SENTIERO CAI 136
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
18 giugno 2018

(f.f.) Il sentiero 136 non è difficile, anche se serve allenamento per superare il dislivello di circa 700 m. Interessante è il borgo di Cardoso e l'alpeggio di San Luigi. Inoltre, con breve deviazione sul sentiero 111, è possibile visitare la Tana di Casteltendine di grande interesse storico e naturalistico, naturalmente evitando di farlo in caso di piogge abbondanti. Il percorso non offre grandi panorami sulle Alpi Apuane, eccettuato al balcone panoramico della Croce e in vetta al Monte Palodina. Da San Luigi è possibile salire alla vetta boscosa del Monte Penna. Con neve e ghiaccio serve un po' di attenzione.

 
 

SENTIERO 136

Il sentiero è di competenza del Cai sezione Barga.

Tragitto

Cardoso (385 m) – La Piazzola (726 m) [bivio sentiero 111] - La Croce (786 m) - San Luigi (870 m) [bivio sentiero 111 e deviazione per Monte Penna] - Foce Palodina (1084 m) [deviazione per Monte Palodina] - innesto 185 - Foce Pompanella (940 m). Il tratto iniziale fino alla Piazzola è comune con il sentiero 111.

Informazioni sulla zona di partenza

Cardoso di Gallicano

Indicazioni stradali per Cardoso
Da Lucca si segue la SS 12 direzione Ponte a Moriano, si passa presso Borgo a Mozzano (22 km), poi si prosegue con la SP 20 in direzione Gallicano. A 31,9 km si curva a sinistra per Cardoso che si raggiunge a 35,8 km. Da Castelnuovo Garfagnana si segue la SR445 fino a Campia (7,2 km), poi la SP20 per Gallicano e Bolognana, dopo le quali c'è il bivio a destra per Cardoso (15,4 km). Dalla costa è preferibile raggiungere Lucca in autostrada e seguire il percorso descritto.

Indicazioni per Foce Pompanella
Da Lucca si segue la SS 12 direzione Ponte a Moriano, si passa presso Borgo a Mozzano (22 km), poi si prosegue con la SP 20 in direzione Gallicano. La si lascia a 31 km per andare a Fabbriche di Vallico (SP37) 37,6 km. Si prosegue poi per Vallico Sotto e la piazzetta dove termina la strada (40,6 km). La strada per Fabbriche costeggia il lago artificiale simile a un fiordo e supera tre brevi gallerie molto strette dove passa un'auto alla volta. Da Castelnuovo Garfagnana si segue la SR445 fino a Campia (7,2 km), poi la SP20 per Gallicano e Bolognana, dopo le quali c'è il bivio a destra per Fabbriche di Vallico (16,4 km) e Vallico Sopra (26,1 km). Dalla costa è preferibile raggiungere Lucca in autostrada e seguire il percorso descritto. Partendo dalla deviazione per Vallico Sotto si continua la strada per un centinaio di metri e alla prima curva (indicazioni per Vallico Sopra sulla destra) si continua a sinistra. La strada per un po' è ancora asfaltata poi diventa uno sterrato carrozzabile che porta a Foce Pompanella. La distanza è circa 7 km.

Descrizione del percorso

Difficoltà: E (sentiero facile). Si supera un dislivello di 700 m, quindi serve allenamento, ma non ci sono difficoltà. Serve attenzione con neve e ghiaccio.

Stato del sentiero: il sentiero è evidente e ben segnato e ci sono le necessarie indicazioni ai bivi.

Tempi: andata 4 h / 4h 30'; ritorno 3 h/3 h 30'. Da aggiungere 30' per salire alla vetta del Monte Palodina e tornare alla foce.

Il percorso

monte PennaSintesi: Superato il borgo di Cardoso il sentiero entra nel bosco. Incontra un castagno centenario e poi costeggia il versante nord del Monte Penna. Passa dalla panoramica Croce e poi arriva San Luigi. Sale per tratto aperto e poi nel bosco fino a Foce Palodina. Poi costeggiando il boscoso Montaprato arriva a Foce Pompanella.

