SENT. 124-CARDOSO
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

Cardoso (300 mt)

Località di arrivo:

Cardoso (300 mt)

Dislivello mt.:

980

Tempo totale:

8

Difficoltà

EE

Punti di appoggio:

Cardoso

Rifornimento acqua:

Cradoso, Collemezzana

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

12 – 110 – 7 – 124 – 12

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (30)
Disclaimer
Descrizione itinerario
DATA ESCURSIONE: 10/07/2011



Arrivati a Cardoso continuiamo in auto oltre il paese, superiamo un ponte che si trova subito dopo una deviazione in salita a sinistra, poi saliamo qualche centinaio di metri, a una curva si nota sulla destra una casetta-captazione d’acqua con ben evidenti segni di sentiero.
Questa è una presa d’acqua lungo la strada per le cave Casalina, e qua inizia il sentiero 8 per la Fonte di Moscoso e Foce delle Porchette e il sentiero 12 a sinistra per il Monte Forato.
Noi continuiamo in auto e parcheggiamo poco dopo presso una cascata artificiale che imbriglia l’abbondante acqua che scende dai monti.
Subito dopo la strada prosegue in alto e diventa uno stradello non asfaltato da cui è possibile ammirare il monte Procinto.
In alto c’è una costruzione e a 5’, a sinistra, ci sono indicazioni per un santuario (Chiesa di San Leonardo). Continuiamo e ci troviamo sopra la cascata dove abbiamo parcheggiato e subito a destra iniziamo a salire ripidamente, una sbarra impedisce l’accesso alle auto.
Lo sterrato ampio percorre con alcuni tornanti un bosco di castagni e si intravedono in lontananza Volegno e Pruno (paesi a monte di Cardoso).
A 12’ una deviazione sulla sinistra porta a un casa ben tenuta, noi continuiamo la strada principale e a 20’ siamo alla base di una teleferica e dopo 2’ arriviamo a una casa ben tenuta e frequentata in estate, dove è presente una fonte.
Saliamo per una scalinata di legno per entrare decisamente nel bosco (nei pressi arriva un sentiero da casa Puccio) in decisa salita, ogni tanto tra le piante si intravedono il Procinto e il Nona.
A 28’ ci sono dei ruderi, a 29’ un primo guado, infatti la zona è ricca di acqua e a 46’ un secondo guado. A 53’ arriviamo ad una prima piazzola di teleferica, probabilmente per il trasporto di legna, ma è chiaramente in disuso da tempo.
Subito dopo un terzo guado e il sentiero si fa un po’ più dolce.
A 59’ altra teleferica in disuso e si torna a salire in maniera ripida.
A 1h 04’ arriviamo in zona Colombara (767m), qua è una costruzione, in pietra locale, non distrutta, ma nemmeno curata molto (ricordiamo che la vera casa Colombara si trova pochi minuti più avanti sul sentiero 124 in direzione Collemezzana e ci passeremo al ritorno).
Sulla sinistra il sentiero 12/124 continua per il Forato e per Collemezzana, mentre sulla destra il 124 si dirige in direzione della Foce di Petrosciana.
Dopo una breve sosta per dissetarci prendiamo a sinistra e in pochi metri (01h 09’) siamo al bivio: il sentiero 12 sale a destra.
Siamo sempre nel bosco che all’inizio è una giovane faggeta e saliamo regolarmente, a 01h 22’ abbiamo sulla destra le pendici rocciose del monte tutte scavate dall’azione dell’acqua.
A 01h 32’ ci troviamo in un bel punto panoramico sul foro del Monte Forato, sulla Pania e sulla Cresta Pulita.
Dopo una decina di minuti superiamo un salto nella roccia dopo il quale ammiriamo un bel taglio inciso nel monte sulla nostra destra.
Continuiamo a salire molto ripidamente e, a 01h 54’, evitiamo segni rossi verso destra che inducono in errore e saliamo ancora più ripidamente e cominciamo a vedere il foro da vicino con il suo possente arco roccioso.
Con prudenza percorriamo l’ultimo tratto con il fondo ghiaioso e a 02h 23’ siamo proprio sotto la volta del foro, girandoci possiamo ammirare il panorama che arriva al mare e i tre paesi di Cardoso, Volegno e Pruno.
Saliamo i pochi metri che ci portano sul sentiero 110 che da Foce di Petrosciana arriva a Foce di Valli. Volendo è possibile salire in pochi minuti alla vetta Nord del Forato dove è presente una croce sommitale. Noi ci riposiamo pochi minuti e poi prendiamo a sinistra e subito, a 02h 31’, il sentiero 12 scende a destra per la Casa del Monte, noi proseguiamo sul 110.
