SENTIERO CAI 126
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
20 settembre 2016

(f.f.) questo importante sentiero permette, con deviazione, di salire in vetta alla Pania della Croce. È sempre molto panoramico e percorre il selvaggio Vallone dell'Inferno. È facile vedere mufloni anche da vicino e, presso la Focetta del Puntone, il bellissimo e raro Geranium argenteum.

 
 

SENTIERO 126

Il sentiero è di competenza del Cai sezione Viareggio nel tratto Foce di Mosceta - Callare della Pania e di quella di Lucca nel tratto Focetta del Puntone - Callare della Pania.

Tragitto

Foce di Mosceta (1178 m) [innesto sentieri 9, 124, 125, 127, 128, 129] – le Gorfigliette (1412 m) – Callare della Pania (1743 m) – Colle della Pania (1823 m) – Vallone dell'Inferno – [innesto sentiero 7] –Focetta del Puntone (1608 m) [innesto sentiero 139]

Un breve tratto iniziale è comune col sentiero 125 e un brevissimo tratto finale è comune col sentiero 7.

Informazioni sulla zona di partenza

Come si arriva alla Foce di Mosceta

È raggiungibile solo con sentieri, da Levigliani, dal Piglionico e da Passo di Croce servono circa 1h 45'. Da Pruno con il sentiero 122 e poi con il 9 servono 2h 30'; da Isola Santa con il sentiero 9 servono 3h 30'. Da Stazzema e da Cardoso i tempi sono molto più lunghi.

Come si arriva alla Focetta del Puntone

Anch'essa è raggiungibile solo con sentieri e il percorso più agevole è dal Piglionico in circa 1h 45' mediante il sentiero 7 che passa dal Rifugio Rossi.

Descrizione del percorso

Difficoltà: E/EE, il tratto verso mare non è difficile, ma presenta in alto qualche tratto su roccia da fare con attenzione. Il tratto del Vallone dell'Inferno per sfasciumi non presenta esposizione, ma qualche tratto ripido. Le difficoltà aumentano con pioggia, neve e ghiaccio.

Stato del sentiero: la traccia è evidente e ben segnata e il sentiero è perfettamente agibile.

Tempi: andata: 02h 30'

Ritorno: 02h 20'

Il percorso

Sintesi: È  il sentiero principale per salire alla vetta della Pania della Croce. Percorre il versante occidentale della Pania seguendo lunghi tornanti. Supera la panoramica piazzola dell'elicottero e sale al Callare della Pania, da cui è possibile salire alla vetta sia della Pania che del vicino Pizzo delle Saette. Sale ancora al vicino Colle della Pania da cui scende ripido nel Vallone dell'Inferno. Lo percorre per sfasciumi e termina alla Focetta del Puntone, subito dopo l'unica stazione apuana del raro Geranium argenteum.

