MONTE PELATO
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
09 Maggio 2009

(f.f.) è una vetta modestissima sul crinale arrotondato che dal Passo dell’Angiola va alla Focetta del Palazzolo a dividere Massa-Carrara da Lucca. La caratteristica principale è la ricchezza dei panorami che si godono nella passeggiata tra i due passi che spaziano dal Sagro fino al Fiocca, all’Altissimo ed alle Panie e naturalmente sul mare. C’è poi da sottolineare che la zona del monte Sella offre una ricchezza di particolari incredibili: cave, vie di lizza tra cui la famosa Denham, vecchi edifici che possono essere apprezzati con un buon binocolo. Inoltre è da sottolineare la ricchezza delle fioriture sulle pendici del monte tra cui meravigliose orchidee di vari colori e di varie specie.

MONTE PELATO

il Pelato dalla cresta del Vestito, a sinistra la cavaÈ una modesta montagna che raggiunge i 1330 metri. Il nome deriva dal fatto che la cresta è arrotondata e priva di alberi come pure le sue pendici.

Esso si trova sulla cresta che dal Passo dell’Angiola porta alla Focetta del Palazzolo. Questa cresta costituisce confine tra le province di Massa-Carrara e Lucca e, in particolare, tra i comuni di Massa e di Seravezza.

Sulla vetta, a sud della galleria, un cartello indica la quota di 1330 metri.

È compreso tra il Canale di Grotta Giuncona e la strada Massa-Arni.

Dalla cresta e dalla vetta si gode buon panorama sul litorale e ottimo sui vicini Sella e Macina, con le loro cave, vie di lizza e costruzioni varie. In basso sono le cave abbandonate del monte Pelato, riattivate di recente.

Si sale facilmente al monte per tracce di sentiero sia dal Passo dell’Angiola che da quello del Vestito, prossimo alla Focetta del Palazzolo ed anche dalla marmifera delle Gobbie.

LA VETTA

l’ometto di pietra sulla vetta, a sx il monte Sella, al centro il Macina ed a dx il monte FioccaLa vetta è indicata da un modesto ometto di pietra con una scritta con l’indicazione: Monte Pelato 1330 metri. Il luogo è incantevole in primavera con ricca fioritura specialmente di orchidee. La vetta, come del resto l’intera cresta, è straordinariamente panoramica sulla zona delle Apuane che va dal monte Maggiore fino al Sumbra e poi sulle Panie e sul vicino monte Altissimo oltre che sul mare. Tutto è valorizzato da una giornata di cielo terso e di ottima visibilità come capita a volte di trovare dopo una bella tramontanata.

In particolare la vetta offre un panorama unico sul monte Sella, sul vicino Macina e sulla cresta del Vestito e sulla valle di Renara. Ad occhio nudo si scorgono vie di lizze impressionanti, in particolare la Denham[1] e parte della lizza che porta alle cave della Chiesa del Diavolo e poi si scorgono paesi, cave, costruzioni varie ed un buon binocolo ci permette di orientarci meglio. Per l’ascensione alla vetta rimandiamo all’itinerario descritto nella relativa sezione di EA.

PASSI VICINI

Passo dell’Angiola

Anche Foce del Frate, del Fratino o del Fratone per la presenza di un curioso monolite detto Il Frate. Forse il nome Angiola deriva, con un po’ di fantasia, dalla presenza di diversi spuntoni di roccia carbonatica paragonabili ad Angeli Caduti. Situata a quota 1327 metri è un colle tra gli Uncini e la cresta del Pelato che serviva come punto di comunicazione tra Antona di Massa e la zona di Arni e della Tùrrite Secca. È percorsa dal sentiero 41 che dalla Tecchia scende ad innestarsi con la marmifera delle cave del Pelato. Tracce di sentiero portano poi alla vetta del vicino monte Pelato.

Focetta del Palazzolo

Si trova a 1218 metri molto vicina al Passo del Vestito. La zona del Palazzolo è l’estrema cresta nord del Pelato dove è intagliata una cava. Il luogo è raggiungibile sia dall’ingresso ovest della galleria del Vestito che dal passo omonimo. In passato i cavatori vi giungevano da Gronda nel massese.