Il sentiero inizia dal borgo di Cardoso nel Comune di Gallicano. Alla fine della strada c'è un ampio parcheggio panoramico sull'Appennino (in particolare sulla Cima dell'Uomo, il Monte Giovo, il Rondinaio e l'Alpe delle Tre Potenze) e sul Monte Penna, estrema propaggine orientale delle Apuane, con le sue pareti degradanti.
Dal parcheggio ci portiamo alla vicina piazzetta con bar dove, sulla destra, iniziano, e sono ben segnalati, i sentieri 136 e 111 (presente indicazione per la Chiesa di San Genesio).
Il sentiero 136 è diretto a San Luigi, Foce Palodina e termina a Foce Pompanella. Il 111 invece è diretto a San Luigi, passando dalla Scaletta e da Vallico Sopra. Il tratto iniziale fino alla Piazzola, è comune ai due sentieri.
Saliamo per la strada Dante Alighieri, ampia e lastricata, superiamo una fontana sulla sinistra, e, a 2', siamo presso un palazzotto denominato Rifugio La Dante (16 posti letto). Continuiamo per la strada, con i segni sempre evidenti, come sarà del resto per tutto il percorso. Più avanti scorgiamo, in alto sulla sinistra, la Chiesa di San Genesio e poi passiamo presso l'Oratorio di San Giuliano situato in una piazzetta sulla sinistra.
Saliamo e voltiamo a destra e subito dopo a sinistra, uscendo dal borgo a 8'. Superiamo alcune case isolate e saliamo nel bosco tra radi alberi.
A 11' siamo a un incrocio con una sterrata e il sentiero prosegue, ben segnalato, di fronte a noi.
Più avanti diventa una larga mulattiera, mentre il bosco si fa più fitto. A destra qualche buon panorama sul borgo di Cardoso e sull'Appennino.
A 19' sulla sinistra c'è un appostamento fisso per la caccia. Proseguiamo la salita e, a 33', un cartello indica una sorgente a 20 metri. Il sentiero prosegue salendo a sinistra. Dopo 5' c'è un altro appostamento per la caccia. Tra le fronde scorgiamo le ripide pareti del Penna.
A 59' arriviamo presso il castagno del Diavolo, questo è il tronco di un castagno centenario (il cartello dice 400 anni) che è ancora vivo per la presenza di polloni laterali.
Dopo il castagno prendiamo a salire ripidamente e a 01h 12' siamo al bivio tra i sentieri 111 e 136 (il cartello riporta "La Piazzola, 720 m"). Il sentiero 111 va a sinistra diretto a Vallico Sopra e dopo 5' c'è il sentierino per la Tana di Casteltendine. Noi saliamo verso destra scorgendo bene le degradanti pareti settentrionali del Penna e, a 01h 26', arriviamo presso un primo metato che rimane a sinistra. Esso testimonia la cultura del castagno e la dura vita dei garfagnini delle passate generazioni. Questo metato è ancora in buon stato e presso di esso si stacca una traccia segnata per la vetta del Penna, che comunque non abbiamo percorso e quindi non conosciamo.
In un paio di minuti arriviamo al Colle del Monte Penna (presente cartello indicatore e area picnic piuttosto degradata. Sulla destra a pochi metri c'è un balcone panoramico su cui, nel 1971, è stata installata una croce metallica da un gruppo di amanti della montagna del vicino borgo di Bolognana, essa dà il nome al luogo.
Andiamo alla Croce: il luogo è molto panoramico sull'Appennino tosco-emiliano e sulla Valle del Serchio, ben evidente è Gallicano, la zona industriale di Fornaci di Barga e Barga stessa. Vediamo bene il Penna, il Palòdina e, in lontananza, il Pisanino e la Tambura innevati. Dopo una breve sosta torniamo indietro e, a 01h 36', siamo nuovamente all'area picnic. ruscello che esce dalla tana di Casteltendine
Adesso scendiamo nel bosco, sempre costeggiando le pendici settentrionali del Penna in cui si apre la Buca delle Fate, di interesse speleologico.
Troviamo subito un altro metato poi segue qualche tratto di discesa ripida cui seguono saliscendi.