Il sentiero inizia dalla panoramica Foce di Mosceta che si trova a pochi minuti dal Rifugio Del FFoce di Moscetareo del Cai Viareggio. La foce è un importante nodo di sentieri e qua è presente una maestà e un cippo dedicato alla Guerra di Liberazione. Qua transita il sentiero 9 (Levigliani - Isola Santa) e iniziano (o terminano), oltre al 126, i sentieri 124 per Foce di Petrosciana, 125 per Foce di Valli, 127 per il Piglionico, 128 per Tre Fiumi e 129 per Ponte dei Merletti. Il primo tratto del sentiero è comune con il 125, è un tratto aperto, come del resto quasi tutto il sentiero, sale leggermente ed è molto panoramico sul massiccio della Pania della Croce, a destra abbiamo le Apuane meridionali, mentre a sinistra c'è un boschetto. A 5' troviamo la deviazione, verso destra, del sentiero 126 che si dirige a Foce di Valli. Proseguiamo in salita per sfasciumi avendo adesso apertura anche sulla sinistra. In meno di 5' abbiamo sulla destra tracce di sentiero che portano, con un percorso alternativo, alla piazzola dell’elicottero verso la quale ci stiamo dirigendo, esse non sono segnate anche se sono ben evidenti. Continuiamo il sentiero che comincia a salire decisamente, a sinistra abbiamo il monte Sumbra che salendo diventa sempre più evidente insieme al Fiocca, mentre dietro di noi abbiamo il Corchia. A 20' entriamo in una faggeta dalla quale usciamo in un paio di minuti. Il sentiero adesso inizia a salire per lunghi tornanti incisi nel paleo, a sinistra abbiamo le propaggini del Pizzo delle Saette e in zona è facile vedere branchi di mufloni. Questi animali furono introdotti una ventina di anni fa con grande successo. Essi amano particolarmente i ghiaioni e le rupi delle Panie anche se il loro areale di diffusione sta aumentando. A 45' siamo alla Piazzola dell'elicottero presso le Gorfigliette. Questo è un bel punto panoramico anche sulla costa. Continuiamo la salita per lunghi tornanti e più avanti camminiamo su roccia. A 01h 05' siamo a una bella finestra panoramica sul mare, continuiamo la salita e in pochi minuti scorgiamo sulla sinistra in basso i resti di un piccolo bivacco distrutto diversi anni fa da una slavina. Era un bivacco del Cai Viareggio intitolato ad Andrea Del Sarto. Superiamo qualche roccetta e poi il sentiero continua più ameno per salire alla cresta. A 01h 45' arriviamo a un primo colletto panoramico (Callare della Pania) che separa la quota 1756, che precede il Pizzo delle Saette, dalla vetta della Pania della Croce. Il luogo è molto panoramico in particolare sulla Borra di Canala e sull’altipiano carsico della  Vetrìcia. Verso sinistra una traccia segnata di blu porta in vetta al Pizzo delle Saette, noi proseguiamo verso destra mantenendoci nel versante verso mare e poi recuperiamo la cresta al Colle della Pania dove arriviamo a 01h 55'. Per salire alla vetta della Pania si segue la traccia, nel versante a mare, senza salire al Colle oppure, in alternativa, dal Colle si segue la cresta (che passa per l'antecima nord) o un sentiero leggermente più basso, entrambi convergono poi nel primo itinerario. Il Colle è molto panoramico su tutte le Apuane e,  in particolare, sul vicino Uomo Morto e la Pania Secca, sul mare e le isole e il golfo della Spezia e sull’Appennino. Sulla destra si trova la Spalla Settentrionale della Pania. Adesso scendiamo nel Vallone dell'Inferno. Esso è un circo di origine glaciale situato tra la cresta est della Pania della Croce e la sua spalla settentrionale. L’ambientePresso il Callare della Pania, sullo sfondo la Pania Secca è aspro, brullo, roccioso e sassoso, a sfasciumi di marmo nel tratto che è percorso dal sentiero. In passato dalla Versilia si saliva a prendere la neve che rimaneva anche in estate in buche non esposte al sole. Il ricordo di questo è rimasto nel nome del vicino Passo degli Uomini della Neve lungo il sentiero 7. Adesso scendiamo  percorrendo inizialmente un lungo tornante per poi iniziare la discesa del vallone tenendoci inizialmente sulla sinistra. Scendiamo per tratto ripido che poi si addolcisce e ci spostiamo verso destra per sfasciumi. Qualche tornantino ci porta poi a scendere per un facile canalino da cui scendiamo sul lato destro. A 02h 20' siamo all'importante stazione del Geranium argenteum. Questa specie è originaria delle Alpi ed è migrata verso sud durante le glaciazioni del quaternario colonizzando l’Appennino e le Alpi Apuane ed è rimasta sulle Alpi meridionali nei luoghi non coperti dai ghiacciai. Conseguentemente la presenza su Apuane e Appennino è da considerarsi come relitto microtermico, dobbiamo aggiungere che questa è l'unica stazione apuana di questa pianta. Esso fiorisce nel periodo giugno - agosto. Le piante rimangono principalmente a sinistra del sentiero e sono ben visibili. Scendiamo pochi metri e troviamo a destra la deviazione del sentiero 7 che si dirige al Passo degli Uomini della Neve e a 02h 24' arriviamo alla Focetta del Puntone dove finisce il sentiero. La foce è un ameno e panoramico valico posto al centro del massiccio delle Panie: qua arrivano i sentieri 126 e 139 (che percorre la Borra di Canala e si innesta nel sentiero 127) e transita il 7 (Piglionico - Cardoso). Il Rifugio Rossi dista una decina di minuti lungo il sentiero 7.

