SENTIERO CAI 122
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
20 agosto 2010

(f.f.) questo sentiero non molto lungo permette di andare da Pruno fino al Passo dell’Alpino da cui è doveroso proseguire per la Foce di Mosceta con altro sentiero. Non è difficile anche se la salita è continua. Esso permette di conoscere un po’ la storia di questa zona con i suoi alpeggi e il vecchio rifugio del Cai di Viareggio. È molto panoramico nella parte alta.

 
 

SENTIERO 122

Il sentiero è di competenza del Cai sezione di Viareggio che ne cura la manutenzione.

Tragitto

Pruno (468m) – Colle a Iapoli (746 m) – Le Caselle (835m) – innesto sentiero non numerato per la Fania – innesto sentiero 123 - passo dell’Alpino (1080m) [innesto sentiero 9]

Informazioni sulla zona di partenzaPruno

Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana, si oltrepassa Ruosina (3,8km), più avanti si prende la deviazione a destra per il fondovalle in direzione Stazzema.
Si arriva a un bivio (6,2km) vicino alla sede del municipio che a destra porta a Stazzema, invece a sinistra porta a Cardoso che si raggiunge in pochi minuti (8,6 Km), da qua si continua verso Volegno e poi Pruno (9,8km). La strada termina presso un ampio parcheggio alla base del borgo.

Pruno si trova nel comune di Stazzema a 468 metri di quota. È un borgo medioevale ben conservato situato di fronte a Volegno sulla carrozzabile proveniente da Ponte Stazzemese. Di rilievo è la Pieve di San Niccolò dell’XI secolo, costruita su una chiesa precedente del IX secolo, ma molto interessante è anche il ponte mediceo con edicola sul Canale Deglio fuori del paese sulla mulattiera per Colle Orzale. Il paese è dominato dalla mole della Pania della Croce e, in particolare, dal Monte Forato. È presente anche un ostello della gioventù e un buon ristorante. Dal parcheggio parte, oltre al sentiero 122 per la Foce di Mosceta, anche un sentiero non numerato per la cascata dell’Acquapendente.

Descrizione del percorso

Difficoltà: E (semplice); in salita continua, richiede il necessario allenamento, ma non presenta difficoltà.

Stato del sentiero: è ben segnato e la traccia è ben evidente anche se in alto i segni tendono a scomparire. Non sarebbe male segnalare la deviazione per la Fania.

Tempi: andata 02 ore - ritorno: 01h 40’


Il percorsoVista Pania da Colle a Iapoli

Sintesi: passando dai lavatoi usciamo dal paese, il sentiero diventa una mulattiera nel bosco fino ad incontrare una strada asfaltata per Colle a Iapoli che seguiamo per un tratto per poi tornare nel bosco e uscire a Colle a Iapoli, molto panoramico sulla Pania e monti vicini. Superata la maestà della Marcona arriviamo alle Caselle e poi al Monte alla Tana presso il quale c’è la deviazione per la Fania. Poi il sentiero, nell’ultimo tratto, esce nelle praterie del Franchino per arrivare al passo dell’Alpino.

Il sentiero inizia dall’ampio parcheggio che si trova all’inizio del borgo di Pruno alla sinistra guardando il paese. Dobbiamo seguire la scalinata che porta ai lavatoi e a una fontana. Salendo cominciamo a vedere Volegno e i monti che circondano Pruno.

A 5’ il sentiero devia a destra, mentre a sinistra si va all’Ostello di Pruno. Segue un tratto ripido e aperto con due marginette recenti dedicate a vittime della guerra (Guidi e Luisi), presso la seconda il panorama si apre sul Matanna e sul Nona. Adesso il sentiero è una bella mulattiera nel castagneto che in 14’ arriva a una casa nel bosco, prendiamo a destra evitando lo stradello ampio che continua di fronte a noi. Segue un tratto ripido con tornanti poi il percorso si addolcisce.

