TRE FIUMI
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
30 Agosto 2008

l’ingresso con il cartello Henraux in altoDomenica 24 agosto abbiamo fatto la traversata Arni-Capanne di Careggine con salita alla vetta del Sumbra. Al ritorno abbiamo percorso la strada asfaltata da Capanne fino alla provinciale Arni-Castelnuovo Garfagnana e poi la provinciale stessa fino a Tre Fiumi. Percorrere le strade a piedi è esperienza interessante, ma non priva di pericoli per il traffico, anche se non intenso, occorre quindi un supplemento di attenzione poiché l’automobilista non si aspetta di trovare il pedone e già sopporta con fastidio il ciclista. C’è da dire che andando a piedi si vede sempre qualcosa di più, si colgono particolari, ci si sofferma, si può tornare indietro e così via. La nostra attenzione si è focalizzata sulla località Tre Fiumi, che abbiamo distrattamente attraversato moltissime volte e domenica abbiamo visto un po’ meglio. Poi a casa si cercano informazioni e ci si fa un’idea un po’ meno approssimativa.

TRE FIUMI

È un’aspra e selvaggia conca a circa 750 metri di quota devastata da cave e ravaneti, in particolare dalla spettacolare cava, ormai abbandonata, che porta ancora il cartello Henraux all’ingresso che ricorda la vecchia proprietà e dalla cava Le Tagliate addossata alla galleria. Esistono ancora gli edifici di servizio della cava ed un ristorante funzionante: La Romana. Qua arriva sia la strada dal Cipollaio da Seravezza e quindi dalla Versilia che la provinciale Arni-Castelnuovo che attraversa anche la breve galleria omonima. l’interno della cavaOggi questa località è l’incontro di tre strade e potrebbe essere quindi, più propriamente, denominata Tre Strade, ma il nome attuale origina dall’incontro di tre rami fluviali: il Canale del Freddone, che è parallelo alla strada del Cipollaio, la Tùrrite Secca parallela alla strada per Castelnuovo ed il ramo che scende da Arni della stessa Tùrrite che è parallelo alla strada da Arni. Sono zone carsiche e quindi i letti dei fiumi sono quasi sempre asciutti. La zona, che si trova nel comune di Stazzema, a seguito di accordi con la società Henraux del 2006, dovrebbe essere sistemata con la costruzione di un teatro in una cava dismessa e la trasformazione degli edifici ex officine ed uffici della Società Henraux in un centro accoglienza per i turisti per la valorizzazione delle marmitte dei Giganti, delle Cave dismesse e dei beni naturalistici della valle di Arni (vedremo l’evoluzione degli eventi).

È possibile una breve visita alla Cava Henraux, che è in deplorevole stato di abbandono e di degrado con scritte, anche oscene, sulle pareti marmoree.

il piazzale esternoL’escursionista dopo aver percorso poche centinaia di metri in direzione Castelnuovo può ammirare le Marmitte dei Giganti dei Fossi del Fatonero e dell’Anguillaia.

Oppure in direzione Galleria del Cipollaio può imboccare il sentiero 128 per un interessante anello intorno al Monte Freddone che lo porta al Puntato ed a Campanìce.

Il paese di Arni è a 2,5 km ed è importante punto di partenza per escursioni al Monte Fiocca, al Sella, al Macina, al Sumbra ed all’Altissimo e a pochi minuti da esso è il Rifugio Puliti del Cai di Pietrasanta. Inoltre esistono interessanti percorsi di archeologia industriale alle pendici dell’Altissimo e del Macina.

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