Aspetti di rilievo del sentiero

Foce di Mosceta

È il largo valico prativo, a 1178 metri, tra il Monte Corchia e la Pania della Croce. Esso è dominato dalla mole di quest'ultima, posta 700 metri più in alto, che degrada verso il Pizzo delle Saette. Improbabili rimboschimenti ad abeti e pini del 1970 e 1971, danno a Mosceta un aspetto quasi alpino.  Alla foce si trova una maestà (con icona marmorea dedicata a Michele Neri caduto alle cave nel 1931 e lapide ricordo dell'alpinista viareggino Cosimo Zappelli) e una sorta di menhir in marmo arabescato dedicato ai caduti della Guerra di Liberazione. Esso porta una scritta poco leggibile: Gloria ai caduti della guerra di liberazione. Anpi 25-04-1949. La maestà serviva da luogo di sosta e di rifugio dalla intemperie e, naturalmente, aveva anche una valenza religiosa. La Foce di Mosceta era, infatti, un antico valico della Via del Sale che metteva in comunicazione la Versilia con la Garfagnana, il nome derivava dalla frequentazione della stessa da parte dei contrabbandieri di sale. Inoltre in zona era possibile, e lo è ancora oggi, approvvigionarsi di acqua in fonti che si trovano nei pressi del Rifugio. Oggi la Foce di Mosceta è importantissimo nodo di sentieri e punto di partenza di moltissime escursioni insieme al vicino Rifugio. Si arriva alla Foce da moltissimi paesi nei dintorni con percorsi non brevi. Qua arriva il 9 da Levigliani per le Voltoline che prosegue fino a Isola Santa.  Il 124 dalla Foce di Petrosciana nel quale si immette il 7 da Cardoso. Il 125 da Foce di Valli, il 126 dalla Focetta del Puntone, esso è il più usato per salire alla vetta della Pania della Croce. Il 127 dal Piglionico e il 128 da Tre Fiumi per il Puntato. Il 129 dal Ponte dei Merletti per Fociomboli. Dalla foce in pochi minuti si sale al Rifugio Del Freo da cui una traccia non numerata porta in vetta al Corchia.

Le GorfiglietteVallone dell'Inferno

Anche Corfigliette. È il pianoro erboso, a quota 1412, metri dove si trova la piazzola degli elicotteri lungo il sentiero 126 da Mosceta per il Callare della Pania della Croce. Il luogo è molto panoramico anche sulla costa. Si arriva al pianoro anche mediante una traccia che si stacca dal sentiero 126 più in basso.

Il Tavolino

Anche i Tavolini, si trova lungo il sentiero 126 per la Pania della Croce. Zona di pendii abbastanza dolci, con sotto salti rocciosi, prima del tratto più erto che sbocca sulla cresta sommitale. Fu costruito qua un piccolo bivacco alla fine degli anni 30 del secolo scorso in memoria di Andrea Del Sarto (1918-1937) studente liceale morto nel 1937 sulla Pania della Croce. La costruzione fu distrutta da una slavina e oggi rimane solo un ammasso di pietre. Ricordiamo che nei pressi cadde l'8 gennaio 1925 lo studente del cai Pisa Attilio Sala nel tentativo di scalare la Pania in invernale, la targa in bronzo fu purtroppo asportata quasi subito da vandali.

Callare della Pania

È una sella della cresta principale nord-sud della Pania della Croce che si trova a metà strada tra la sua vetta e quella del Pizzo delle Saette a 1743 metri di quota. Prima del Pizzo delle Saette si trova la quota 1756. Il luogo è molto panoramico in particolare sulla Borra di Canala e sull’altipiano carsico della  Vetricia.

Qua arriva il sentiero 126 da Mosceta per la Focetta del Puntone e inizia una traccia segnata di blu che porta in vetta al Pizzo delle Saette.

Colle della Pania

Si trova a 1823 metri, poco sopra al Callare della Pania, presso la Spalla Settentrionale della Pania stessa. Il Colle è molto panoramico su tutte le Apuane e  in particolare sul vicino Uomo Morto e sulla Pania Secca, sul mare, le isole e il golfo della Spezia e sull’Appennino. Qua arriva il sentiero 126 (Foce di Mosceta - Focetta del Puntone) ed è possibile salire alla vetta della Pania percorrendo la facile cresta che passa per l'Antecima Nord o un sentiero leggermente più basso e segnato che converge con la cresta e con il sentiero del versante a mare.