A 02 h inizia una zona dove, in primavera, ci sono distese di bucaneve, tra muschi e sassi. Più avanti, a 02h 08', riprendiamo a salire, dieci minuti più avanti c'è un altro rudere.
Proseguiamo la salita, costeggiamo un altro rudere a 02h 28', poi una serie di ripidi tornantini ci porta, a 02h 47', a San Luigi nel Comune di Fabbriche di Vergemoli presso un lavatoio con fontana. Di fronte al lavatoio c'è la Cappella di San Luigi Gonzaga (XVIII secolo). La stessa è stata restaurata dal Parco delle Apuane nel 2010 ed è destinata a bivacco e punto di orientamento per gli escursionisti. Qua incrociamo nuovamente il sentiero 111 che termina presso la Cappella (sono presenti le necessarie indicazioni). Inoltre continuando la strada asfaltata che sale da Vallico Sopra è possibile salire (con deviazione) alla boscosa vetta del Monte Penna (990 m).
Noi adesso saliamo per tratto erboso davanti alla cappella e poi curviamo decisamente a sinistra per tratto sterrato.
A 02h 53' abbiamo sulla destra una captazione dell'acquedotto, dietro di noi buona vista sul Penna e sulle sue pareti rocciose. Lungo il percorso fioriture di cardi e di saponaria nella giusta stagione.
A 03 h prendiamo a salire con decisione e poco dopo entriamo nel bosco, continuando l'erta salita. Nella parte più alta siamo in una faggeta con esemplari molto belli.
A 03h 27' arriviamo a Foce Palodina (indicazioni e cartellone informativo). (È possibile salire alla vetta del Monte Palodina, fermarsi un po' e tornare indietro in circa 30'. Descriviamo di seguito la salita alla vetta, ma non conteggeremo i tempi.)
Prendiamo verso destra per evidente traccia segnata nel bosco, più avanti i faggi lasciano il posto a un boschetto di betulle. Infine usciamo dal bosco e, per tratto erboso con qualche roccia affiorante, in pochi minuti, siamo alla vetta a 10'. La vetta è segnata con una croce di legno. I
l monte si trova sullo spartiacque tra le valli della Turrite Cava e della Turrite di Gallicano, fa parte delle Alpi Apuane di cui costituisce la più importante delle vette orientali. Il panorama è aperto sulle Apuane, sull'Appennino e sulla Garfagnana che è sotto di noi.
Dalla vetta si vedono bene il Monte Croce, il Forato, il gruppo delle Panie, Fiocca, Sumbra, Tambura e Pisanino. Ben evidente è Gallicano, la zona industriale di Fornaci di Barga e Barga stessa. Inoltre si vede bene il borgo di Trassilico con i resti della Rocca Estense e il Monte Penna con San Luigi.
Dopo una decina di minuti torniamo indietro e a 30' siamo nuovamente alla Foce Palodina.] Prendiamo verso destra in discesa per portarci alla Foce Pompanella.
Adesso costeggiamo le pendici boscose del Montaprato inizialmente con ripida discesa. A 03h 37' il sentiero diventa un ampio stradello nel bosco e la discesa è meno ripida. In alcuni punti sul sentiero scende acqua da canalini dalle pendici del Montaprato e in qualche caso bisogna salire per roccette portate giù dalla forza delle acque.
A 04h 10' il sentiero si innesta nel 135 che unisce Palagnana (Comune di Stazzema) con Trassilico (Comune di Gallicano). Noi adesso saliamo verso sinistra, percorrendo un tratto comune ai sentieri 135 e 136. Invece verso destra si scende a Trassilico.
Il percorso è un ampio sterrato carrozzabile e a 04 22' h siamo a Foce Pompanella, da cui si scorgono le Panie, dove il sentiero termina.
Il sentiero 135 prosegue, nel bosco, verso Foce Monda, Alla Margine (San Pellegrinetto) e Il Termine da cui scende a Palagnana. Da Foce Pompanella scende poi un ampio sterrato carrozzabile che si innesta nella strada asfaltata per Vallico Sotto e Sopra.  

