(LU-Stazzema) TRE FIUMI - FOSSO DEL FATONERO (698 m) TRE FIUMI
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

TRE FIUMI (726 m)

Località di arrivo:

TRE FIUMI (726 m)

Dislivello mt.:

30

Tempo totale:

2h 30'

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

Ristorante di Tre Fiumi (se aperto)

Rifornimento acqua:

no

Tratti ferrata:

No(brevi tratti assicurati)

Sequenza sentieri:

SAV (sentiero alta Versilia)

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (25)
Disclaimer
Descrizione itinerario
DATA ESCURSIONE: 13/10/2013



Qui un approfondimento su Tre fiumi.
Qui un approfondimento sul Fatonero.

Il percorso inizia presso uno spiazzo, posto sulla sinistra provenendo da Arni o dal Cipollaio, lungo la strada provinciale, superata la Locanda la Romana, vicino ad un gruppo di edifici posto di fronte a una vecchia cava Henraux.
Lo spiazzo è subito prima di una galleria della strada ed è presente un cartello indicatore del SAV (Sentiero Alta Versilia) che spiega che il sentiero porta al Fosso del Fatonero, da cui inizia un itinerario ad anello delle Marmitte dei Giganti che risale il Fosso del Fatonero e poi scende per il Fosso dell'Anguillaia (questa parte del percorso non appartiene ovviamente al sentiero SAV).
Esso presenta difficoltà alpinistiche e richiede la necessaria attrezzatura, noi ci limiteremo a visitare le prime marmitte presenti nel Fosso del Fatonero.

Iniziamo quindi l'escursione da questo piazzale e scendiamo per una ampia strada di cava che ben presto presenta una deviazione a sinistra per la cava stessa, il nostro sentiero invece scende ancora verso destra e a 5' troviamo un cartello indicatore SAV, saliamo un breve tratto scalinato e poi proseguiamo costeggiando la montagna a mezzacosta per tratto aperto: in basso c'è l'alveo asciutto della Turrite Secca e più in alto tracce di un sentiero di cavatori che porta a una cava abbandonata.
L'ambiente è molto selvaggio e costituisce le propaggini dei monti Fiocca e Sumbra. Poi segue un breve tratto in lieve discesa nel quale ci sono tre tratti attrezzati con corda metallica di sicurezza, utili in caso di terreno scivoloso per la pioggia, i primi due molto brevi e il terzo più lungo.
Il sentiero continua a scendere e aumentano gli alberi. La discesa si fa poi più dolce e poi seguono tratti di saliscendi, sulla sinistra vediamo numerosi mufloni che si sono ormai spostati anche in questa zona delle Apuane.
Scendiamo e a 26' siamo nell'alveo secco con 2 cartelli indicatori, andiamo a destra del primo e superiamo un tentativo di cava che dovrebbe giustificare il sentiero che abbiamo percorso e a 29' un altro cartello ci indica di salire a sinistra, inizialmente per un tratto scalinato.
Poi la salita si fa lieve e il sentiero si apre: a destra abbiamo la strada provinciale e l'imbocco opposto della galleria da cui abbiamo iniziato l'escursione. A 34' scorgiamo con grande disappunto che in basso nell'alveo della Turrite c'è una vera e propria discarica di frigoriferi e altro materiale deturpante.
Continuiamo a scendere lievemente e a 49' la discesa si fa più ripida, per pochi minuti, poi saliamo qualche metro e scendiamo nell'alveo del Fosso del Fatonero dove arriviamo a 56' e dove è presente un altro cartello SAV.
Il fosso scende verso destra a immettersi nella Turrite, noi lo percorriamo in salita verso sinistra, ammirando le prime marmitte. Queste sono cavità semisferiche, scavate in rocce calcaree, levigate dall'azione abrasiva dei massi di roccia quando le acque che scendono dal monte causano forti mulinelli di acqua. Esse variano di dimensione e alcune raggiungono anche i 6 metri di diametro, nel Fosso del Fatonero (che scende dal monte Fiocca) ce ne sono una ventina.
Un breve tratto di corda ci permette di superare un punto impegnativo e di accedere ad altre marmitte più alte. Qualche metro più avanti un altro tratto di corda fa salire ad ammirare altre marmitte, comunque decidiamo di fermarci e a 01h 19' torniamo indietro.
A 01h 30' siamo al punto di arrivo con il cartello SAV e a 01h 54' siamo alla zona dei due cartelli e a 02h 15' al primo.
Decidiamo di fare un'esplorazione alla cava da cui si gode di bella vista su Fiocca e Sumbra e a 02h 35' siamo all'auto.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Da Massa, passando per Altagnana (5,5 km) e Antona (8,4 km) si supera la galleria del Vestito che porta in provincia di Lucca. Si scende e si arriva ad una seconda galleria, superata la quale arriviamo ad Arni (21,2 km), continuiamo, troviamo la deviazione per il Cipollaio (23,5 km) in località Tre Fiumi, superiamo il ristorante e arriviamo prima dell'ingresso della prima galleria lungo la strada per Castelnuovo Garfagnana (23,8 km). Provenendo da Castelnuovo Garfagnana servono 16,7 km mentre da Seravezza (alta Versilia, tramite la galleria del Cipollaio) occorrono 20,4 km.
Note
Il percorso descritto permette di ammirare le Marmitte del Fatonero nella parte più semplice dello stesso. Il percorso completo (Fatonero-Anguillaia) è impegnativo e adatto a escursionisti abituati a usare corde. Comunque anche questo breve itinerario soddisfa la curiosità degli amanti della montagna e si svolge in una zona selvaggia, anche se deturpata da discariche e da numerose cave abbandonate.
Da evitare con neve e ghiaccio e dopo le piogge che rendono il percorso molto scivoloso.