(LU-Stazzema) PRUNO - COLLE A IAPOLI (750 m) - VOLTO DI DONNA DI CAVE TIGLIETA (756 m) - PIASTROLA (531 m) - PRUNO
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

Pruno (470 m)

Località di arrivo:

Pruno (470 m)

Dislivello mt.:

300

Tempo totale:

03h 20'

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

Pruno

Rifornimento acqua:

Pruno, Tiglieta, Piastrola

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

122; tracce Tiglieta; 122; traccia Piastrola-Poveromo; vicoli di Pruno; 122; strada

Tipologia percorso:

Il tratto Colle a Iapoli-cave Tiglieta è evidente e di semplice percorrenza. Il sentiero per Piastretta e Poveromo è pure evidente e semplice a percorrersi.

Immagini del percorso (49)
Disclaimer
Descrizione itinerario
DATA ESCURSIONE: 25/06/2023

In questa escursione passiamo presso case abitate saltuariamente o continuativamente. Quindi è bene evitare di recare disturbo a queste persone che sono molto gentili con gli escursionisti e forniscono interessanti informazioni.

La strada da Ponte Stazzemese, superato Cardoso e Volegno, porta a un parcheggio sotto il borgo di Pruno. Il sentiero 122 (Pruno-Passo dell'Alpino) inizia di fronte al parcheggio (476m) dove sono presenti le indicazioni.
Saliamo quindi la scalinata che porta ai vecchi lavatoi e a una fontana. Salendo cominciamo a vedere Volegno e i monti che circondano Pruno. La scalinata diventa una strada pedonale che seguiamo verso sinistra in salita. Al ritorno arriveremo qua da destra (scendendo dal ristorante Il Poveromo di Pruno).
Passiamo presso alcune case e alla deviazione, a sinistra, per l'Ostello di Pruno (Pania Forata Hostel). Subito dopo, a 5’, presso un'edicola con icona marmorea del 2018 dedicata allo zio Palmiro, il sentiero devia a destra. Segue un tratto ripido e aperto con due marginette recenti dedicate a vittime dell'ultima guerra (Mario Guidi e Alberto Luisi), presso la seconda la vista si apre sul Matanna, Procinto e Nona. Inoltre sulla destra si stacca una delle tracce per Piastrola da cui passeremo al ritorno. Adesso il sentiero è una bella mulattiera nel castagneto che in 15’ arriva a una casa nel bosco (532 m), prendiamo a destra di essa evitando lo stradello ampio che continua di fronte a noi e che proviene dalla strada asfaltata per Colle a Iapoli. Questa strada inizia dalla strada Pontestazzemese-Pruno, qualche centinaio di metri prima del parcheggio. Lungo il sentiero, poco sopra la casa, si stacca un'altra traccia per Piastrola, piuttosto stretta, ma agevole che più tardi seguiremo.
Proseguiamo sul 122 con un tratto ripido con tornanti poi il percorso si addolcisce e passeremo a fianco di un'altra costruzione. Lungo questo tratto si trova una traccia in cattivo stato per la Crepata (o Nella Crepata), ma di questi sentieri conosciamo poco, non avendoli mai percorsi. A 31' arriviamo alla marginetta "in Cima alle Selve" (635 m). Essa contiene una icona marmorea della Madonna col Bambino del 1990, che sostitisce l'originale del 1661 fatta fare da Bartolomeo di Pietro di Gregorio e trafugata da cialtroni avidi di denaro. Da sinistra arriva un'antica mulattiera da Volegno.
Continuiamo a destra e in breve (39’) siamo presso a un’altra casa ben tenuta (680 m), posta sulla strada asfaltata per Colle a Iapoli dove siamo diretti e che seguiamo prendendo a destra. Di fronte alla casa c’è subito una fontana e la vista si apre su Nona, Matanna e Forato a destra, mentre dietro c’è il monte Alto. Pochi metri più avanti si stacca, sulla sinistra, un sentiero per Fontana Donica e lizza Guidi.
Saliamo ripidamente per la strada e a 45,' sulla sinistra, c'è il rudere di un edificio addossato alla roccia (abrì). A 46’, poco dopo una curva, il sentiero lascia la strada dirigendosi a destra ed è ben indicato su una roccia in alto. Il sentiero sale sopra un taglio di cava e ben presto diventa una mulattiera e a 49’ siamo a un’altra marginetta (Gesù morto in croce), a 735 m, questa ha l’immagine (1851) sostituita da una copia in gesso. Subito dopo c'è un grosso contenitore per l’acqua per gli incendi boschivi e poi, a 51', siamo al bivio per l’alpeggio di Tiglieta (743m). Questa è la zona di Colle a Iapoli dove termina la strada asfaltata, c'è in alto uno spiazzo parcheggio e una teleferica per il Monte alla Tana. Il luogo è straordinariamente panoramico sulla Pania della Croce, sulla Cresta Pulita, Forato, Croce, Nona, Matanna e Procinto. Adesso lasciamo il sentiero 122 che prosegue diritto verso la marginetta La Marcona e poi per le Caselle e il Passo dell'Alpino.

[Ricordiamo che Tiglieta è un alpeggio dell’Alpe di Pruno. In zona furono attive cave di marmo cipollino, di color verde chiaro, dal XVI secolo fino agli anni settanta del XX. L'alpeggio si sviluppa tra i 700 e gli 800 metri di quota alla destra del Fosso delle Caselle. Per cercare di valorizzare l'area, l'Opera Pia Mazzucchi di Pruno realizzò una via sterrata che da Colle a Iapoli arriva a i casolari. A Tiglieta arrivano tracce di sentiero che la uniscono a Pruno e ad altri alpeggi della zona.]