A 27’ siamo presso la maestà di Bartolomeo di Pietro, la cui immagine marmorea, risalente al 1661, è stata trafugata dai soliti cialtroni ed è stata sostituita da una copia. Continuiamo a destra e in breve (34’) siamo presso a un’altra casa ben tenuta, davanti alla quale passa una strada asfaltata che porta a Colle a Iapoli dove siamo diretti e che seguiamo prendendo a destra. C’è subito una fontana e la vista si apre su Nona, Matanna e Forato a destra mentre dietro di noi c’è il monte Alto.

A 40’ il sentiero lascia la strada dirigendosi a destra ed è ben indicato su una roccia in alto. Ben presto esso diventa una mulattiera e a 45’ siamo ad un’altra marginetta (Gesù morto in croce) anch’essa ha l’immagine sostituita da una copia. Continuiamo a destra e subito dopo siamo a un grosso invaso per l’acqua e incontriamo la strada che qua finisce, infatti siamo a Colle a Iapoli (746m) presso l’alpeggio di Tiglieta. Qua arrivano anche le auto con la via asfaltata e una sterrata da destra dal Colle di Cavazzola. Il luogo è straordinariamente panoramico sulla Pania della Croce, sulla Cresta Pulita e sui monti Forato, Croce, Nona, Matanna e Procinto.Le Caselle

Continuiamo per la mulattiera e a 54’ siamo a un’altra marginetta con una bella immagine originale del 1842 (è detta La Marcona ed è posta a 800m). Il sentiero continua ripido a destra per un tratto a lastroni con sulla sinistra un ruscello. A 01h 01’ siamo alle Caselle a circa 835 metri: troviamo sulla destra un gruppo di case posto in posizione panoramica sulla Pania, questo è l’Alpe di Pruno, mentre 100 metri più avanti, sulla sinistra, passato il torrente su un ponte, c’è l’Alpe di Volegno. Quindi la località era divisa in due parti entrambe in posizione panoramica.

Da rilevare che presso la seconda c’era l’antico rifugio del Cai di Viareggio, ormai ridotto a rudere. Saliamo ancora e poco dopo troviamo altri due bei casolari serviti da teleferica: siamo al Monte della Tana e subito dopo i casolari, a 01h 12’ siamo al bivio per la Fania. A destra si stacca il sentiero non numerato, ma segnato di giallo, che in 50’ porta alla Fania. Noi continuiamo sul sentiero 122 e troviamo subito una marginetta piuttosto recente con immagine marmorea della Madonna con il Bambino. Il sentiero prosegue in salita a sinistra della marginetta mentre l’ampia traccia di destra porta al Bed & Breakfast Fuorimano.

Proseguiamo in salita e troviamo alcuni ruderi, poi il sentiero entra in un boschetto per continuare tra rade betulle e poi per balze erbose inciso nel terreno argilloso. A destra il panorama si apre sul Monte Corchia e sulla Pania della Croce. A 01h 44’ siamo alla Foce di Borra Larga (proprio sopra la cava dell’Ussaccio) a cui arriva anche il sentiero 123 piuttosto disagevole da Retignano. Qua si gode di un bel panorama sulla strada a tornanti per le cave del Corchia, sul mare e sui tre paesi di Levigliani, Terrinca e Basati che appaiono allineati e sulla destra c’è una bella rupe. Proseguiamo verso destra per traccia ben segnata con di fronte la Pania e a sinistra il monte Corchia e a 01h 57’ siamo al passo dell’Alpino al quale arriva anche il sentiero 9 delle Voltoline proveniente da Levigliani e diretto alla Foce di Mosceta.

 

Aspetti di rilievo del sentiero

Colle a Iapoli

Si trova a 746 metri lungo il sentiero 122 Pruno-Passo dell’Alpino e presso l’alpeggio di Tiglieta in una zona conosciuta come l’Alpe di Pruno. Qua arriva una strada carrozzabile da Pruno e uno sterrato per il vicino Colle di Cavazzola. Il luogo è straordinariamente panoramico sulla Pania della Croce, sulla Cresta Pulita, e sui monti Forato, Croce, Nona, Matanna e Procinto.

