MONTE PRANA
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
07 Gennaio 2009

(f.f.) il monte Prana fa parte di quelle che sono chiamate “le Apuane riposanti”, la sua salita non presenta difficoltà e dalla sua cima si gode un bel panorama sul mare e sulle Apuane meridionali. La zona circostante merita di essere visitata per le opportunità escursionistiche che offre.

MONTE PRANA

il monte visto dal sentiero 104 in una zona ricca di pagliaiDetto da qualcuno anche monte Prano (supponiamo erroneamente, visto che porta il di nome Monte Prano una vetta di 1091 metri di altezza, poco più a sud di quella del Prana) è alto 1221 metri ed è la montagna più meridionale delle alpi Apuane. Domina la conca di Camaiore con la sua mole massiccia e la separa dalla valle del Rio Pedogna ad est. Visto dal mare, per esempio dalla spiaggia di Viareggio, appare più alto della realtà.

Il massiccio è allungato in direzione sud-est terminando a sud nella quota 1074 metri (Monte Pedone), a nord-ovest invece la cresta si prolunga nel contrafforte del modesto Monte Ciurlaglia (851 metri) che domina il paese di Càsoli.

La vetta è brulla e slanciata ed è caratterizzata dalla presenza di un’alta croce eretta nel 1968, le sue pendici settentrionali sono tormentate da ben evidenti fenomeni carsici. Il panorama è splendido sulla costa, sulle isole dell’arcipelago e sulle Apuane centrali, dall’Altissimo al Corchia e alle Panie, e su quelle meridionali e sull’Appennino ed i monti di Lucca e di Pisa.

In estate la piccola valle che porta alla cima è piena di cardi in fiore e di bombi impollinatori che si lasciano tranquillamente fotografare.

Il percorso più semplice per la vetta segue il sentiero 104: da un colle a 914 metri si sale a 960 metri presso una recinzione e da qua si arriva facilmente alla piccola valle sommitale ed alla cresta nord-ovest finale.

Dalla vetta: In primo piano le Apuane meridionali dal Gabberi al Matanna al Piglione, in secondo piano le Apuane centrali dall’Altissimo al Corchia alle Panie, sullo sfondo l’Appennino

È possibile, per tracce di sentiero, pervenire alla cresta finale anche dai ripiani del Ciurlaglia, ma in questo caso si incontrano, nella parte finale, tratti più ripidi e non ci sono indicazioni segnate del percorso.

Alla quota 914 si perviene facilmente da Metato, da Càsoli, da Lucese e dall’Alto Matanna.

Volendo è possibile percorrere la cresta sud-est, per tracce di sentiero dalla Casa Bianca (775 metri) raggiungibile con il sentiero 101 da Passo del Lucese. La stessa cresta è raggiungibile dal versante opposto da Agliano Peralla, cui si arriva da Camaiore, per la località Stoppia (800 metri) per tracce di sentiero.

È possibile percorrere un anello iniziando dal paese di Càsoli località Cericcia per Metato con l’itinerario delle frazioni camaioresi e, seguendo il 104, arrivare alla vetta, scendendo poi a Campo all’Orzo e, tramite il 112, tornare a Casoli. Evitando Metato è possibile, sempre partendo da Casoli Cericcia, fare il percorso dei sentieri 2, 101, 104 per la vetta e scendere con il 112.

Sono quindi possibili diverse varianti e la montagna può essere facilmente salita in ogni periodo dell’anno in particolare quando le condizioni di ghiaccio sconsigliano le vette più impegnative delle Apuane.

Metato di Camaiore

Il toponimo significa essiccatoio per le castagne. Metato di Camaiore (408m) è una piccola frazione del comune di Camaiore.

Si arriva al paese dopo aver lasciato Camaiore ed aver preso la direzione Casoli. Si supera Vado e, poco prima di Lòmbrici, troviamo sulla destra la deviazione per Metato che, con 3,3 Km di tornanti, ci porta al paesino situato sulle falde occidentali del monte Prana. Il paese è formato da poche case in pietra e da una piccola chiesa con un bel campanile del 1753. Da qua parte il sentiero 104 per il Monte Prana, lungo detto sentiero si trovano altre abitazioni sparse ed in particolare l’abitato di Casette (621m).

CROCE DEL PRANA

La grande croce in ferro sulla vetta del monte fu eretta nel 1968 come simbolo di pace in memoria dei caduti di tutte le guerre. L’idea venne al camaiorese Alessandro Paoli durante le sue escursioni sul monte Prana insieme all’amico Delio Barsi.

Sul monte si trovano resti delle postazioni difensive nazi-fasciste, poiché la zona faceva parte della Linea Gotica e da qua furono sparati colpi di cannone su Camaiore, liberata il 17 settembe 1944, causando vittime e dolore tra la popolazione.

Paoli coinvolse in questo progetto altre persone ed essi ottennero dalla cittadinanza e dal Comune i fondi necessari per realizzare l’opera.

Il progetto fu fatto dallo stesso Paoli e realizzato nella sua officina. Verso Pasqua 1968 l’opera era terminata e fu montata in piazza, a Camaiore, per la Festa del Cristo Morto. Fu poi smontata ed i pezzi trasportati sulla vetta del monte Prana a dorso di mulo.

Qua fu montata con fatica e, finalmente, inaugurata il 30 giugno 1968.

Il 29 giugno 2008 si è svolta sul monte la celebrazione per i 40 anni della Croce che è stata, di recente, dotata di un sistema di illuminazione con pannelli fotovoltaici.