Di fronte abbiamo una splendida vista delle Panie e in primo piano la Cresta Pulita che ci accingiamo a percorrere.
Sotto la cima settentrionale del Forato si trovano alcune postazioni scavate dai tedeschi durante l'ultima guerra mondiale che facevano parte della linea gotica e altre si trovano più avanti lungo la Cresta Pulita.
A 03h 37’ iniziamo a salire e più avanti troviamo anche qualche albero per circa 5’.
Il sentiero a tratti è in cresta mentre a tratti si mantiene più in basso nel versante est, qualche breve tratto è anche in discesa.
A 03h 03’ siamo sulla cresta principale spoglia di alberi e a 03h 14’ siamo nel punto più alto dell’escursione (1281m) poi scendiamo ed entriamo in un boschetto e a 03h 38’ iniziamo la discesa finale per la Foce di Valli dove arriviamo a 03h 43’.
Qua arrivano diversi sentieri oltre quello che abbiamo percorso: l’impegnativo 125 da Mosceta , il 7 da Cardoso che poi sale al Passo degli Uomini delle Nevi e il 130 da Fornovolasco.
Facciamo una breve sosta all’ombra dell’unico albero e a 03h 57’ prendiamo il sentiero 7 in direzione mare. Esso sale lievemente sulla destra mantenendosi a mezza costa, ma subito dopo inizia a scendere ripido per terreno scosceso e privo di alberi.
La traccia è sempre ben visibile e segnata.
A 04h 13’ iniziano anche gli alberi e a 04h 25’ ci sono altre roccette da fare con attenzione fino ad arrivare ad una lapide a 04h 52’.
Più avanti il bosco si infittisce e il sentiero si fa anche più tranquillo fino all’ultimo tratto ripido che ci porta a Collemezzana a 05h 35’.
Questo è un gruppo di case in parte restaurate tra cui c’era quello del Nonno, amico degli escursionisti e vittima dei nazi-fascisti.
Il sentiero 7 scende per Cardoso e con deviazione per Pruno, ma noi invece seguiamo il 124 che proviene da Mosceta e ci riporterà a Colombara.
Qua è presente una piccola fonte e sostiamo 5’ poi seguiamo il 124 in direzione Petrosciana.
Il sentiero si sviluppa nel bosco piuttosto degradato con continui saliscendi.
A 05h 55’ siamo presso dei ruderi, continuiamo e dopo 10’ superiamo un guado dopo il quale ci sono altri ruderi.
Il sentiero prende decisamente a salire per poi scendere un tratto alquanto degradato, fino a superare un canale (Rio Capitale) su un ponte di legno decisamente poco affidabile a 06h 23’, un breve tratto di corda metallica aiuta la progressione subito dopo il ponte.
Riprendiamo a salire fino a un’altra costruzione, detta La Faniella, (06h 27’) presso la quale un segno indica che è possibile salire al Monte Forato (vecchio tracciato del sentiero 12).
Continuiamo a salire questo crinale che è conosciuto come Penna Rossa.
Poi scendiamo un poco, riprendiamo a costeggiare fino a un insieme di ruderi detto Casa Colombara (07h 02’).
Qua sostiamo alcuni minuti poi riprendiamo il cammino e in pochissimo tempo (07h 09’) siamo al bivio 12/124 dove chiudiamo l’anello.
Scendiamo verso Cardoso e a 07h 42’ siamo alla casa alla fine della strada e a 07h 58’ siamo all’auto.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana, oltrepassata Ruosina, si prende la deviazione a destra per il fondovalle in direzione Stazzema.
Si arriva a un bivio che a destra porta a Stazzema, invece a sinistra si va a Cardoso che si raggiunge in pochi minuti (2,5 Km).
Note
Il percorso è lungo e faticoso per il dislivello e per le salite e le discese che non danno tregua per cui è necessario il giusto allenamento.
Molto bello è il tratto che dal Monte Forato porta a Foce di Valli con il panorama sul gruppo delle Panie. Tutto il resto è solo fatica nel bosco molto ripido.
Il percorso è da evitare con il maltempo perchè il bosco diventa scivoloso e infido.
Il sentiero 124 è alquanto degradato, esso comunque può essere evitato scendendo direttamente a Cardoso con il sentiero 7 e questo permette di risparmiare anche un po’ di tempo.
Traccia GPS