Vallone dell'InfernoFocetta del Puntone, sullo sfondo Uomo Morto

Anche canale dell’Inferno. È il circo, di origine glaciale, compreso tra la cresta est della Pania della Croce e la sua spalla settentrionale. L’ambiente è aspro, brullo, roccioso e sassoso a sfasciumi nel tratto che è percorso dal sentiero 126 dalla Focetta del Puntone al Colle della Pania. La salita è faticosa, ma non difficoltosa anche in inverno, più ripida la parte sommitale. Secondo leggende locali in questo canale “ci si sentiva” cioè era palpabile la presenza di spiriti cattivi e di notte si vedevano i lumi degli streghi che ci si adunavano. In passato dalla Versilia si saliva a prendere la neve che rimaneva anche in estate in buche non esposte al sole. Il ricordo di questo è rimasto nel nome del vicino Passo degli Uomini della Neve lungo il sentiero 7. Presso la Focetta del Puntone si trova l'unica stazione apuana del Geranium argenteum.

Focetta del Puntone

È un ameno valico, a quota 1608 metri, posto in posizione centrale nel massiccio delle Panie. Qua arriva il sentiero 139 che percorre l’orrida Borra di Canala da nord e il 126 da Foce di Mosceta. Poi transita il sentiero 7 (Foce di Valli - Piglionico). Il Puntone è il Naso dell’Uomo Morto. Il luogo è estremamente panoramico in particolare sulla Borra di Canala e la Vetricia. È importante anche perché, a poche centinaia di metri di distanza, lungo il sentiero 126, si trova l'unica stazione apuana del Geranium argenteum.


Deviazioni e possibilità di escursioni

Questo sentiero permette di effettuare numerose e interessanti escursioni, ne citiamo alcune. Ricordiamo che i due rifugi presenti in zona, il Del Freo di Mosceta e il Rossi presso l'Uomo Morto, sono utili come punti di appoggio. Tutti gli itinerari descritti sono faticosi, richiedono il giusto allenamento e prudenza e attenzione, le difficoltà aumentano molto con neve e ghiaccio, ma anche con pioggia e terreno scivoloso.

  • Traversata Piglionico - Levigliani: con il sentiero 7 dalla Foce del Piglionico si va al Rifugio Rossi e alla Focetta del Puntone, da questa con il 126 si arriva alla Foce di Mosceta da cui con il 9 si scende a Piglionico. Servono circa 6 ore senza soste. Il percorso permette di ammirare Pania Secca, Uomo Morto e Pania della Croce oltre ai monti circostanti. La traversata può finire a Passi di Croce con tempi equivalenti o a Pruno con circa 1 ora in più.

  • Salita alla Pania della Croce: partendo da Levigliani con il sentiero 9 si arriva alla Foce di Mosceta da cui con il 126 e il sentiero di vetta si arriva alla croce sommitale. Oppure dal Passo di Croce con il sentiero 11 e poi con il 129 fino a Mosceta. In entrambi i casi servono circa 7 ore compreso il ritorno.

  • Anello Mosceta - Foce di Valli - Passo degli Uomini della Neve - Colle della Pania - Mosceta: si arriva a Foce di Valli con il 125, poi con il 7 si arriva alla Focetta del Puntone da cui si segue tutto il 126. Servono circa 7h 30' più il tempo per arrivare alla Foce di Mosceta. È possibile pernottare al Rifugio Del Freo per ridurre i tempi. Il percorso è faticoso e impegnativo, in particolare qualche tratto del sentiero 125.

  • Anello Mosceta - Colle della Pania - Focetta del Puntone - Borra di Canala - Mosceta: con il 126 si arriva alla Focetta del Puntone da cui si segue il 139 che percorre la Borra e poi ci si innesta con il 127 che riporta a Mosceta: servono circa 5 ore.

itinerari relativi al sentiero CAI 126 presenti sul sito:



Commento
Il sentiero 126 è molto bello, panoramico e permette di effettuare escursioni interessantissime tra la Apuane Centrali nella zona delle Panie. Dal punto di vista naturalistico permette di vedere i mufloni, i gracchi e varie fioriture tra cui il raro Geranium argenteum.   Di grande interesse è il circo glaciale del Vallone dell'Inferno. È necessaria la giusta prudenza e l'uso di calzature adeguate. Le difficoltà aumentano molto con nebbia e pioggia e moltissimo con neve e ghiaccio. In questi casi è meglio desistere dalla salita o effettuarla con la necessaria attrezzatura e preparazione.