Aspetti di rilievo del sentiero
La Croce

Cardoso di Gallicano

Cardoso (l'antico Castrum Cardosi), a quota 373 m, si trova nel Comune di Gallicano. Esso è già citato nel X secolo e fu sede di un antico castrum demolito nel XVI secolo per vicende belliche. Il paese mantiene un tipico aspetto medievale con vie strette, scalinate in pietra e bei portali di arenaria. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Genesio, risale al XIII secolo e fu poi rimaneggiata. Nei pressi della chiesa c'è la torre di guardia oggi campanile. Nel borgo c'è poi l'Oratorio privato di San Giuliano. Fuori del paese c'è l'Oratorio di San Doroteo (XVIII secolo) con vicino fonte di acqua ritenuta miracolosa. Il paese è panoramico sul vicino Monte Penna e sull'Appennino. Dal borgo iniziano i sentieri 111 e 136, con tratto iniziale comune, il primo diretto a San Luigi e il secondo a Foce Pompanella.

Monte Penna

Il Monte Penna è un modesto rilievo boscoso (990 m) della catena che dal Monte Croce si dirige verso nord-est in territorio garfagnino. Quindi si trova all'estremità orientale delle Alpi Apuane. La radice del toponimo Pen, di origine pre-indoeuropea, è riferita alle montagne in generale (esempio Penna, Appennino, Alpi Pennine, Apuane, Pania, etc.). Il dio Pen era, appunto, un dio preromano legato al culto delle vette. Il monte si affaccia, a nord, verso il Serchio e, a sud, verso la Turrite Cava. I fianchi boscosi sono interrotti, qua e là, da ripide pareti rocciose. Nella zona che degrada verso Vallico ci sono ancora terrazze coltivate. A settentrione si apre la Grotta delle Fate, mentre a est la Tana di Casteltendine. Da San Luigi una traccia porta alla vetta.

Tana di CasteltendineSan Luigi

Denominata anche tana (o grotta) di Castelvenere, quest'ultima denominazione è più antica. Per quanto riguarda la denominazione ricordiamo che, nelle antiche carte, la zona immediatamente sopra la grotta era conosciuta come Coste o Caste Tenere, da cui forse origina, per corruzione, Casteltendine. . La grotta si trova alle pendici est del Monte Penna e vi si accede con una traccia segnalata dal sentiero 111, subito dopo il bivio con il 136. Servono pochi minuti per arrivare all'ingresso a 750 metri. La grotta si presenta con un'ampia apertura con davanti terrazzamenti calcarei formati dai depositi del ruscello che esce dalla grotta stessa. A valle dell'ingresso si trova un muraglione in pietra forse costruito per motivi militari. Il primo tratto della grotta, di circa 50 m, è percorribile con la luce naturale. Poi c'è una biforcazione: a sinistra fuoriesce il ruscello (questo tratto è stato esplorato dagli speleologi per circa 1700 m), mentre a destra un tratto asciutto si sviluppa per 140 m. La grotta riveste interesse archeologico e in essa sono stati trovati bronzetti di origine etrusca, probabilmente legati al culto delle acque, ma la stessa fu abitata già in epoca preistorica. Gli scavi scientifici iniziarono nel 1975, ma, in precedenza, furono effettuati scavi clandestini, tanto che i locali vociferano della scoperta di un tesoro nella grotta che rese ricca una famiglia di Cardoso.

Grotta delle Fate

Si trova nel versante settentrionale del Monte Penna a quota 710 m. Lo sviluppo lineare della grotta è 50 m e quello verticale 5. Vi si accede dal sentiero 136 poco dopo il bivio con il 111.

La Croce

Lungo il sentiero 111, che costeggia il versante settentrionale del Monte Penna, si trova il Colle del Monte Penna (presente cartello indicatore e area picnic piuttosto degradata). Sulla destra a pochi metri, a quota 786 m, c'è un balcone panoramico su cui, nel 1971, è stata installata una croce metallica da un gruppo di appassionati di montagna del vicino borgo di Bolognana. Oggi il balcone panoramico è conosciuto come La Croce. Il luogo è molto panoramico sull'Appennino tosco-emiliano e sulla Valle del Serchio, ben evidente è Gallicano, la zona industriale di Fornaci di Barga e Barga stessa. Poi si vedono bene il Penna, il Palodina e, in lontananza, il Pisanino e la Tambura.Monte Palodina

San Luigi

San Luigi (870 m) è un villaggio agro-pastorale ben soleggiato, formato da case sparse tra faggi, castagni e terrazzamenti coltivati. Era, in passato, alpeggio dei borghi sottostanti. Oggi l'attività agricola e pastorale è ridotta, ma rimane qualche famiglia che la porta avanti e diverse abitazioni sono state restaurate. Esso si trova alle falde del Monte Palodina, a est, e del Monte Penna, a ovest. Fa parte del Comune di Fabbriche di Vergemoli e vi arriva la strada asfaltata che passa per Vallico Sotto e Vallico Sopra. È collegato a quest'ultimo anche da mulattiera, oggi sentiero 111. Presso il lavatoio si trova la Cappella di San Luigi Gonzaga (XVIII secolo). La stessa è stata restaurata dal Parco delle Apuane nel 2010 ed è destinata a bivacco e punto di orientamento per gli escursionisti. Oltre al sentiero 111 qua transita il sentiero 136 proveniente da Cardoso e diretto a Foce Pompanella. È punto di partenza per salite al Monte Palodina e al Penna.