Passo del Vestito

Si apre a 1151 metri al centro della depressione tra il monte Macina e l’Altissimo in testa alla Valle della Tùrrite Secca. Ad occidente si affaccia sul versante di Renara molto scosceso. Viene considerato per la sua posizione centrale come limite tra le Apuane Settentrionali e quelle meridionali. Al passo perviene il sentiero 162 da Renara per Casa Bonotti. Presso il passo, sulla destra guardando verso il versante massese, si trova un piccolissimo bunker, scavato nella roccia, che faceva parte del sistema difensivo della linea Gotica.

Galleria del Vestito

Anche galleria del Pelato dal nome del monte sotto cui è scavata. La galleria unisce le province di Massa (comune di Massa) a 1033 metri e di Lucca (comune di Seravezza) a 1045 metri ed il confine si trova al centro della stessa. Mentre nel 1933 la strada arrivava ad Antona il collegamento con la Garfagnana richiese più tempo, incontrando ostilità da parte della provincia di Lucca. Dopo la guerra la provincia di Massa-Carrara concluse la galleria sconfinando abusivamente nel territorio lucchese. Il ministro Giuseppe Togni (1903-1981) la inaugurò e dovette sanare la situazione con un decreto di esproprio. Comunque la strada rimase in condizioni molto precarie fino agli anni ottanta quando fu sistemata anche la galleria prima di Arni (a metà tra i comuni di Seravezza e di Stazzema). Di recente, nel 2006-07, è stata sistemato il versante massese della galleria con un rivestimento mentre l’altro è rimasto come era. È lunga 640 metri e si trova a quota 1040 metri circa. All’ingresso nel lato massese un bassorilievo marmoreo dedicato allo Stradino d’Italia nel 1974 dai colleghi massesi. Così recita l’epigrafe: è per la nostra silente opera se la via nel gelo o nel solleone ovunque ti conduce. 1974. A tutti gli stradini d’Italia dedicano i colleghi della provincia di Massa Carrara.

SENTIERI

Sentiero 41

il monte visto dalle pendici del vicino monte Altissimo, sullo sfondo da sx il Grondilice, il Contrario, il Cavallo, la Tambura, il Sella ed il MacinaColle della Tecchia (879m) – innesto 188 – le Strega - Canal d'Angiola - Foce del Frate (1307m) innesto ex-42 e 143 – Le Gobbie (1037m). Il sentiero terminava alla Foce del Frate, ma con la revisione del 2008 va fino alle Gobbie. Dal Colle della Tecchia seguiamo un largo stradello e dopo pochi metri troviamo le indicazioni di due sentieri: il 41 per il Passo d’Angiola o Foce del Frate ed 188 per il Passo della Greppia. Noi prendiamo il 41 a sinistra che sale ameno e molto panoramico. A sinistra abbiamo la catena delle Apuane con il Sagro, il Grondilice, il Contrario, il Cavallo, la Tambura ed il Sella, invece a destra la Cresta dal Carchio al Focoraccia, al Passo del Pitone e a quello della Greppia. Il sentiero poi si fa più ripido e cominciamo ad avere di fronte la Cresta degli Uncini e a perdere il panorama a sinistra. Poi arriviamo ad un bel ripiano roccioso cui segue un tratto di sentiero più tranquillo. Poco dopo il sentiero riprende a salire tra gli alberi tra cui compaiono anche dei pini fino alla bella mole rocciosa della Strega detta così perchè il suo profilo somiglia alla faccia di una vecchia dal naso adunco. Continuiamo ancora pochi minuti e siamo alla base del Canal d’Angiola che sale per agevoli voltoline, aumentando progressivamente la ripidità. In alto percorriamo sfasciumi e poco dopo siamo alla Foce del Frate.

Sentiero 42

Raccordo sentiero 33 presso cave Pelato - Foce del Frate (1307m). È un breve tratto di sentiero che si stacca dalla marmifera per le cave del Pelato. Con la revisione del 2008 il sentiero viene soppresso diventando sentiero 41.

ITINERARI RELATIVI AL MONTE PELATO:

note

1 Rimandiamo all’articolo sulla Monorotaia Denham pubblicato in questa rubrica.