Noi seguiamo l'ampia mulattiera carrozzabile verso destra in lieve discesa. In pochi minuti siamo a un bivio: la mulattiera scende verso destra mentre a sinistra sale una traccia ben evidente che ci porta a 58' a un casolare in parte ristrutturato (Casa dei calzetti Rossi 1985) a quota 735 m con fontana e vigna. A sinistra un tratto scalinato sale alla vicina area di escavazione, caratterizzata da tagli verticali e numerosi blocchi abbandonati. Lo seguiamo e poi giriamo un po' per la zona di cava, salendo anche alla parte alta, ma in realtà il volto di donna scolpito nella roccia (o la donna nella roccia) si trova subito arrivati al primo spiazzo e spostandoci a sinistra di pochi metri (756m). Dopo l'esplorazione della cava siamo al blocco scolpito a 01h 17' e ci attardiamo a vedere l'abbozzo di scultura. Questo volto che esce dalla roccia è opera dell'artista campano Angelo Gabriele Fierro (nato 1941) e dovrebbe risalire al 2008. Come ci diranno i proprietari della casa sotto, l'opera è stata fatta in tempi molto brevi. Scendiamo poi alla casa, dove siamo di nuovo a 01h 26' e dove ci attardiamo a parlare con i gentili proprietari una decina di minuti poi scendiamo per le scalinate a fianco della casa e in breve siamo sulla continuazione dello stradello seguito in precedenza. Qua subito c'è una fonte e un antro da cui sgorga un'aria freschissima, probabilmente esso aveva funzione di frigorifero naturale.
Scendiamo un po' verso sinistra avendo sulla sinistra ruderi e strutture di cava e ravaneti a destra. A 01h 50' lasciamo lo stradello per andare alla sottostante casa con imposte rosse in stato di abbandono dove siamo in 3', sulla porta c'è la scritta Scardigli. [Continuando per lo stradello dovremmo trovare tracce per tornare a Pruno.]. Torniamo indietro e a 02h 08' siamo nuovamente al bivio di Colle a Iapoli dove riprendiamo il sentiero 122 in discesa.
A 02h 20' siamo alla casa dove il sentiero lascia la strada asfaltata e deviamo a sinistra. A 02h 27' siamo alla marginetta "in Cima alle Selve". Scendiamo e superiamo la costruzione che rimane sulla destra. A 02h 41' sopra la casa ben tenuta dove arriva lo stradello carrozzabile, lasciamo il sentiero 122 e seguiamo l'evidente traccia per Piastrola (569m). Essa costeggia in alto la casa stessa ed è molto agevole a percorrersi. Dopo pochi minuti siamo a una casa in posizione panoramica con qualche spazio coltivato a orto. A destra in basso scorgiamo Pruno.
A 02h 48' siamo a Piastrola (Piàstrola) a quota 531 m, un piccolo agglomerato di case panoramico su Pania, Forato e Procinto, Nona, Matanna e Croce. Scendiamo per scalinata verso sinistra e subito siamo nell'aia lastricata della casa abitata e dotata di vigneto ombreggiante. Qua ci fermiamo qualche minuto a parlare con il gentile signor Sirio che qua abita insieme alla moglie Zaira. Poi scendiamo per ripida traccia a tratti scalinata che scende presso il rudere davanti all'aia.
A 03h 06' siamo a una piana e subito dopo a un'altra più grande e molto panoramica detta Pianello. La traccia prosegue sulla destra della piana e in breve entra nel borgo di Pruno. A 03h 13' siamo all'ingresso del Ristorante Poveromo. Pochi metri e siamo sulla strada principale che seguiamo a destra e poi subito andiamo a sinistra e recuperiamo l'inizio del sentiero 122. A 03h 20' terminiamo l'escursione.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana, oltrepassata Ruosina (3,8 km), si prende la deviazione a destra per il fondovalle in direzione Stazzema.
Si arriva ad un bivio (6,2 km) che a destra porta a Stazzema, invece a sinistra porta a Cardoso che si raggiunge in pochi minuti (8,6 Km), da qua si continua verso Volegno e poi Pruno (9,8 km) dove c'è un parcheggio capiente.
Note
Questa escursione è finalizzata a vedere il masso scolpito con volto di donna alle Cave di Tiglieta e il piccolo gruppo di case di Piastrola, anche alla luce di escursionioni più articolate in zona, seguendo l'interessante libro Apuane segrete, pubblicato in edizione aggiornata quest'anno.
Raccomandiamo il rispetto per le zone abitate, anche perché i proprietari sono molto gentili con gli escursionisti e forniscono interessanti informazioni sugli alpeggi di Pruno e la vita difficile di un passato non troppo lontano.
Interessante il volto di donna scolpito nel marmo cipollino sopra Tiglieta, da intendersi anche come la donna imprigionata nella roccia.
Piastrola è un piccolo paradiso panoramico su Pania, Forato e monti vicini. I tempi sono indicativi e riducibili. Siamo stati molto a Tiglieta a vedere le vecchie cave e a investigare il tratto di stradello che scende nel bosco e questo ci ha richiesto circa un'ora. L'escursionista naturalmente può limitarsi a vedere il volto e tornare indietro passando per Piastrola e impiegherà circa 2 ore e mezzo. I sentieri non segnati sono evidenti e ben percorribili.