Foce Palodina

Si trova, nel bosco, a quota 1084 m, lungo il sentiero 136. Una traccia, evidente e segnata, porta all'erbosa vetta al Monte Palodina, dopo aver attraversato un boschetto di betulle.

Monte Palodina

La pronuncia è Palòdina. La vetta erbosa (1170 m) è segnata con una croce di legno. Il monte si trova sullo spartiacque tra le valli della Turrite Cava e della Turrite di Gallicano e fa parte delle Alpi Apuane, di cui costituisce la più importante delle vette orientali. Il panorama è aperto sulle Apuane, sull'Appennino e sulla Garfagnana. Dalla vetta si vedono bene il Monte Croce, il Forato, il gruppo delle Panie, il Fiocca, il Sumbra, la Tambura e il Pisanino. Ben evidente è Gallicano, la zona industriale di Fornaci di Barga e Barga stessa. Inoltre si vede bene il borgo di Trassilico con i resti della Rocca Estense e il Monte Penna con San Luigi. Il 25 febbraio e il 15 ottobre dalla vetta si assiste al doppio tramonto del sole attraverso l'Arco del Monte Forato. La zona del Palodina è, dal 2004, un Sito di Interesse Regionale (SIR B06) con interessanti emergenze naturalistiche e faunistiche, grotte e zone umide che meritano protezione.

Foce Pompanella

Si trova a quota 940 m alla fine del sentiero 136 proveniente da Cardoso di Gallicano. Qua transita anche il sentiero 135 da Trassilico per Palagnana che, per un breve tratto, coincide con il precedente. Inoltre qua transita uno sterrato carrozzabile da Vallico Sotto per la strada per Trassilico e Verni, che, in parte, coincide con il sentiero 135. Dalla foce si gode di un buon panorama sulle Panie.

Deviazioni e possibilità di escursioni

Sono possibili diversi percorsi ad anello e traversate. Ne citiamo alcuni.

  • Cardoso - San Luigi - Vallico - Cardoso. Da Cardoso si va a San Luigi con il sentiero 136, poi si sale alla vetta del Monte Penna. Si torna a San Luigi e con il sentiero 111 si torna a Cardoso passando dalla Scaletta. È possibile visitare anche la Grotta di Casteltendine. Servono circa 7 ore e il percorso non è difficile.
  • Vallico Sotto - Vallico Sopra - San Luigi - Palodina - Foce Pompanella - Vallico Sotto: Con mulattiera da Vallico Sotto si sale a Vallico Sopra e con il sentiero 111 da qua si sale a San Luigi poi con il sentiero 136 si va a Foce Palodina con salita alla vetta del Monte Palodina. Si continua per Foce Pompanella da cui si scende per ampio stradello. Servono circa 5 h 30' e l'escursione non è difficile. Questo anello è chiamato Sentiero del Lupo. Infatti il lupo è stato avvistato e ha lasciato i segni del suo passaggio in questa zona. La presenza di questo animale è ormai accertata da qualche anno nel Parco delle Alpi Apuane
  • Stazzema - Foce delle Porchette - Il Termine - Foce Pompanella - Cardoso: Si parte da Stazzema località Freddaccia dove iniziano i sentieri 5 e 6. Poi si arriva alle Porchette con il sentiero 8. Poi proseguiamo fino al Termine con il 108. Si segue poi il 135 fino a Foce Pompanella e da qui il sentiero 136 fino a Cardoso. Servono circa 7 ore. Il percorso permette di passare dall'Alta Versilia alla Garfagnana per ambienti diversi e panoramici.

Itinerari relativi al sentiero CAI 136

Commento

Il sentiero 136 non è difficile, anche se serve allenamento per superare il dislivello di circa 700 m. Interessante è il borgo di Cardoso e l'alpeggio di San Luigi. Inoltre, con breve deviazione sul sentiero 111, è possibile visitare la Tana di Casteltendine di grande interesse storico e naturalistico, naturalmente evitando di farlo in caso di piogge abbondanti. Il percorso non offre grandi panorami sulle Alpi Apuane, eccettuato al balcone panoramico della Croce e in vetta al Monte Palodina. Da San Luigi è possibile salire alla vetta boscosa del Monte Penna. Con neve e ghiaccio serve un po' di attenzione.