Sulla croce ci sono alcune targhe commemorative una delle quali ricorda la FEB (Forza di Spedizione Brasiliana) che liberò il monte il 26 settembre 1944. Inoltre c’è un contenitore per riporre il libro di vetta con la seguente scritta:

Questo monumento a forma di croce è dedicato ai caduti di tutte le guerre. È stato eretto su questa montagna da cui, durante l’ultimo conflitto mondiale, il cannone sparava sulla città di Camaiore. Ci auguriamo che questa croce sia simbolo di fede e di pace.

AMICI DELLA MONTAGNA

L’associazione ha sede a Camaiore e nacque dopo lo sforzo per realizzare la grande Croce sul monte Prana nel 1968. Lo stesso gruppo diede vita alla Festa della Patata presso la Baita Verde nel 1970. L’associazione fu costituita ufficialmente nel 1972 e tra i soci fondatori ci fu Delio Barsi, Alessandro Paoli ed Ansano Lombardi. Lo scopo dell’associazione è quello di diffondere la cultura escursionistica e di valorizzare la montagna camaiorese ed educare alla tutela dell’ambiente.

L’associazione ha realizzato la Carta dei sentieri dell’entroterra Camaiorese in scala 1:12000.

Dal 1987 l’associazione possiede un rifugio: la Baita Barsi.

Baita Delio Barsi

la baita a gennaio 2009É situata alle pendici orientali del monte Prana a 853 metri di quota nel comune di Pescaglia, proprio a confine con quello di Camaiore, al Colle della Poraglia.

Appartiene al Gruppo Amici della Montagna di Camaiore che la comprarono e ristrutturarono a partire dal 1987 e già in quel anno vi tennero la loro Festa della Patata.

Il camaiorese Delio Barsi, al quale è intitolata, apparteneva ad una famiglia di Palagnana che nel 1911 acquisì la ferriera di Candalla per costruire utensili metallici, egli fu tra i soci fondatori del sodalizio.

La baita è immersa nel verde ha una bella fonte d’acqua freschissima e nei pressi è stato allestito un orto Botanico con fini didattici anche perchè la Baita ospita incontri periodici con varie scolaresche.

È usata dall’associazione per lo svolgimento delle proprie attività sociali come la Festa della Patata ed in estate è aperta tutte le domeniche.

È punto di partenza e di appoggio per le escursioni alle cime meridionali delle Apuane come il Prana ed il Piglione. Facilmente raggiungibile da Casoli con il sentiero 112, da Metato con il 104, da Foce Lucese con il 101 e dalla Maestà di Tribbio con il 102.

Festa della patata

Il gruppo camaiorese che innalzò la croce del Prana fu anche quello che diede origine alla Festa della Patata nel 1970 alla Baita Verde presso Campo all’Orzo, inizialmente con padelle da cucina e poi con un padellone costruito ad hoc da Alessandro Paoli.

Nel 1982 la festa fu trasferita al Bozzone del Matanna e dal 1987 alla Baita Barsi.

La festa nasce dalla volontà di celebrare questo prezioso prodotto della terra coltivato sulle balze di Campo all’Orzo e sostegno economico per molte famiglie in una povera agricoltura di sopravvivenza. Essa si svolge la prima domenica di agosto ed è prevista anche l’esposizione e la premiazione delle patate più belle (trofeo Luigi Matteucci).

Durante la festa le patate fritte sono accompagnate da alimenti della tradizione locale.

AMICI DI CAMPALLORZO

L’associazione Amici di Campallorzo o semplicemente Campallorzo è un sodalizio di Camaiore fondato l’8 febbraio 2007.

Esso ha finalità socio-culturali promuovendo lo studio dell’astronomia, l’escursionismo e la salvaguardia del centro storico della cittadina. A tal fine organizza manifestazioni folkloristiche, culturali, mostre e dibattiti.

In particolare essa si sta attivando per promuovere la costruzione di un campeggio nell’area della vecchia chiesa di Campo all’Orzo. La chiesa dovrebbe poi diventare un rifugio montano e la Baita Verde la sede dell’attività del campeggio.

Baita verde

O Baita di Campallorzo. Si trova al centro di un bosco di ontani di circa 4 ettari nel comune di Camaiore a circa 900 metri di quota ed è costeggiata dal sentiero 102.

Fu sede delle prime feste della patata. Attualmente c’è il progetto di ristrutturarla da parte dell’associazione Amici di Campallorzo per farne il centro di un polo ad uso campeggio collegato alla chiesina di Campallorzo che dovrebbe diventare un Rifugio.

Campo all’Orzo

Localmente Campallorzo. È la valle situata, nel comune di Camaiore, tra il monte Piglione ed il Prana in testata del Rio delle Càmpore, tributario del torrente Pedogna.

È zona prativa, ricca di acqua e di boschetti, raggiunge la quota massima di 938 dove si trovano i ruderi della Chiesa e degrada verso sud-est verso il solco del Rio ed il gruppo di case di Ritrògoli a cui arriva una strada da Pescaglia. Il nome deriva dalla coltivazione del cereale nelle terrazze che scendono a valle. La zona è meta di facili escursioni e pic-nic. È percorsa dai sentieri 101 e 102 ed è presente, nelle vicinanze, anche un rifugio: la Baita Barsi.

Chiesa di Campo all’Orzola chiesa di Campo all’Orzo (in futuro rifugio?)

Situata a 938 metri di quota nel punto più alto di Campo all’Orzo a dominare la vallata. Attualmente è in rovina, con il tetto ormai distrutto.

È costruita in pietra ed è piuttosto grande considerata anche la zona in cui si trova. Davanti ad essa c’è il bivio tra i sentieri 101 e 102.

È previsto di trasformarla in un rifugio il cui nome dovrebbe essere Rifugio Camaiore e dovrebbe essere gestito dal gruppo Amici di Campallorzo di Camaiore. Nella zona circostante si pensa inoltre di costruire un campeggio ristrutturando la vecchia Baita Verde che si trova poco distante.

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