Le Caselle

È un alpeggio a circa 830 metri diviso tra le comunità di Pruno (a est) e di Volegno (a ovest), il confine è dato da un ruscello attraversato da un ponticello di legno. Nel versante di Pruno c’è un gruppo di case con vista panoramica sulla Pania della Croce, Costa Pulita, Forato, Nona, Matanna. Alcune abitazioni sono state risistemate mentre altre sono in abbandono. Nel versante di Volegno ci sono alcuni ruderi che ospitarono il primo rifugio Cai di Viareggio dal 1936 fino al 1949. In precedenza era un rifugio privato detto Refugium venatorium frequentato dai cacciatori di Pruno e di Volegno, poi divenne Rifugio Versilia, proprietà del signor Giuseppe Giusti, in seguito fu dedicato a Cesare Gaddi primo presidente della sezione Cai di Viareggio. Oltre ai ruderi c’è anche una costruzione risistemata e in bella posizione panoramica su Matanna e monti vicini.Passo dell'Alpino

Monte alla Tana

Località, sopra Pruno, situata a 898 metri, qua dal sentiero 122 si diparte un tratto non numerato per la Fania. Poco sotto ci sono alcune abitazioni risistemate e sopra, lungo il sentiero 122, i ruderi della casa dell’Angiò e del Nanania. Poco distante, presso l’alpeggio Pereta si trova il Bed&Breakfast Fuorimano.

Praterie del Franchino

È la zona a ridosso del Passo dell’Alpino lungo il sentiero 122.

Foce di Borra Larga

La Borra Larga si trova presso la cava dell’Ussaccio e la cava omonima e sale fino alla foce sovrastante dove si incontrano il sentiero 122, da Pruno, con il 123 da Retignano. La foce (quota circa 1100 metri) rimane sul crinale del monte Alto e da essa si gode di una bella vista sulla strada a tornanti per le cave del Corchia, sul mare e sui tre paesi di Levigliani, Terrinca e Basati che appaiono allineati. Sulla destra c’è una bella rupe. La Borra Larga non può essere percorsa a piedi per l’estrema ripidità.

Passo dell’Alpino

È il ripiano panoramico a quota 1080 metri situato sul crinale del monte Alto. Qua arriva il sentiero 9 delle Voltoline diretto alla Foce di Mosceta, e il sentiero 122 da Pruno nel quale si immette, presso la Foce di Borra Larga, il sentiero 123. Il panorama si apre su Levigliani e le cave del Corchia e la zona di Pruno e Cardoso.


Deviazioni e possibilità di escursioni

Questo sentiero permette di effettuare molte piacevoli escursioni. È possibile anche continuare fino alla Foce di Mosceta e da qua salire al monte Corchia oppure alla Pania della Croce, in quest’ultimo caso il percorso è lungo e il dislivello è elevato e quindi l’escursione è adatta a persone ben allenate.

Citiamo queste due possibilità:


  • Anello 122/124: si continua fino a Mosceta dove si prende il 124 in discesa fino alla Fania, si continua per Collemezzana e si torna Pruno con il sentiero 7 e poi con mulattiera. Il percorso richiede circa 6 ore.
  • Anello della Fania: arrivati al Monte della Tana si segue il sentiero per la Fania da cui si continua per il percorso dell’itinerario precedente. Richiede circa 5 ore.

 

Itinerari relativi al sentiero CAI 38:


Commento

Il sentiero è molto interessante e panoramico. Molto interessanti sono gli alpeggi che esso attraversa con le testimonianze della dura vita dei contadini versiliesi del passato. Il consiglio è quello di effettuare uno degli anelli descritti oppure continuare fino alla Foce di Mosceta e al Rifugio Del Freo dominato dall’imponente mole della Pania della Croce.